Territorio Padovano
Riferimento: | S2198 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1640 ca. |
Zona: | Padova |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 490 x 385 mm |
Riferimento: | S2198 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1640 ca. |
Zona: | Padova |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 490 x 385 mm |
Descrizione
Carta geografica del territorio di Padova, tratta dall'edizione latina dell'Atlas Major di Janssonius.
La carta è per la prima volta edita da Hendrick Hondius nell'Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi curato da Hendrick Hondius. Basata sulla carta di Giovanni Antonio Magini pubblicata nel 1620 a Bologna.
Nel 1604, Jodocus Hondius (1563-1612) - probabilmente tramite Cornelis Claesz - acquistò le matrici in rame dell'Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi di Gerard Mercator all’asta. Aggiunse circa 40 mappe, comprese nuove mappe dei continenti e importanti mappe regionali delle Americhe, prima di pubblicare una nuova edizione dell’opera, nel 1606, in concorrenza con il Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius. Poiché molte delle mappe erano più aggiornate, la raccolta di Mercator & Hondius sostituì effettivamente il Theatrum di Ortelius. L’atlante del 1606 include tutte le 107 mappe dell’edizione del 1595, oltre a 37 nuove mappe, abilmente incise dallo stesso Hondius.
La seconda edizione della raccolta seguì già nel 1607/08, mentre la prima edizione in un’altra lingua, il francese, fu messa sul mercato nel 1609. Apparentemente questa fu considerata come la terza edizione, perché nel 1611 apparve l'Editio Quarta, con un totale di 150 mappe. Dopo la morte di Jodocus Hondius (1612) la sua vedova e i suoi figli continuarono la stampa dell’atlante. Jodocus Junior ( o Jodocus II, 1594-1629) produsse diverse ristampe tra il 1613 e il 1619, sempre con le stesse 150 mappe; nel 1619 furono invece aggiunte sei nuove mappe. Dopo il 1620 la pubblicazione venne curata da Hendrick (Henricus) Hondius (1597-1651), il secondo figlio di Jodocus senior. Varie edizioni apparvero, nel 1623, 1628 e 1630. Hendrick fu il primo ad apportare dei veri cambiamenti: nell’edizione del 1628 firmò alcune mappe di Mercatore con il proprio nome. Nel 1630, quando probabilmente stava già collaborando con suo cognato Johannes Janssonius, aggiunse nove nuove carte.
La lastra viene emendata da Janssonius che ne realizza una propria versione, con cartigli differenti.
Incisione in rame, bellissima coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Van der Krogt 1, 7120:1.2.
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Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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Bibliografia
Van der Krogt 1, 7120:1.2.
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Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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