Patavium Nobilissima Et litteratum studijs Florentissima Italice civitas
Riferimento: | S41748 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1617 ca. |
Zona: | Padova |
Misure: | 490 x 390 mm |
850,00 €
Riferimento: | S41748 |
Autore | Johannes JANSSONIUS |
Anno: | 1617 ca. |
Zona: | Padova |
Misure: | 490 x 390 mm |
850,00 €
Descrizione
Pianta della città pubblicata nel sesto volume del Civitates orbis terrarum del 1617.
"Seguendo schemi già noti, la veduta rappresenta, vista da ovest, la città entro le mura. Buono è l'effetto d'insieme, ben definite appaiono le principali emergenze civili e religiose, mentre sommaria risulta la definizione dell'assetto edilizio minore. Pur derivando dalla carta pubblicata nel Theatrum urbium italicarum di Pietro Bertelli (Mazzi, 1980, 244), la veduta si connota di una certa volontà di migliora- mento del livello espositivo. La carta comparve inizialmente nel Liber Sextus, pubblicato nel 1617, dell'opera intitolata Civitates orbis terrarum. Questo lavoro, ideato come raccolta complementare al Theatrum orbis terrarum di Abraham Ortelius (Anversa, 1570) e più comunemente noto come Theatrum Urbium Francisci Hogenberg & Georgii Braun ecc. (Marinelli, 1881, 114, n. 562), fu il primo effettivo atlante sistematico di città. Suddiviso in sei volumi, esso usci tra il 1572 (anno in cui ottenne privilegio imperiale) e il 1617. Appunto nel 1572 fu pubblicato il primo tomo scritto in latino e comprendente 59 tavole prive di numerazione; il volume ebbe un notevole e immediato successo, tanto che fu ristampato otto volte (1575, 1577, 1582, 1588, 1593, 1599, 1612, 1623). La sua versione in tedesco, intitolata Beschreibung und Contrafactur der Vornem- bster Städte der Welt, ebbe due edizioni (1574, 1582), mentre quella in francese, con il titolo Le grand théâtre des différentes citès du monde, ne ebbe una (1575). Al primo tomo seguirono il secondo pubblicato nel 1575, il terzo nel 1581 e il quarto nel 1588, ciascuno dei quali con 58 illustrazioni; l'opera continuò nel 1589 con il quinto tomo, che raccolse 69 illustrazioni, e si concluse nel 1617 con il sesto, che ne riuni nuovamente 58. Pubblicata in quest'ultimo tomo, la carta di Padova è posta a pagina 55. I principali curatori dell'opera furono il canonico della cattedral, Colonia, Georgius Braun (Georg Bruin von Braun), e due calcors della stessa città, Franciscus Hogenberg (Franz Hogenberg) e Simon Novellanus (Simon van der Neuvelt). Questi ultimi due per realizza. re le loro incisioni fecero ampio uso di disegni di vari autori, Tra questi è da ricordare particolarmente Georgius Hoefnaglius (Georg o Joris Hoefnagel; Anversa, 1542 - Vienna, 1600) che nel corso dei suoi lunghi viaggi in Europa elaborò una copiosa serie di rappresentazioni urbane Georg Bruin von Braun (Colonia, 1541 ivi, 1622) diresse fin dall'inizio il Civitates orbis terrarum con l'obiettivo di renderlo più celebre della ormai famosa Cosmographia universalis di Sebastiano Münster. Si riservò il compito di scrivere il commento storico- geografico che accompagna le tavole e a lui si deve la scelta di impiegare, per il corredo iconografico, l'incisione in rame al posto della tradizionale xilografia (Koeman, 1969, II, 10-11). L'incisore Franz Hogenberg (Mecheln, 1540 c.a Colonia, 1590 c.a) incise gran parte delle lastre impiegate nella stampa dei primi quattro tomi di questa raccolta, tra cui tutte le 58 del terzo. Simon van der Neuvelt, disegnatore e acquafortista, fu attive a Colonia dal 1560 al 1590" (cfr. S. Ghironi, Padova, n. 19).
Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Ghironi, Padova - Piante e Vedute (1449-1865), n.19; Van der Krogt 4.
Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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Johannes JANSSONIUS (1588-1664)
Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.
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