Parma
Riferimento: | S39328 |
Autore | Ferrando BERTELLI |
Anno: | 1568 |
Zona: | Parma |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 245 x 180 mm |
Riferimento: | S39328 |
Autore | Ferrando BERTELLI |
Anno: | 1568 |
Zona: | Parma |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 245 x 180 mm |
Descrizione
In alto al centro, sotto il margine superiore, è inciso il titolo: PARMA. In basso a destra, vicino alle mura della città, è rappresentato uno stemma sormontato da un gallo, che reca al proprio interno le iniziali FB. Orientazione con una rosa dei venti, con la semplice indicazione dei quadranti, il nord è a sinistra.
Veduta prospettica della città da ovest, relativa all’assedio della città nell’estate del 1551, voluto da papa Giulio III per contrastare l’alleanza tra i Farnese e la Francia. La città è rappresentata in stato d’assedio, circondata dalle truppe pontificie; il Po è in primo piano e sono rappresentate le città confinanti di Piacenza, Guastalla, Reggio Emilia e Cremona. Secondo Da Mareto l’opera si basa sul modello silografico introdotto da Bartélémy Bonhomme a Lione nel 1557, ripresa da un punto di vista più basso, posto ad ovest. Si tratta comunque di un disegno abbastanza approssimativo per il tessuto urbano, più dettagliato e accurato nella rappresentazione delle fortificazioni. Più probabilmente, potrebbe essere anche una riduzione della pianta anonima di tipografia italiana, modello anche del Bonhomme, descritta in Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (p. 2282, tav. 1171)
L’opera replica fedelmente la veduta pubblicata l’anno precedente da Paolo Forlani. Si distingue per la mancanza del testo in basso. La stampa è firmata in lastra attraverso il monogramma FB che identifica probabilmente Ferrando Bertelli. Oltre ad apparire in alcune raccolte cinquecentesche di grande formato, si trova inserita nell’opera Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium edita da Ferrando Bertelli a Venezia nel 1568.
“Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale è il Civitatum aliquot insigniorum et locorum… di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salò, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaborò con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti degli editori veneziani. La sua opera più importante è appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune più illustri città, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già abbiamo visto per il “Primo Libro” di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si è potuto stabilire un legame di parentela) fa sì che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che per numero di immagini” (S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo in S. Bifolco – F. Ronca, “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo”, p. 123).
Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.
Opera molto rara.
Bibliografia
S. Bifolco – F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, (2018) p. 2284, tav. 1173; Brandhuber-Juffinger (2011); n. 56; Borroni Salvadori (1980): n. 195; Destombes (1970): n. 198; Meurer (2002): n. 153; Tavernari (2014): n. 128; Da Mareto (1975): pp. 30-31, n. 26; Nordenskiöld (1981): n. 12(53); Tooley (1939): n. 443.
Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli.
Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia.
In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico.
In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti.
Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.
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Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)
La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli.
Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia.
In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico.
In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti.
Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.
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