Parmae et Placentiae Ducatus

Riferimento: S46075
Autore Johannes Baptiste VRIENTS
Anno: 1608 ca.
Zona: Parma, Piacenza
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 480 x 365 mm
1.200,00 €

Riferimento: S46075
Autore Johannes Baptiste VRIENTS
Anno: 1608 ca.
Zona: Parma, Piacenza
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 480 x 365 mm
1.200,00 €

Descrizione

Titolo nel grande cartiglio in basso a sinistra: PARMÆ | ET | PLACENTIÆ | DVCATVS. Nel cartiglio in alto a sinistra troviamo la scala miliare.

Esemplare nel secondo stato; esiste una prova di stampa della carta che è ancora priva dei cartigli.

Tratto dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e poi nel 1612.

Secondo Peter Meurer (Meurer p. 18-189) la carta è interamente basata sulla carta di Giovanni Antonio Magini (1555-1617) del 1598/99, che secondo Almagià fu completata prima del 1600 (cfr. L’Italia di Giovanni Antoni Magini, 1922, pp. 48-51).

Questa carta fu incisa nel 1608, da o per conto di Jan Baptista Vrients, per essere inserita nel Theatrum di Ortelius, che Vrients continuò a pubblicare come esecutore testamentario di Ortelius. Pertanto, è apparsa solo nelle quattro edizioni finali dell'atlante di Ortelius ed è di conseguenza una delle mappe più scarse tra quelle che compaiono in quell'opera. Costituisce l’apice della cartografia decorativa e si colloca tra le mappe più sontuosamente incise. Come noto, gli atlanti di Ortelius stampati da Vrients godevano di una colorazione a mano di altissima qualità e la presente carta ne è un esempio: la colorazione è particolarmente ricca.

Johannes Baptista Vrients (1552-1612) fu incisore, editore e cartografo fiammingo. Non si sa molto dei suoi primi anni di vita, ma si presume che sia cresciuto come apprendista tra i cartografi di Anversa, dove la corporazione lo nominò maestro nel 1575. Negli anni 1590 eseguì mappe del mondo per Plancius e Linschoten. Nel 1600 divenne esecutore testamentario di Ortelius e acquisì le tavole del Theatrum dopo la morte del cartografo. Tra il 1606 e il 1612 pubblicherà altre edizioni dell'atlante di Ortelius. Vrients acquistò anche le tavole dello Speculum di De Jode intorno al 1600, ma non ripubblicò quell'opera, anche se conservò le tavole di De Jode raffiguranti gli Elettori del Sacro Romano Impero, ristampandole nelle sue edizioni dell'atlante di Ortelius dopo il 1603. Le edizioni del Theatrum di Vrients non furono pubblicate ad Anversa (la città era caduta durante la guerra dei Paesi Bassi con la Spagna) ma ad Amsterdam.

Acquaforte con magnifica coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. 

Bibliografia

M. van den Broecke, M. Ortelius Atlas Maps: An illustrated Guide n. 132.2; Koeman/Meurer: 156; vdKrogtAN: 7250:31); C. Cantadori, Ducato di Parma e Piacenza, pp. 40-51.

Johannes Baptiste VRIENTS (1552 - 1612)

J. B. Vrients fu un venditore di stampe e mappe, incisore, ma è noto soprattutto per la sua attività editoriale ad Anversa. Nel 1575 è iscritto nella gilda di S. Luca della città. Pubblicò diversi lavori cartografici importanti, tra cui il mappamondo di Petrus Plancius del 1592. Dopo il 1600 acquistò le lastre sia dello Speculum del De Jode che del Theatrum di Ortelius. Non solo produsse nuove edizioni del Theatrum ma anche dell'Epitome, le cui lastre aveva acquistato da Philip Galle e Johannes Keerbergen. Ha pubblicato anche un piccolo atlante dei Paesi Bassi. Alla morte di Vrients, nel 1612, l'intero magazzino e le lastre furono vendute ai fratelli Moretus della Casa Plantin, che compilò una terza edizione del Theatrum (latino, italiano, spagnolo).

Johannes Baptiste VRIENTS (1552 - 1612)

J. B. Vrients fu un venditore di stampe e mappe, incisore, ma è noto soprattutto per la sua attività editoriale ad Anversa. Nel 1575 è iscritto nella gilda di S. Luca della città. Pubblicò diversi lavori cartografici importanti, tra cui il mappamondo di Petrus Plancius del 1592. Dopo il 1600 acquistò le lastre sia dello Speculum del De Jode che del Theatrum di Ortelius. Non solo produsse nuove edizioni del Theatrum ma anche dell'Epitome, le cui lastre aveva acquistato da Philip Galle e Johannes Keerbergen. Ha pubblicato anche un piccolo atlante dei Paesi Bassi. Alla morte di Vrients, nel 1612, l'intero magazzino e le lastre furono vendute ai fratelli Moretus della Casa Plantin, che compilò una terza edizione del Theatrum (latino, italiano, spagnolo).