Der Statt Rom boden und circkel sampt der mauren und porten...

Riferimento: S38892
Autore Sebastian Münster
Anno: 1552 ca.
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Basilea
Misure: 235 x 215 mm
225,00 €

Riferimento: S38892
Autore Sebastian Münster
Anno: 1552 ca.
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Basilea
Misure: 235 x 215 mm
225,00 €

Descrizione

Der Statt Rom boden und circkel sampt der mauren und porten, wie sie gestanden ist vor zeiten, so sie noch in irer herrlichkeit war.

Tavola tratta dalla Cosmographiae Universalis, edizione in tedesco, Basilea, seconda metà del XVI secolo.

“Fu intagliata in legno da Heinrich Holzmüller, le cui iniziali sono in basso a sinistra, e si presenta in formato quasi quadrato con il nord a destra, caratterizzata da un disegno un po' ingenuo che mette specialmente in evidenza l'orografia e le mura che hanno 15 porte, mentre in alto il Tevere compie dopo l'Isola Tiberina un'accentuata svolta a destra. I toponimi sono tutti in latino, meno che per Castel S. Angelo che è indicato in tedesco (con accanto 'Moles Adriani'); il 'Vivarium' di medievale memoria è detto 'Campus Viminal' e non mancano gli anacronismi come le mura Leonine con la 'Porta S. Petri'. Poche le vie consolari e i monumenti: il Pantheon, il Colosseo, le 'Exquiliae', alcune Terme, il 'Campus Martis' e una 'Regia Iani' sul Gianicolo” (cfr. A. Caldana, Roma Antica, p. 77).

La Cosmographiae Universalis di Sebastian Münster (1488-1552), stampata per la prima volta Basilea nel 1544 dall’editore Heinrich Petri, venne più volte aggiornata e aumentata di nuove carte geografiche e rappresentazioni urbane nelle sue numerose edizioni che arrivano all’inizio del secolo successivo. Münster aveva lavorato a raccogliere informazioni al fine di ottenere un'opera che non deludesse le aspettative e, dopo un'ulteriore pubblicazione in tedesco abbellita da 910 stampe su legno, giunse nel 1550 all'edizione definitiva in latino, illustrata da 970 silografie.

Vi furono poi numerose edizioni in diverse lingue, fra cui latino, francese, italiano, inglese e ceco. Dopo la sua morte di Münster (1552), Heinrich Petri prima, e il figlio Sebastian poi, continuarono la pubblicazione dell’opera. La Cosmographia universalis fu uno dei libri più popolari e di successo del XVI secolo, e vide ben 24 edizioni in 100 anni: l'ultima edizione tedesca venne pubblicata nel 1628, molto tempo dopo la morte dell'autore. La Cosmographia conteneva non solo le ultime mappe e vedute di tutte le città più famose, ma anche una serie di notizie enciclopediche di dettagli relative al mondo conosciuto, e sconosciuto.

Il particolare successo anche commerciale di quest'opera fu dovuto in parte alle belle incisioni (tra i cui autori si possono citate Hans Holbein il Giovane, Urs Graf, Hans Rudolph Manuel Deutsch, David Kandel).

Silografia, bella coloritura a mano, in buone condizioni.

Bibliografia

A. Caldana, Roma Antica, p. 77, I.6a. 

Sebastian Münster (1488 - 1552)

Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia. Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis. Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.

Sebastian Münster (1488 - 1552)

Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia. Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis. Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.