Pianta di Roma come si trova al presente colle alzate delle fabbriche piu nobili cosi antiche come moderne

Riferimento: S35351
Autore Lievin CRUYL
Anno: 1773
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 830 x 505 mm
1.800,00 €

Riferimento: S35351
Autore Lievin CRUYL
Anno: 1773
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 830 x 505 mm
1.800,00 €

Descrizione


La pianta del Cruyl, pubblicata per la prima volta nel 1665 dalla tipografia De Rossi, è una delle rare immagini della città che presenta contemporaneamente sia un impianto iconografico che prospettico.

Le vedute presenti in questa pianta sono le stesse che furono poi oggetto di specifiche vedute intagliate dall’artista fiammingo, quasi come una sorta di catalogo personale.

L’esemplare in questione è edito da Giovanni Battista De Rossi nel 1665. Sono note una ristampa con l'aggiunta di alcune vedute dei luoghi notabili ad opera di Matteo Gregorio de Rossi (1696) e un’ulteriore tiratura a cura di Carlo Losi, datata 1773.

Incisa da Giulio Testone, su due matrici di rame, tracce di pieghe di carta, alcune abrasioni, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

In alto al centro il titolo: PIANTA DI ROMA COME SI TROVA AL PRESENTE COLLE ALZATE DELLE FABRICHE PIU NOBILI COSI ANTICHE COME MODERNE. Nel bordo superiore del riquadro: a sinistra L. Cruyl delin., al centro Superiorum licen. a destra Giulio Testone Romano Sculp.

Opera molto rara e ricercata. Magnifico esemplare della tiratura di Carlo Losi, in perfetto stato di conservazione.

Bibliografia
Arrigoni-Bertarelli (1939): n. 142; Christie’s (1998): p. 50, n. 1043; Ehrle (1908): p. 23; Frutaz (1962): pp. 216-217, n. CLIV, Tav. 343; Hülsen (1915): XXIV, pp. 87-89, nn. 110-111; Jatta (1992): p. 166, n. 31s; Jatta (2012); Marigliani (2007): pp. 216-217, n. 124 e p. 249, n. 155; Roma Veduta (2000): p. 175, n. 31; Scaccia Scarafoni (1939): pp. 125-126, n. 241.

Lievin CRUYL (Ghendt 1640 - 1720)

Lievin Cruyl (1640-1720) disegnatore fiammingo di vedute prospettiche, originario di Ghent, si trasferì a Roma nel 1644. Insieme a Giovan Battista Falda e a Israel Silvestre fu uno dei rinnovatori della veduta romana del XVII secolo. Seppure risentì della concezione cinquecentesca del ruolo dell’antico nell’immagine di Roma, rappresentò le novità architettoniche urbanistiche della Roma di Alessandro VII (Fabio Chigi 1655- 1667), caratterizzando le sue vedute con piccole scene di genere secondo la tradizione fiamminga. Nella rappresentazione dello spazio urbano Cruyl altera la prospettiva, alzando il punto di vista e dilatando il campo di visuale, utilizzando le più avanzate tecniche ottiche del tempo. L’artista eseguì una serie di dodici vedute a penna a inchiostro bruno e acquerello grigio e azzurro su pergamene incollate su tavolette di legno, delle quali undici conservate al Museo di Roma, provenienti dalla donazione Pecci-Blunt. Risulta mancante la veduta di San Pietro, oggi dispersa. Non appartengono alla serie, le due vedute di Campo Vaccino e di Porta del popolo. I disegni furono eseguiti da Cruyl intorno al 1670 per l'ambasciatore di Spagna. Alla metà del XVIII secolo la serie fu donata all'Infante di Spagna Don Luis Antonio, fratello di Carlo II.

Lievin CRUYL (Ghendt 1640 - 1720)

Lievin Cruyl (1640-1720) disegnatore fiammingo di vedute prospettiche, originario di Ghent, si trasferì a Roma nel 1644. Insieme a Giovan Battista Falda e a Israel Silvestre fu uno dei rinnovatori della veduta romana del XVII secolo. Seppure risentì della concezione cinquecentesca del ruolo dell’antico nell’immagine di Roma, rappresentò le novità architettoniche urbanistiche della Roma di Alessandro VII (Fabio Chigi 1655- 1667), caratterizzando le sue vedute con piccole scene di genere secondo la tradizione fiamminga. Nella rappresentazione dello spazio urbano Cruyl altera la prospettiva, alzando il punto di vista e dilatando il campo di visuale, utilizzando le più avanzate tecniche ottiche del tempo. L’artista eseguì una serie di dodici vedute a penna a inchiostro bruno e acquerello grigio e azzurro su pergamene incollate su tavolette di legno, delle quali undici conservate al Museo di Roma, provenienti dalla donazione Pecci-Blunt. Risulta mancante la veduta di San Pietro, oggi dispersa. Non appartengono alla serie, le due vedute di Campo Vaccino e di Porta del popolo. I disegni furono eseguiti da Cruyl intorno al 1670 per l'ambasciatore di Spagna. Alla metà del XVIII secolo la serie fu donata all'Infante di Spagna Don Luis Antonio, fratello di Carlo II.