Urbis Romae Ichnographia à Leonardo Bufalino…
Riferimento: | S41675 |
Autore | Eredi Johannes Baptiste HOMANN |
Anno: | 1755 |
Zona: | Roma |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 950 x 700 mm |
Riferimento: | S41675 |
Autore | Eredi Johannes Baptiste HOMANN |
Anno: | 1755 |
Zona: | Roma |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 950 x 700 mm |
Descrizione
Pianta geometrica con elevazione, pubblicata a Norimberga dalla tipografia degli eredi di Johannes Baptiste Homann nel 1755. Si tratta di una rielaborazione, senza alcun aggiornamento, dell'importante rilievo di Leonardo Bufalini (1551), riportato in voga da Giovan Battista Nolli nel 1748. La legenda di 307 rimandi in latino è ripesa proprio dalla riduzione di Nolli, e ne dimostra la diretta derivazione. Tuttavia la pianta degli eredi Homann, stampata su quattro fogli e quindi di dimensioni maggiori, risulta decisamente più leggibile.
"La pianta di Roma di Leonardo Bufalini è la prima rappresentazione coerente della città e la più importante raffigurazione ortogonale fino alla pianta grande di Giambattista Nolli (1748). Bufalini si occupò di tutte le fasi della sua realizzazione, dal rilievo all’incisione, impiegando un lungo tempo: sette anni, secondo Onofrio Panvinio, venti secondo l’editore Antonio Trevisi. La Pianta di Roma fu stampata presso il tipografo Antonio Blado il 26 maggio 1551 a Roma, con privilegio decennale della Repubblica di Venezia e la dedica a Carlo V e a papa Giulio III. Si tratta di un’opera monumentale: una xilografia in dodici fogli e quattro strisce laterali. Nessun esemplare della prima edizione è noto; se ne conoscono solo tre della seconda edizione, pubblicata sempre a Roma, dall’editore Antonio Trevisi da Lecce, due conservati alla Biblioteca Vaticana (di cui uno incompleto) e un terzo alla British Library di Londra. Sebbene la pianta sia basata su rilievi effettuati dall’autore con grande perizia, non mancano elementi di fantasia: molti monumenti antichi sono stati aggiunti, completati e ricostruiti liberamente. Del resto, è lo stesso autore a sottolineare questa ambivalenza, dichiarando di voler presentare “la città che oggi è abitata…aggiungendo la [città] antica, un tempo sovrana del mondo…” Bufalini incluse nella pianta anche un autoritratto in cui è raffigurato con in mano il compasso a due punte, mentre a sinistra sono rappresentati i suoi strumenti di lavoro, fra cui la squadra e la bussola nautica. Per una più completa trattazione degli strumenti di misurazione utilizzati e per l’accuratezza della pianta bufaliniana si rimanda ai numerosi studi pubblicati. La fonte primaria utilizzata da Bufalini è la Roma antica di Bartolomeo Marliano, inserita nella sua Urbis Romae Topographia, che ha lo stesso orientamento e la stessa precisione nei particolari. Fin dalla sua pubblicazione nel 1551, la pianta del Bufalini esercitò una notevole influenza sulle successive piante della città fino al 1748, anno in cui Giambattista Nolli ne pubblicò una copia ridotta insieme alla sua pianta grande, che si impose quale nuovo modello" (cfr. B/R p. 2372).
Johann Baptist Homann è stato un geografo e cartografo tedesco; nel 1702 fondò la sua casa editrice. Homann acquisì fama come uno dei principali cartografi tedeschi, e nel 1715 fu nominato geografo imperiale dall'imperatore Carlo VI. Nello stesso anno fu anche nominato membro dell'Accademia Prussiana delle Scienze a Berlino. Nel 1716 Homann pubblicò il suo capolavoro Grosser Atlas ueber die ganze Welt. Numerose mappe furono redatte in collaborazione con l'incisore Christoph Weigel. Homann morì a Norimberga nel 1724. Gli successe suo figlio Johann Christoph (1703-1730). L'azienda continuò dopo la sua morte come azienda degli eredi Homann, gestita da Johann Michael Franz e Johann Georg Ebersberger. Dopo successivi cambiamenti nella gestione, l'azienda si sciolse nel 1852.
Acquaforte, 4 lastre di dimensioni 495x365 mm ciascuna, stampate su altrettanti fogli di carta vergata coeva, con margini e ancora da unire, in perfetto stato di conservazione.
Bibliografia
Huelsen (1915), n. 3; Scaccia Scarafoni (1939), n. 136; Marigliani (2007): n. 32. Per la pianta del Bufalini: Bifolco/Ronca (2018), Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, pp. 2372-73, tav. 1221.
Eredi Johannes Baptiste HOMANN (1730 - 1813)
Johann Baptist Homann (20 marzo 1664 - 1 luglio 1724) è stato un geografo e cartografo tedesco nato a Oberkammlach vicino a Kammlach nell'Elettorato di Baviera. Anche se educato in una scuola gesuita, e preparato per una carriera ecclesiastica, alla fine si convertì al protestantesimo e dal 1687 lavorò come notaio di diritto civile a Norimberga. Ben presto si dedicò all'incisione e alla cartografia; nel 1702 fondò la sua casa editrice. Homann acquisì fama come uno dei principali cartografi tedeschi, e nel 1715 fu nominato geografo imperiale dall'imperatore Carlo VI. Dare tali privilegi agli individui era un diritto aggiunto di cui godeva il Sacro Romano Imperatore. Nello stesso anno fu anche nominato membro dell'Accademia Prussiana delle Scienze a Berlino. Di particolare importanza per la cartografia erano i privilegi imperiali di stampa (latino: privilegia impressoria). Questi proteggevano per un certo periodo gli autori in tutti i campi scientifici come stampatori, incisori di rame, cartografi ed editori. Erano anche molto importanti come raccomandazione per i potenziali clienti. Nel 1716 Homann pubblicò il suo capolavoro Grosser Atlas ueber die ganze Welt. Numerose mappe furono redatte in collaborazione con l'incisore Christoph Weigel. Homann morì a Norimberga nel 1724. Gli successe suo figlio Johann Christoph (1703-1730). L'azienda continuò dopo la sua morte come azienda degli eredi Homann, gestita da Johann Michael Franz e Johann Georg Ebersberger. Dopo successivi cambiamenti nella gestione, l'azienda si sciolse nel 1852. La società era conosciuta come "Homann Erben", "Homanniani Heredes", o "Heritiers de Homann" all'estero.
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Eredi Johannes Baptiste HOMANN (1730 - 1813)
Johann Baptist Homann (20 marzo 1664 - 1 luglio 1724) è stato un geografo e cartografo tedesco nato a Oberkammlach vicino a Kammlach nell'Elettorato di Baviera. Anche se educato in una scuola gesuita, e preparato per una carriera ecclesiastica, alla fine si convertì al protestantesimo e dal 1687 lavorò come notaio di diritto civile a Norimberga. Ben presto si dedicò all'incisione e alla cartografia; nel 1702 fondò la sua casa editrice. Homann acquisì fama come uno dei principali cartografi tedeschi, e nel 1715 fu nominato geografo imperiale dall'imperatore Carlo VI. Dare tali privilegi agli individui era un diritto aggiunto di cui godeva il Sacro Romano Imperatore. Nello stesso anno fu anche nominato membro dell'Accademia Prussiana delle Scienze a Berlino. Di particolare importanza per la cartografia erano i privilegi imperiali di stampa (latino: privilegia impressoria). Questi proteggevano per un certo periodo gli autori in tutti i campi scientifici come stampatori, incisori di rame, cartografi ed editori. Erano anche molto importanti come raccomandazione per i potenziali clienti. Nel 1716 Homann pubblicò il suo capolavoro Grosser Atlas ueber die ganze Welt. Numerose mappe furono redatte in collaborazione con l'incisore Christoph Weigel. Homann morì a Norimberga nel 1724. Gli successe suo figlio Johann Christoph (1703-1730). L'azienda continuò dopo la sua morte come azienda degli eredi Homann, gestita da Johann Michael Franz e Johann Georg Ebersberger. Dopo successivi cambiamenti nella gestione, l'azienda si sciolse nel 1852. La società era conosciuta come "Homann Erben", "Homanniani Heredes", o "Heritiers de Homann" all'estero.
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