Pianta Topografica di Roma

Riferimento: S41680
Autore Tommaso CUCCIONI
Anno: 1840
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 1245 x 930 mm
1.250,00 €

Riferimento: S41680
Autore Tommaso CUCCIONI
Anno: 1840
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 1245 x 930 mm
1.250,00 €

Descrizione

Rara pianta a proiezione verticale, orientata con il nord in alto.

Incisa da Filippo Troiani per l'editore Tommaso Cuccioni.

A sinistra rubrica: Indice de' principali edifizi di Roma moderna. A destra: Indice degli avanzi de' monumenti antichi posti nelle loro Regioni.

"Stampata in quattro fogli. In basso notizia che cita il nome del pontefice Gregorio XVI (1830-1846), da cui la datazione al 1840 circa. Nella sua accurata rappresentazione della città il Troiani tenne certamente a riferimento la pianta del Censo edita una decina d'anni prima ma ancora di fatto attuale. In alto a sinistra dedica ad Agostino Feoli, amministratore generale della Banca Romana" (cfr. Marigliani, 2007, pp. 346-347).

Acquaforte, stampata su quattro grandi fogli, tagliati, applicati su tela coeva e più volte ripiegati ad astuccio, piccole ossidazioni, per il resto in buono stato di conservazione. 

Bibliografia

Scaccia Scarafoni (1939): n. 289; Frutaz (1962): n. 196; Marigliani (2007): pp. 346-347, n. 279.

Tommaso CUCCIONI (Roma, 1790 circa – 23 agosto 1864)

È uno dei primi e più rinomati fotografi romani dell'Ottocento di cui conosciamo la data di morte (1864), ma non quella di nascita. La sua attività iniziale fu però quella d'incisore e calcografo, dedicandosi al commercio di stampe, con negozio prima in via della Croce, n. 88, e poi in via Condotti, n. 18, come risulta dai repertori dell'epoca di Gregorio XVI che lo indicano come mercante di stampe, quadri ed oggetti di belle arti. Negli anni Quaranta, insieme alla vendita di stampe calcografiche, iniziò anche quella di dagherrotipie e calotipie che non eseguiva ancora personalmente, ma commissionava ad altri professionisti romani delle origini e soprattutto a G. Caneva, suo grande amico. Solo dopo il 1851, vale a dire dopo la messa a punto del processo al collodio umido, il Cuccioni iniziò la sua nuova e fortunatissima carriera di fotografo in quanto solo allora, e non prima, la fotografia si pose realmente come mezzo alternativo - rispetto alle altre tecniche riproduttive del passato - nel campo della produzione e della riproduzione dell'immagine.

Tommaso CUCCIONI (Roma, 1790 circa – 23 agosto 1864)

È uno dei primi e più rinomati fotografi romani dell'Ottocento di cui conosciamo la data di morte (1864), ma non quella di nascita. La sua attività iniziale fu però quella d'incisore e calcografo, dedicandosi al commercio di stampe, con negozio prima in via della Croce, n. 88, e poi in via Condotti, n. 18, come risulta dai repertori dell'epoca di Gregorio XVI che lo indicano come mercante di stampe, quadri ed oggetti di belle arti. Negli anni Quaranta, insieme alla vendita di stampe calcografiche, iniziò anche quella di dagherrotipie e calotipie che non eseguiva ancora personalmente, ma commissionava ad altri professionisti romani delle origini e soprattutto a G. Caneva, suo grande amico. Solo dopo il 1851, vale a dire dopo la messa a punto del processo al collodio umido, il Cuccioni iniziò la sua nuova e fortunatissima carriera di fotografo in quanto solo allora, e non prima, la fotografia si pose realmente come mezzo alternativo - rispetto alle altre tecniche riproduttive del passato - nel campo della produzione e della riproduzione dell'immagine.