Fregio ornamentale con Cimone e Pero [Caritas Romana]
Riferimento: | S13090 |
Autore | Hans Sebald BEHAM |
Anno: | 1518 ca. |
Misure: | 99 x 38 mm |
Riferimento: | S13090 |
Autore | Hans Sebald BEHAM |
Anno: | 1518 ca. |
Misure: | 99 x 38 mm |
Descrizione
Fregio ornamentale con un medaglione centrale che raffigura Cimone, inginocchiato a sinistra, allattato da Pero, sulla destra; il medaglione è affiancato da due Tritoni tra foglie d'acanto e su uno sfondo tratteggiato.
Acquaforte su ferro, 1518/30 circa, firmata con monogramma all'interno del medaglione.
Raffigura un episodio caratteristico della Caritas Romana classica. La Caritas Romana è un racconto riportato nel Factorum et dictorum memorabilium libri IX dallo storico romano Valerio Massimo. Questa vicenda si svolge a Roma, durante il periodo repubblicano, nella zona tra l’odierna chiesa di S. Nicola in carcere e il Teatro di Marcello. La vicenda narra di uno splendido esempio di donna, Pero, che allatta in segreto il padre, Cimone, per evitare che muoia. Cimone fu imprigionato e condannato a morire di fame, la figlia Pero richiese e ottenne di poter andare a fargli visita e patto che non portasse nulla da mangiare al padre. Pero, che aveva partorito da poco, durante le sue visite in segreto sfamava il padre, lo faceva con l’unico alimento a disposizione: il latte del suo seno. Tutto andò bene fino a quando le guardie non cominciarono ad avere dei sospetti; infatti, Cimone nonostante molto dimagrito era ancora in vita. Un giorno una guardia scoprì il gesto di Però e lo comunicò ai suoi superiori, questi commossi da quel gesto di pietas (carità filiale) e in suo onore liberarono Cimone. La vicenda di Pero e Cimone ha ispirato una moltitudine di artisti tra cui spiccano i nomi di Caravaggio, Rubens e Veermer.
Poco prima del 1520, alcuni giovani artisti della cerchia di Albercht Dürer presero a realizzare incisioni molto piccole che hanno sfidato lo spettatore con un mondo in miniatura, un mondo di nuovo soggetto laico e di interpretazioni non convenzionali di temi tradizionali. A causa delle ridotte dimensioni delle loro incisioni, questi artisti sono stati appellati a lungo, con il nome collettivo, e poco lusinghiero, di Piccoli Maestri di Norimberga. Il nucleo del gruppo consiste in tre artisti di Norimberga, Hans Sebald & Bartel Beham e Georg Pencz, e inoltre Jacob Bink da Colonia e Heinrich Aldegrever da Soest.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con sottili margini, in ottimo stato di conservazione. L’opera mostra i soliti difetti dovuti all’ossidazione della lastra di ferro.
Bibliografia
Pauli 1901-11, Hans Sebald Beham: Ein Kritisches Verzeichniss seiner Kupferstiche Radirungen und Holzschnitte (77); Hollstein, German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700 (77); Bartsch, Le Peintre graveur (VIII.145.73)
Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550
Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.
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Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550
Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.
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