Ercole combatte i Troiani

Riferimento: S46686
Autore Hans Sebald BEHAM
Anno: 1545
Misure: 79 x 52 mm
900,00 €

Riferimento: S46686
Autore Hans Sebald BEHAM
Anno: 1545
Misure: 79 x 52 mm
900,00 €

Descrizione

Ercole a cavallo, rappresentato di profilo e volto a sinistra con in mano un albero sradicato. Sulla sinistra un Troiano a cavallo che mira a Ercole con una grande freccia; varie figure sullo sfondo, mentre in primo piano un guerriero caduto e un cavallo a terra.

Bulino, 1545, firmata con monogramma in basso a destra e datata in basso a sinistra. In alto al centro è inciso: "HERCULES MULTIS BELLIS LACESSIT TROIAM".

Da una serie di dodici incisioni intitolata Le fatiche di Ercole. Esemplare nel terzo stato descritto da Paoli.

La tradizione di Ercole come soggetto artistico era rinata in Italia e fiorita nel nord una generazione prima che Sebald incidesse le sue stampe. Raccontata da scrittori come Boccacio e allegorizzata da umanisti come Badius e Regius, la storia di Ercole era stata rispolverata e lucidata insieme al resto del patrimonio classico. La pubblicazione della storia di Ercole come prefigurazione classica del cristianesimo, così come era stata interpretata la storia di Sansone, rese il mito un argomento accettabile e la potenza dell'eroe lo rese una scelta ovvia come emblema dell'eroismo. In effetti, dall'epoca di Filippo il Buono a quella di Enrico II di Francia, Ercole fu rivendicato come antenato ed epitome di una casa reale dopo l'altra: un simbolo di forza fisica e morale. La Scelta di Ercole di Dürer (Bartsch 73) è un famoso esempio della tradizione dell'Ercole moralizzato che ben si adatta alla campagna iconografica del suo mecenate, Massimiliano I.

I racconti di Ercole sono spesso divisi in tre parti: le aerumnae, o dodici fatiche, i parerga, le avventure ausiliarie che distraggono l'eroe tra e dopo le fatiche, e le praxeis, gli eventi che portano alla sua morte. La serie di Beham dalla vita di Ercole include solo tre delle fatiche tradizionali: Ercole che strangola il leone di Nemea, Ercole uccide l'idra di Lerna e Ercole trascina Cerbero dagli inferi. Delle restanti stampe, quattro scene sono parerga che di solito vengono presentate come avvenute tra le fatiche. Le ultime cinque stampe della serie raffigurano eventi della praxeis.

Poco prima del 1520, alcuni giovani artisti della cerchia di Albercht Dürer presero a realizzare incisioni molto piccole che hanno sfidato lo spettatore con un mondo in miniatura, un mondo di nuovo soggetto laico e di interpretazioni non convenzionali di temi tradizionali. A causa delle ridotte dimensioni delle loro incisioni, questi artisti sono stati appellati a lungo, con il nome collettivo, e poco lusinghiero, di Piccoli Maestri di Norimberga. Il nucleo del gruppo consiste in tre artisti di Norimberga, Hans Sebald & Bartel Beham e Georg Pencz, e inoltre Jacob Bink da Colonia e Heinrich Aldegrever da Soest.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con piccolissimi margini, in buono stato di conservazione.

Bibliografia

Pauli 1901-11, Hans Sebald Beham: Ein Kritisches Verzeichniss seiner Kupferstiche Radirungen und Holzschnitte (105.III); Hollstein, German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700 (105.II); Bartsch, Le Peintre graveur (VIII.157.101); The World in Miniature. Engravings by the German Little Masters 1500-1550” pp. 109-113.

Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550

Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.

Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550

Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.