Poloniae, Lituaniae Q. Descriptio
Riferimento: | S46122 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1595 ca. |
Zona: | Polonia |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 490 x 375 mm |
Riferimento: | S46122 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1595 ca. |
Zona: | Polonia |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 490 x 375 mm |
Descrizione
POLONIAE, | LITHVANIÆQ. | DESCRIPTIO. | "Auctore Wenceslao Godreccio; et cor:|rectore Andrea Pograbio Pilsnensi". In basso a sinstra: "Cum priuilegio | Imp. Regiæ etc. | decennali".
Bella carta generale della Polonia e della Lituania.
Esemplare della rara seconda lastra che compare nell'edizione successiva al 1595 del Theatrum Orbis Terrarum. Basata sulla mappa ormai perduta di Waclaw Grodecki & A. Pograbka. Mostra il regno polacco vicino ai suoi massimi limiti territoriali, estendendosi a sud fino ai confini del Mar Nero e ben dentro l'attuale Moldavia e Ucraina. La linea del fiume Dneiper all'estrema destra della mappa.
Esemplare del secondo stato descritto da Van den Broecke; dal 1598 il nome "Tarasoucze" è aggiunto al simbolo della città vuota sul fiume "Prut". Inoltre, la doppia iscrizione di "Tubarcza" sul Dnjestr inferiore è scomparsa. Quella inferiore è stata sostituita da "Maiak".
Dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e poi nel 1612.
La carta di Ortelio si basa sull'opera di Grodecki (1558, 1562) e sulle emendazioni di Pograbka, soprattutto nella metà destra della lastra. La stessa carta di Grodecki è basata su Wapovsky 1526 (Karrow 56/17, p. 280-281, Meurer p. 159, 216). Nel 1595 questa lastra sostituisce l'altra carta di Ortelius con il titolo POLONIAE finitimarumque (1570), che ebbe due incrinature nel rame, in basso a destra, che ne impedirono l'uso.
Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.
Acquaforte, finemente colorata in epoca, minime ossidazioni, per il resto in buono stato di conservazione.
Bibliografia
Niewodniczanskiego, Image Polonuae, II, K7.10; Van den Broecke, Ort, 155; Van den Krogt AN: 1900:31B.
Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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