Autoritratto con cappello piumato

Riferimento: S45075
Autore Harmensz van Rijn detto REMBRANDT
Anno: 1638
Misure: 105 x 139 mm
Non Disponibile

Riferimento: S45075
Autore Harmensz van Rijn detto REMBRANDT
Anno: 1638
Misure: 105 x 139 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte, firmata e datata nell’immagine in alto a sinistra Rembrandt f 1638.

Una bella impressione, stampata su carta vergata contemporanea con filigrana “uva” [Ash & Fletcher pp. 121-124, tipo E - uva di medie dimensioni con gambo spesso che diverge verso gli acini - che data al 1654 circa], rifilata alla linee marginale o con margini sottili, condizioni perfette. 

Rembrandt dipinse e disegnò un gran numero di autoritratti, oggi molto apprezzati per la loro penetrante introspezione.

“Nel 1638, Rembrandt si ritrasse di nuovo con un berretto di velluto piumato, ma sostituì la camicia e la giacca casual con un abito più chiaramente anacronistico. I suoi capelli selvaggi e segaligni e il suo sguardo accigliato trasmettono un’energia creativa elettrica. Più di un autore ha associato questo autoritratto a un’incisione del pittore sedicenne Jan Gossaert. Questa connessione rivela la consapevolezza di Rembrandt della sua partecipazione a un continuum storico di artisti rinomati e alla comunità di amanti dell'arte che coltivavano un apprezzamento per le loro opere” (cfr. S. Dickey, Rembrandt Portraits in Print, p. 28).

Prova coeva di questo famoso autoritratto. Timbro di collezione al verso non leggibile.

Bibliografia 

Hind 156; Bartsch 20; The New Hollstein (Rembrandt).31.170, II/IV; Biörklund, 38-B; White – Boon, B20; Ash & Fletcher, Watermark in the Rembrandt prints, pp. 121-124.

Harmensz van Rijn detto REMBRANDT (Leida 1606 - Amsterdam 1669)

Originario di Leida, Olanda, Rembrandt studiò presso Jacob Isaacsz van Swanenburgh (1571-1638) e Pieter Lastman (1583-1633). Già nel 1626 lavorava autonomamente a Leida al fianco di Jan Lievens (1607-74), altro pupillo di Lastman. Nel 1631 si trasferì ad Amsterdam, dove dipingeva ritratti per facoltosi mercanti. Tre anni dopo sposò la prima moglie, Saskia, e alla fine degli anni Trenta del 1600 si trasferirono in una casa più grande (oggi la Rembrandt House Museum). Nel 1642, l’anno in cui Rembrandt completò La Ronda (Rijksmuseum, Amsterdam), Saskia morì. Nel 1649 Hendrikje Stoffels divenne sua governante e amante. Sia Saskia sia Hendrikje Stoffels posarono per molti dipinti e schizzi, spesso nelle vesti di Susannah, Diana, Flora, Artemisa e altre figure bibliche classiche. Tuttavia Rembrandt, la cui gestione finanziaria lasciava un po’ a desiderare, si ritrovò nel 1656 con tutti i beni confiscati, molti dei quali vennero anche venduti. Hendrikje morì nel 1663, suo figlio Titus nel 1668 e Rembrandt stesso nel 1669. Nei suoi disegni, acqueforti e dipinti troviamo una vasta serie di soggetti: storie, paesaggi, ritratti, autoritratti, scene di vita quotidiana o schizzi di nature morte. Il biografo di Rembrandt, Cornelis de Bie, lodò i suoi dipinti, “illuminanti per ogni mente” e i suoi schizzi, “vere anime della vita che giace all’interno”.

Harmensz van Rijn detto REMBRANDT (Leida 1606 - Amsterdam 1669)

Originario di Leida, Olanda, Rembrandt studiò presso Jacob Isaacsz van Swanenburgh (1571-1638) e Pieter Lastman (1583-1633). Già nel 1626 lavorava autonomamente a Leida al fianco di Jan Lievens (1607-74), altro pupillo di Lastman. Nel 1631 si trasferì ad Amsterdam, dove dipingeva ritratti per facoltosi mercanti. Tre anni dopo sposò la prima moglie, Saskia, e alla fine degli anni Trenta del 1600 si trasferirono in una casa più grande (oggi la Rembrandt House Museum). Nel 1642, l’anno in cui Rembrandt completò La Ronda (Rijksmuseum, Amsterdam), Saskia morì. Nel 1649 Hendrikje Stoffels divenne sua governante e amante. Sia Saskia sia Hendrikje Stoffels posarono per molti dipinti e schizzi, spesso nelle vesti di Susannah, Diana, Flora, Artemisa e altre figure bibliche classiche. Tuttavia Rembrandt, la cui gestione finanziaria lasciava un po’ a desiderare, si ritrovò nel 1656 con tutti i beni confiscati, molti dei quali vennero anche venduti. Hendrikje morì nel 1663, suo figlio Titus nel 1668 e Rembrandt stesso nel 1669. Nei suoi disegni, acqueforti e dipinti troviamo una vasta serie di soggetti: storie, paesaggi, ritratti, autoritratti, scene di vita quotidiana o schizzi di nature morte. Il biografo di Rembrandt, Cornelis de Bie, lodò i suoi dipinti, “illuminanti per ogni mente” e i suoi schizzi, “vere anime della vita che giace all’interno”.