Mendicante con una gamba di legno

Riferimento: S39966
Autore Harmensz van Rijn detto REMBRANDT
Anno: 1630 ca.
Misure: 67 x 114 mm
2.000,00 €

Riferimento: S39966
Autore Harmensz van Rijn detto REMBRANDT
Anno: 1630 ca.
Misure: 67 x 114 mm
2.000,00 €

Descrizione

Acquaforte, 1630 circa.

Esemplare nel secondo stato di due secondo Biörklund-Barnard e White-Boon, in tiratura Basan, con tre graffi orizzontali nello spazio bianco sulla destra della gamba di legno in alto.

Bella prova, impressa su carta vergata coeva, completa oltre la linea del rame, in ottimo stato di conservazione.

Secondo i titoli generalmente usati per le incisioni di Rembrandt, 16 di queste raffigurano mendicanti.

Nella fattispecie, quest’acquaforte rivela un uomo di mezza età con una gamba di legno sotto il ginocchio sinistro. La sua gamba sinistra, tuttavia, è presente e sembra non sembra essere più corta o altrimenti deformata. È flessa al ginocchio e pende verso il basso, con il piede che non tocca il suolo. Il piede stesso non è coperto da una scarpa o calza e si distingue chiaramente. È di forma normale e non fornisce un indizio sul motivo della gamba artificiale. La gamba destra è presente ma non può essere vista in dettaglio. Impugna un bastone nella mano destra.

Sull’uso di gambe artificiali come supporto per arti non amputati si rimanda allo studio di J. ten Kate, F. G. I. Jennekens, J. M. E. Vos-Niël “Rembrandt’s ‘Beggar with a wooden leg’ and other comparable prints” http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.876.8021&rep=rep1&type=pdf.

Dopo aver analizzato 28 incisioni olandesi, prodotte nel periodo compreso tra 1500 e 1700, concludono che le gambe artificiali non erano utilizzate solo in caso di assenza di una parte dell'arto inferiore, ma anche per altri motivi, in particolare in caso di disturbi del ginocchio, della parte inferiore della gamba o del piede. Inoltre, è possibile che venissero usate per ottenere la compassione dei passanti.

Bibliografia

TIB, 50, p. 145 n. 179; White – Boon, p. 88. N. B179; Biörklund-Barnard, p. 32, n. BB30-4; Nowell-Usticke, n. B179; New Hollstein. (Rembrandt) I.72.49.i; Hollstein XVIII.88.179.II; Hind 46.12.II

Harmensz van Rijn detto REMBRANDT (Leida 1606 - Amsterdam 1669)

Originario di Leida, Olanda, Rembrandt studiò presso Jacob Isaacsz van Swanenburgh (1571-1638) e Pieter Lastman (1583-1633). Già nel 1626 lavorava autonomamente a Leida al fianco di Jan Lievens (1607-74), altro pupillo di Lastman. Nel 1631 si trasferì ad Amsterdam, dove dipingeva ritratti per facoltosi mercanti. Tre anni dopo sposò la prima moglie, Saskia, e alla fine degli anni Trenta del 1600 si trasferirono in una casa più grande (oggi la Rembrandt House Museum). Nel 1642, l’anno in cui Rembrandt completò La Ronda (Rijksmuseum, Amsterdam), Saskia morì. Nel 1649 Hendrikje Stoffels divenne sua governante e amante. Sia Saskia sia Hendrikje Stoffels posarono per molti dipinti e schizzi, spesso nelle vesti di Susannah, Diana, Flora, Artemisa e altre figure bibliche classiche. Tuttavia Rembrandt, la cui gestione finanziaria lasciava un po’ a desiderare, si ritrovò nel 1656 con tutti i beni confiscati, molti dei quali vennero anche venduti. Hendrikje morì nel 1663, suo figlio Titus nel 1668 e Rembrandt stesso nel 1669. Nei suoi disegni, acqueforti e dipinti troviamo una vasta serie di soggetti: storie, paesaggi, ritratti, autoritratti, scene di vita quotidiana o schizzi di nature morte. Il biografo di Rembrandt, Cornelis de Bie, lodò i suoi dipinti, “illuminanti per ogni mente” e i suoi schizzi, “vere anime della vita che giace all’interno”.

Bibliografia

TIB, 50, p. 145 n. 179; White – Boon, p. 88. N. B179; Biörklund-Barnard, p. 32, n. BB30-4; Nowell-Usticke, n. B179; New Hollstein. (Rembrandt) I.72.49.i; Hollstein XVIII.88.179.II; Hind 46.12.II

Harmensz van Rijn detto REMBRANDT (Leida 1606 - Amsterdam 1669)

Originario di Leida, Olanda, Rembrandt studiò presso Jacob Isaacsz van Swanenburgh (1571-1638) e Pieter Lastman (1583-1633). Già nel 1626 lavorava autonomamente a Leida al fianco di Jan Lievens (1607-74), altro pupillo di Lastman. Nel 1631 si trasferì ad Amsterdam, dove dipingeva ritratti per facoltosi mercanti. Tre anni dopo sposò la prima moglie, Saskia, e alla fine degli anni Trenta del 1600 si trasferirono in una casa più grande (oggi la Rembrandt House Museum). Nel 1642, l’anno in cui Rembrandt completò La Ronda (Rijksmuseum, Amsterdam), Saskia morì. Nel 1649 Hendrikje Stoffels divenne sua governante e amante. Sia Saskia sia Hendrikje Stoffels posarono per molti dipinti e schizzi, spesso nelle vesti di Susannah, Diana, Flora, Artemisa e altre figure bibliche classiche. Tuttavia Rembrandt, la cui gestione finanziaria lasciava un po’ a desiderare, si ritrovò nel 1656 con tutti i beni confiscati, molti dei quali vennero anche venduti. Hendrikje morì nel 1663, suo figlio Titus nel 1668 e Rembrandt stesso nel 1669. Nei suoi disegni, acqueforti e dipinti troviamo una vasta serie di soggetti: storie, paesaggi, ritratti, autoritratti, scene di vita quotidiana o schizzi di nature morte. Il biografo di Rembrandt, Cornelis de Bie, lodò i suoi dipinti, “illuminanti per ogni mente” e i suoi schizzi, “vere anime della vita che giace all’interno”.