Campidoglio Moderno sul monte Capitolino
Riferimento: | S46418 |
Autore | Giovanni ACQUARONI |
Anno: | 1830 ca. |
Zona: | Campidoglio |
Misure: | 130 x 90 mm |
Riferimento: | S46418 |
Autore | Giovanni ACQUARONI |
Anno: | 1830 ca. |
Zona: | Campidoglio |
Misure: | 130 x 90 mm |
Descrizione
Veduta tratta dalla Nuova raccolta delle principali vedute antiche e moderne dell’alma citta di Roma e sue vicinanze. Incise a bullino da Achille e Pietro Parboni stampato a Roma, presso Giacomo Antonelli, s.d. [1824-29].
Si tratta di una raccolta in 8° oblungo, contenente 100 vedute incise in rame da Achille e Pietro Parboni – come indicato nel frontespizio – dedicate alle più belle vedute di Roma e dintorni. Senza data, ma circa 1830 in quanto tutte le incisioni sono datate tra 1824 e il 1829. Sono presente, come spesso succede in raccolte analoghe, anche incisioni di altri artisti quali Pietro Ruga, Francesco Rinaldi, Tommaso Cuccioni, Giovanni Acquaroni e Gaetano Cottafavi.
Acquaforte, in buono stato di conservazione.
Giovanni ACQUARONI (attivo prima metà del sec. XIX)
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, al servizio della Calcografia Camerale e dell'editoria privata in Roma (Franzetti, Cuccioni, Antonelli, Piale, Monaldini), in quell'anno collabora alla Nuova raccolta di cento principali vedute di Roma e sue vicinanze del Piale, insieme con Pietro Parboni, Francesco Rinaldi e Pietro Ruga. Nello stesso anno egli firma un Interno del Pantheon per l'Antonelli, che lo diffonde specialmente all'estero, e licenzia una Pianta delle vestigia di Roma secondo le osservazioni di Antonio De Romanis... di Antonio Nibby,a cura di Venanzio Monaldini libraio, da cui la sua reputazione di cartografo esce consolidata e gli vale nel 1827 e 1829 l'incarico da parte della Calcografia Camerale di incidere due grandi Piante di Roma, una diversa dall'altra. Ma le sue condizioni di salute, già da tempo cagionevoli, non gli permettono di mantenere integralmente l'impegno; per cui nel maggio del 1834, come risulta da un'annotazione sullo Stato degli incisori che sono arretrati ne' lavori di quell'Istituto, chiede che l'incarico venga commutato in una pianta sola, da incidere "per lo prezzo di p(aoli) 3000 circa" (si tratta forse della Pianta di Roma sul principio del sec. XIX, inserita, come anonima, nel catalogo della Calcografia Camerale).
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Giovanni ACQUARONI (attivo prima metà del sec. XIX)
Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, al servizio della Calcografia Camerale e dell'editoria privata in Roma (Franzetti, Cuccioni, Antonelli, Piale, Monaldini), in quell'anno collabora alla Nuova raccolta di cento principali vedute di Roma e sue vicinanze del Piale, insieme con Pietro Parboni, Francesco Rinaldi e Pietro Ruga. Nello stesso anno egli firma un Interno del Pantheon per l'Antonelli, che lo diffonde specialmente all'estero, e licenzia una Pianta delle vestigia di Roma secondo le osservazioni di Antonio De Romanis... di Antonio Nibby,a cura di Venanzio Monaldini libraio, da cui la sua reputazione di cartografo esce consolidata e gli vale nel 1827 e 1829 l'incarico da parte della Calcografia Camerale di incidere due grandi Piante di Roma, una diversa dall'altra. Ma le sue condizioni di salute, già da tempo cagionevoli, non gli permettono di mantenere integralmente l'impegno; per cui nel maggio del 1834, come risulta da un'annotazione sullo Stato degli incisori che sono arretrati ne' lavori di quell'Istituto, chiede che l'incarico venga commutato in una pianta sola, da incidere "per lo prezzo di p(aoli) 3000 circa" (si tratta forse della Pianta di Roma sul principio del sec. XIX, inserita, come anonima, nel catalogo della Calcografia Camerale).
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