Interno della Basilica di S. Maria Maggiore / Intérieur de la Basilique de S.te Marie Majeure

Riferimento: S45847
Autore Giovanni ACQUARONI
Anno: 1826 ca.
Zona: Santa Maria Maggiore
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 345 x 285 mm
100,00 €

Riferimento: S45847
Autore Giovanni ACQUARONI
Anno: 1826 ca.
Zona: Santa Maria Maggiore
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 345 x 285 mm
100,00 €

Descrizione

Veduta tratta dall’opera Nuova Raccolta delle principali vedute antiche e moderne dell’Alma città di Roma e sue vicinanze, incise a bulino da Pietro ed Achille Parboni e Pietro Ruga l’anno 1830, edita da Giacomo Antonelli con imprint Roma presso Giacom.o Antonelli in Via del Corso alle Convertite num 179B.

Le tavole dell’opera furono incise tra il 1825 e il 1829 da diversi incisori tra i quali i fratelli Parboni e Pietro Ruga.

Ciascuna reca il nome dell’incisore, l’indirizzo editoriale e una doppia didascalia in italiano e in francese.

Acquaforte, in ottimo stato di conservazione.

Giovanni ACQUARONI (attivo prima metà del sec. XIX)

Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, al servizio della Calcografia Camerale e dell'editoria privata in Roma (Franzetti, Cuccioni, Antonelli, Piale, Monaldini), in quell'anno collabora alla Nuova raccolta di cento principali vedute di Roma e sue vicinanze del Piale, insieme con Pietro Parboni, Francesco Rinaldi e Pietro Ruga. Nello stesso anno egli firma un Interno del Pantheon per l'Antonelli, che lo diffonde specialmente all'estero, e licenzia una Pianta delle vestigia di Roma secondo le osservazioni di Antonio De Romanis... di Antonio Nibby,a cura di Venanzio Monaldini libraio, da cui la sua reputazione di cartografo esce consolidata e gli vale nel 1827 e 1829 l'incarico da parte della Calcografia Camerale di incidere due grandi Piante di Roma, una diversa dall'altra. Ma le sue condizioni di salute, già da tempo cagionevoli, non gli permettono di mantenere integralmente l'impegno; per cui nel maggio del 1834, come risulta da un'annotazione sullo Stato degli incisori che sono arretrati ne' lavori di quell'Istituto, chiede che l'incarico venga commutato in una pianta sola, da incidere "per lo prezzo di p(aoli) 3000 circa" (si tratta forse della Pianta di Roma sul principio del sec. XIX, inserita, come anonima, nel catalogo della Calcografia Camerale).

Giovanni ACQUARONI (attivo prima metà del sec. XIX)

Incisore in rame, attivo nella prima metà del sec. XIX. Mancano di lui dati anagrafici precisi e i lessicografi ne ignorano per solito il nome. Attivissimo dal 1826, al servizio della Calcografia Camerale e dell'editoria privata in Roma (Franzetti, Cuccioni, Antonelli, Piale, Monaldini), in quell'anno collabora alla Nuova raccolta di cento principali vedute di Roma e sue vicinanze del Piale, insieme con Pietro Parboni, Francesco Rinaldi e Pietro Ruga. Nello stesso anno egli firma un Interno del Pantheon per l'Antonelli, che lo diffonde specialmente all'estero, e licenzia una Pianta delle vestigia di Roma secondo le osservazioni di Antonio De Romanis... di Antonio Nibby,a cura di Venanzio Monaldini libraio, da cui la sua reputazione di cartografo esce consolidata e gli vale nel 1827 e 1829 l'incarico da parte della Calcografia Camerale di incidere due grandi Piante di Roma, una diversa dall'altra. Ma le sue condizioni di salute, già da tempo cagionevoli, non gli permettono di mantenere integralmente l'impegno; per cui nel maggio del 1834, come risulta da un'annotazione sullo Stato degli incisori che sono arretrati ne' lavori di quell'Istituto, chiede che l'incarico venga commutato in una pianta sola, da incidere "per lo prezzo di p(aoli) 3000 circa" (si tratta forse della Pianta di Roma sul principio del sec. XIX, inserita, come anonima, nel catalogo della Calcografia Camerale).