Plan des ports de Porto Liscia, Porto Puzzo et Porto Pollo…
Riferimento: | MS5602 |
Autore | Dépôt des cartes et plans de la Marine |
Anno: | 1825 ca. |
Zona: | Costa Smeralda |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 465 x 600 mm |
500,00 €
Riferimento: | MS5602 |
Autore | Dépôt des cartes et plans de la Marine |
Anno: | 1825 ca. |
Zona: | Costa Smeralda |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 465 x 600 mm |
500,00 €
Descrizione
Carta nautica della costa della Gallura compresa tra Palau e Santa Teresa, con Porto Pollo e Porto Puddu. Delineata dall’Ammiraglio della flotta francese Mathieu la carta è edita dall’istituto militare navale francese Depot de la Marine.
Bibliografia
Cervoni 138,3.
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Dépôt des cartes et plans de la Marine
Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.
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Bibliografia
Cervoni 138,3.
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Dépôt des cartes et plans de la Marine
Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.
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