Isola di Sardegna
Riferimento: | S21841 |
Autore | Giovanni Antonio MAGINI |
Anno: | 1605 ca. |
Zona: | Sardegna |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 460 x 347 mm |
Riferimento: | S21841 |
Autore | Giovanni Antonio MAGINI |
Anno: | 1605 ca. |
Zona: | Sardegna |
Luogo di Stampa: | Bologna |
Misure: | 460 x 347 mm |
Descrizione
Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre.
Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.
Carta della Sardegna con tre cartigli decorativi e un mostro marino. Realizzata prima del 1605, misura cm 34,3 x 44,5 e, considerando il lato lungo, è in scala di circa 1:736.000, ha i margini graduati ma senza riferimenti numerici e con la suddivisione di 1°, sia per le latitudini sia per le longitudini. Scala di miglia Venti Italiane. L'immagine della Sardegna è tratta da quella disegnata intorno al 1577 dall'ingegnere militare Rocco Cappelino la quale, pur non essendo la migliore in circolazione (soprattutto se confrontata con quella realizzata dal Mercatore), grazie all'avallo datole dal Magini, ebbe un enorme credito e venne diffusa soprattutto dell'editoria francese e olandese.
La carta, gradevolmente decorata, contiene tre bei cartigli: in quello in alto a sinistra è contenuta la dedica al Cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici. Il titolo si trova nel cartiglio in alto a destra, ornato con motivi vegetali e figure di mostri, secondo il gusto dell'epoca. In basso a sinistra, in un altro cartiglio è inserita la scala grafica. L'interno della carta è rappresentato come un insieme montuoso, nella quale gruppi di mucchi di talpa sono collocati in maniera del tutto arbitraria. I numerosi fiumi sono tracciati con una doppia linea. Le coste sono caratterizzate da profonde insenature e da ampi golfi. Il mare è reso con un fitto tratteggio ondulato di linee bianche alternate e fasci di linee scure. Nella parte in basso a destra è anche un grande mostro marino in procinto di divorare un veliero. Gruppi di puntini indicano le saline. I centri abitati più importanti sono disegnati con piccole vedute prospettiche a volo d'uccello, gli altri con un cerchietto accompagnati dal relativo toponimo.
In alto, nel cartiglio a destra, il titolo ISOLA DI SARDEGNA; nel cartiglio a sinistra la dedica e l’imprint editoriale All’ Ill.mo et Rev.mo mio S.r et P[at]ron[us] Col.mo il S.r Card. de Medici. Fabio di Gio. Ant. Magino. In basso a sinistra la scala grafica Scala di miglia Venti Italiane (20 miglia pari a mm 40). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord a sinistra. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ ma priva di numerazione.
Incisione in rame, bella impressione tratta dalla prima edizione del 1620, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)
Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.
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Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)
Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.
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