Il popolo di Israele viene diviso tra Tibni e Omri
Riferimento: | S35323 |
Autore | Philippe GALLE |
Anno: | 1569 |
Misure: | 205 x 145 mm |
Riferimento: | S35323 |
Autore | Philippe GALLE |
Anno: | 1569 |
Misure: | 205 x 145 mm |
Descrizione
Bulino, 1569, dalla serie di stampe I disastri del popolo ebraico di Philip Galle e Maerten van Heemskerck.
Bella impressione, stampata su carta vergata coeva, con margini sottili, ottimo stato di conservazione.
La serie di stampe di Maerten van Heemskerck intitolata Clades Judææ Gentis - o I disastri del popolo ebraico - contiene sfondi ricchi di discordanze architettoniche. Disegnata da Heemskerck alla fine del 1560 e incisa da Philips Galle, la serie contiene ventidue stampe. Inizia con un autoritratto in frontespizio e termina con la cosiddetta "distruzione finale" di Tito che saccheggia Gerusalemme. Nel mezzo, compaiono momenti selezionati della storia ebraica. In tutta la serie, l'accento è posto sui temi del culto degli idoli e della distruzione del tempio. Altri temi includono le nazioni divise e il rifiuto ebraico di riconoscere Cristo come compimento delle Scritture. Heemskerck li ha progettati per mettere in risalto la sua vasta conoscenza delle antiche rovine romane. Questo vale per quasi tutte le stampe della serie, dove Heemskerck ci mostra immagini vivide della rovina in atto o delle sue conseguenze.
La serie è meglio conosciuta come “Inventiones Heemskerckianæ ex utroque testamento” e costituisce un eloquente esempio dell’atmosfera controriformistica presente nei Paesi Bassi all’epoca. Tra il 1560 e il 1570 sembra, infatti, farsi più acuto lo spirito moralistico di Heemskerck, in accordo alla già consolidata tradizione dei “rederijkers” (retori) e già guardando allo spirito “barocco” della vanitas e dei capricci. Questo spiega l’interesse per la descrizione della caduta e della rovina, in particolare nelle vicende dell’Antico Testamento
La prima edizione, del 1569, è stampata dello stesso incisore Philips Galle (Haarlem). Esistono, tuttavia, altre quattro edizioni della serie: tre edite ad Anversa da Carel Collaert, Theodoor Galle e Johannes Galle e una senza indirizzo.
Bibliografia
Arthur J. Di Furia, Self-Fashioning and Ruination in a Print Series by Maerten van Heemskerck, in M. Galassi - A. De Floriani, “Culture figurative a confronto tra Fiandre e Italia dal XV al XVII secolo, Atti del convegno internazionale Nord/Sud. Ricezioni Fiamminghe al di qua delle Alpi. Prospettive di studio e indagini tecniche”, Cinisello Balsamo, 2008, pp. 117 – 125. New Hollstein I.199.237.i/iii; New Hollstein (P.Galle) I.151-179.i/iii; Hollstein VII.74.12-32.i/iii; Hollstein VIII.242.202-223; Bartsch LVI.153.052:1-22.
Philippe GALLE (Haarlem, 1537; Anversa, 12 o 29 Marzo 1612)
Disegnatore, incisore, editore, commerciante, scrittore e storico. È possibile che venne educato ad Anversa da Hieronymous Cock, che pubblicò anche le sue prime stampe nel 1557 e per il quale lavorò molti anni. Poco dopo il 1557 Philip Galle diede avvio alla propria attività di editore e stampatore, per la quale viaggiò molto: Paesi Bassi, la Francia, la Germania e l’Italia, per stabilirsi poi ad Anversa dove divenne membro, e poi decano, della corporazione di St. Luke. Suoi allievi furono H. van Doort, Karel van Mallery, Jean-Baptiste Barbé e Peter Backereel nel 1605. Altri apprendisti lavorarono nel suo studio e nella sua casa editrice, compresi i figli Theodor e Cornelis, il genero Adriaen Collaert, e ancora van Mallery e Barbé, i fratelli Wierix, Hendrick Goltzius, Crispijn de Passe I e altri membri della famiglia Collaert.
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Philippe GALLE (Haarlem, 1537; Anversa, 12 o 29 Marzo 1612)
Disegnatore, incisore, editore, commerciante, scrittore e storico. È possibile che venne educato ad Anversa da Hieronymous Cock, che pubblicò anche le sue prime stampe nel 1557 e per il quale lavorò molti anni. Poco dopo il 1557 Philip Galle diede avvio alla propria attività di editore e stampatore, per la quale viaggiò molto: Paesi Bassi, la Francia, la Germania e l’Italia, per stabilirsi poi ad Anversa dove divenne membro, e poi decano, della corporazione di St. Luke. Suoi allievi furono H. van Doort, Karel van Mallery, Jean-Baptiste Barbé e Peter Backereel nel 1605. Altri apprendisti lavorarono nel suo studio e nella sua casa editrice, compresi i figli Theodor e Cornelis, il genero Adriaen Collaert, e ancora van Mallery e Barbé, i fratelli Wierix, Hendrick Goltzius, Crispijn de Passe I e altri membri della famiglia Collaert.
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