Madonna con Bambino tra S. Cosma e S. Damiano

Riferimento: S47097
Autore Cornelis CORT
Anno: 1570
Misure: 280 x 413 mm
Non Disponibile

Riferimento: S47097
Autore Cornelis CORT
Anno: 1570
Misure: 280 x 413 mm
Non Disponibile

Descrizione

Bulino, 1570, privo di firma ed indicazioni editoriali. Dalla scultura di Michelangelo realizzata nella chiesa di San Lorenzo a Firenze, per le tombe dei Medici.

Esemplare nel primo stato di due, avanti lettera. Nel secondo stato vengono aggiunte le didascalie sotto

le sculture «S. COSIMO / Scultura di Agnolo di Montorsoli», «MADONNA / Scultura del Buonarroti», «S. DAMIANO / Scultura di Raffaello da Monte Lupo», e in basso «LA VERGINE SANTISSIMA MESSA IN MEZZO DA S. COSIMO, E S. DAMIANO NELLA CAPPELLA DE SEPOLCRI MEDICEI IN S. LORENZO DI FIRENZE IN VNA DELLE / FACCIATE DI ESSA CAPPELLA SOPRA LA SEPOLTVRA DI LORENZO PADRE DI LEONE X. E DI GIVLIANO PADRE DI CLEMENTE VII. Archit. del Buonarro.ti» seguito dal numero di tavola «62».

Questa incisione appartiene a una serie di quattro, realizzate Cornelis Cort nel 1570 e raffiguranti le tombe medicee derivanti da tre sculture di Michelangelo; la quarta tavola mostra la Griglia della tomba di Piero e Giovanni de Medici, opera di Andrea del Verrocchio (SELLINK, LEEFLANG, 2000, III, p. 145, n. 216). Afferiscono al periodo fiorentino dell’incisore (1569-1570).

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “scudo con tre monti e croce”, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Bierens de Haan 1948 200; New Hollstein (Dutch & Flemish) n. 219, I/II; SELLINK, LEEFLANG, 2000, I, pp. XXIX-XXX; A. Alberti, d’Après Michelangelo, p. 226, n. 336, I/II.

Cornelis CORT (Hoorn, nr Alkmaar, 1533 - Roma, prima del 22 Aprile 1578)

Incisore e disegnatore nord-olandese, attivo nelle Fiandre e in Italia. Le sue prime opere documentate sono una serie di incisioni stampate dall’editore anversano Hieronymous Cock, all’inizio del 1553. Cort potrebbe aver compiuto l’apprendistato nell’entourage di Cock, poiché nessuna di queste stampe riporta il suo nome, almeno finché le lastre rimasero di proprietà di Cock. Una lettera datata 1567, indirizzata a Tiziano, da parte dello scrittore-pittore olandese Domenicus Lampsonius (1532–99) descrive Cock come maestro di Cort. Nel 1560 Cort aveva ormai sviluppato uno stile audace e fortemente modellato, influenzato principalmente dall’italiano Giorgio Ghisi, che aveva lavorato per Cock tra il 1550 e il 1555. Cort era particolarmente dotato nella realizzazione di riproduzioni delle composizioni figurali sullo stile italiano di Frans Floris, alla cui maniera incise più di 50 stampe. Notevoli le Arti Liberali (sette stampe, 1565) e le Fatiche di Ercole (dieci stampe, 1565). Riprodusse anche composizioni di Maarten van Heemskerck, Andrea del Sarto, Rogier van der Weyden e altri, mentre lavorava per Cock.

Cornelis CORT (Hoorn, nr Alkmaar, 1533 - Roma, prima del 22 Aprile 1578)

Incisore e disegnatore nord-olandese, attivo nelle Fiandre e in Italia. Le sue prime opere documentate sono una serie di incisioni stampate dall’editore anversano Hieronymous Cock, all’inizio del 1553. Cort potrebbe aver compiuto l’apprendistato nell’entourage di Cock, poiché nessuna di queste stampe riporta il suo nome, almeno finché le lastre rimasero di proprietà di Cock. Una lettera datata 1567, indirizzata a Tiziano, da parte dello scrittore-pittore olandese Domenicus Lampsonius (1532–99) descrive Cock come maestro di Cort. Nel 1560 Cort aveva ormai sviluppato uno stile audace e fortemente modellato, influenzato principalmente dall’italiano Giorgio Ghisi, che aveva lavorato per Cock tra il 1550 e il 1555. Cort era particolarmente dotato nella realizzazione di riproduzioni delle composizioni figurali sullo stile italiano di Frans Floris, alla cui maniera incise più di 50 stampe. Notevoli le Arti Liberali (sette stampe, 1565) e le Fatiche di Ercole (dieci stampe, 1565). Riprodusse anche composizioni di Maarten van Heemskerck, Andrea del Sarto, Rogier van der Weyden e altri, mentre lavorava per Cock.