Cristo porta la Croce

Riferimento: S28069
Autore Aegidius II SADELER
Anno: 1590 ca.
Misure: 353 x 453 mm
900,00 €

Riferimento: S28069
Autore Aegidius II SADELER
Anno: 1590 ca.
Misure: 353 x 453 mm
900,00 €

Descrizione

Bulino, 1590 circa, firmato in lastra in basso. Da un soggetto di Albrecht Dürer.

Esemplare nel primo stato di due, avanti l’indirizzo di Hubertus Caijmox e la data 1590. Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva con filigrana “stemma con grappolo d’uva”, rifilata al rame o con sottili margini, in ottimo stato di conservazione.

Aegidius Sadeler, noto anche con il nome di italianizzato di Egidio o come Gilles, era pittore, incisore e un importante manierista, sicuramente l’esponente più importante della dinastia dei Sadeler. Dopo essersi trasferito a Colonia durante l'infanzia (circa 1579), e poi a Monaco di Baviera (circa 1588), si reca in Italia, lavorando a Roma (1593), Verona e probabilmente Venezia (1595-1597). Dopo un viaggio a Napoli, si trasferisce a Praga nel 1597, dove trascorse il resto della sua vita, per lo più impiegato alla corte dell'imperatore Rodolfo II, con Bartholomäus Spranger, di cui divenne il migliore traduttore.


Opera giovanile di Aegidius Sadeler, relativo al periodo trascorso tra Monaco e Norimberga. Bellissimo foglio, raro negli esemplari di primo stato.

Bibliografia

Hollstein 50 I/II; Wurzbach 30.

Aegidius II SADELER (Anversa, 1570 circa - Praga, 1629)

Aegidius Sadeler o Aegidius Sadeler II (1570-1629) è stato un incisore fiammingo attivo principalmente alla corte praghese di Rodolfo II, Sacro Romano Imperatore e dei suoi successori. Sadeler nacque ad Anversa nella famiglia Sadeler di commercianti di stampe e incisori. Era figlio di Emmanuel de Sayeleer e nipote di Aegidius I, Jan I e Raphael Sadeler. Fu istruito dallo zio Jan I e divenne membro della Corporazione di San Luca di Anversa nel 1589. L'anno successivo fu attivo a Monaco nel 1590, a Roma nel 1593, a Napoli e poi di nuovo a Monaco nel 1594-1597. Dal 1597 si stabilì a Praga, dove divenne incisore di corte per Rodolfo II e realizzò ritratti incisi di notabili e incisioni su opere d'arte, in particolare dipinti di Bartholomeus Spranger, Roelant Savery, Hans von Aachen, Giuseppe Arcimboldo e sculture di Giambologna e Adriaen de Vries. Le sue prime incisioni erano per lo più copie fedeli di opere di Albrecht Dürer presenti nella collezione imperiale e copie di dipinti di importanti pittori italiani come Raffaello, Tintoretto, Parmigianino, Barocci e Tiziano o di pittori del Nord che lavoravano in quella città, come Paul Bril e Denys Calvaert. A Praga incise anche i ritratti dei notabili della corte di Rodolfo e collaborò con Spranger, Joseph Heintz il Vecchio, Jacobus Typotius e il suo amico Anselmus Boece de Boodt (1550-1632), gemmologo e medico di Rodolfo II. Dopo la morte di Rodolfo II godette del favore e della protezione dei due imperatori successivi, Mattia e Ferdinando II. Secondo Michael Bryan, “usava il bulino con una facilità impressionante, a volte rifinendo le sue tavole con sorprendente pulizia, quando il soggetto lo richiedeva; altre volte il suo bulino è largo e audace. Le sue tavole sono molto numerose e rappresentano soggetti storici, ritratti, paesaggi, ecc. alcuni dei quali su suo disegno, molti dei quali sono molto apprezzati, in particolare i suoi ritratti, che sono eseguiti in uno stile ammirevole”. Sadeler morì a Praga nel 1629. Ebbe molti allievi, tra cui Wenzel Hollar e Joachim von Sandrart, che scrisse la sua biografia.

Bibliografia

Hollstein 50 I/II; Wurzbach 30.

Aegidius II SADELER (Anversa, 1570 circa - Praga, 1629)

Aegidius Sadeler o Aegidius Sadeler II (1570-1629) è stato un incisore fiammingo attivo principalmente alla corte praghese di Rodolfo II, Sacro Romano Imperatore e dei suoi successori. Sadeler nacque ad Anversa nella famiglia Sadeler di commercianti di stampe e incisori. Era figlio di Emmanuel de Sayeleer e nipote di Aegidius I, Jan I e Raphael Sadeler. Fu istruito dallo zio Jan I e divenne membro della Corporazione di San Luca di Anversa nel 1589. L'anno successivo fu attivo a Monaco nel 1590, a Roma nel 1593, a Napoli e poi di nuovo a Monaco nel 1594-1597. Dal 1597 si stabilì a Praga, dove divenne incisore di corte per Rodolfo II e realizzò ritratti incisi di notabili e incisioni su opere d'arte, in particolare dipinti di Bartholomeus Spranger, Roelant Savery, Hans von Aachen, Giuseppe Arcimboldo e sculture di Giambologna e Adriaen de Vries. Le sue prime incisioni erano per lo più copie fedeli di opere di Albrecht Dürer presenti nella collezione imperiale e copie di dipinti di importanti pittori italiani come Raffaello, Tintoretto, Parmigianino, Barocci e Tiziano o di pittori del Nord che lavoravano in quella città, come Paul Bril e Denys Calvaert. A Praga incise anche i ritratti dei notabili della corte di Rodolfo e collaborò con Spranger, Joseph Heintz il Vecchio, Jacobus Typotius e il suo amico Anselmus Boece de Boodt (1550-1632), gemmologo e medico di Rodolfo II. Dopo la morte di Rodolfo II godette del favore e della protezione dei due imperatori successivi, Mattia e Ferdinando II. Secondo Michael Bryan, “usava il bulino con una facilità impressionante, a volte rifinendo le sue tavole con sorprendente pulizia, quando il soggetto lo richiedeva; altre volte il suo bulino è largo e audace. Le sue tavole sono molto numerose e rappresentano soggetti storici, ritratti, paesaggi, ecc. alcuni dei quali su suo disegno, molti dei quali sono molto apprezzati, in particolare i suoi ritratti, che sono eseguiti in uno stile ammirevole”. Sadeler morì a Praga nel 1629. Ebbe molti allievi, tra cui Wenzel Hollar e Joachim von Sandrart, che scrisse la sua biografia.