Sine Cerere et Baccho Friget Venus
Riferimento: | S32707 |
Autore | Raphael SADELER I |
Anno: | 1610 ca. |
Misure: | 248 x 200 mm |
Riferimento: | S32707 |
Autore | Raphael SADELER I |
Anno: | 1610 ca. |
Misure: | 248 x 200 mm |
Descrizione
Bulino, 1610 circa, firmato in lastra in basso a destra “Raphael Sadler f. et excud”.
Da un dipinto perduto di Gillis Coignet.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata alla linea marginale, lievemente brunita, qualche sporadica fioritura, nel complesso in buono stato di conservazione.
L’incisione di Sadeler deriva da un dipinto perduto del pittore fiammingo Gillis Coignet (1538-1599). Il soggetto, caro ai manieristi nordici è ispirato da un verso del commediografo latino Terenzio che al verso 732 della commedia Eunuchus scrive “Sine Cerere et Libero [antico nome di Bacco] friget Venus".
Con il nome Bacco, il verso ricorre poi in Erasmo, Adagia, 1297.
Il motto latino, recita “Senza Cerere e Bacco, Venere si raffredda”, in altri termini anche l’Amore langue se ha sete e fame.
Tradotto in termini figurativi, Venere al centro della scena, affiancata da Cupido, ha le braccia aperte come a voler trattenere sinistra Bacco, con un grappolo nella mano e una corona di foglie di vite sul capo, a destra, Cerere con dei frutti in mano e una decorazione con spighe di grano sul capo, che sembrano volersi allontanare da lei.
Bibliografia
F.W.H. Hollstein, Dutch and Flemish Engravings, Van Gendt B.V., Blaricum, v. XXI, Amsterdam 1980, n.175 p. 248.
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Raphael SADELER I (Anversa 1560 circa - Venezia 1628 circa)
I SADELER: Famiglia fiamminga di artisti, attivi in tutta Europa. Per tre generazioni questa famiglia di incisori, editori e commercianti di stampe giocò un ruolo dominante nell’arte grafica europea, producendo opere variegate e di altissima qualità. Erano discendenti di una linea di cesellatori di acciaioli Aalst . Jan de Saeyelleer (Sadeleer) ebbe tre figli, Jan Sadeler I, Aegidius Sadeler I e Raphael Sadeler I, la prima generazione di incisori, editori e commercianti. Le incertezze religiose e politiche dell’epoca, li costrinsero ad emigrare, per cui si hanno notizie del loro lavoro a Colonia, Frankfurt am Main, Monaco, Venezia e Praga. La seconda generazione seguì le loro orme; tra questi, Aegidius Sadeler II, che lavorò per Rudolf II e i suoi successori, fu sicuramente il più importante. Justus Sadeler, figlio di Jan Sadeler I, e I tre figlia di Raphael Sadeler I—Jan Sadeler II, Raphael Sadeler II e Filips Sadeler—furono artisti minori, ma proseguirono la tradizione di famiglia. La terza generazione fu rappresentata da Tobias Sadeler (Vienna, 1670–75), figlio di Aegidius Sadeler II; eseguì incisioni per libri topografici. PHILIPP SADELER: Incisore e stampatore, probabilmente anche pittore, figlio di Raphael Sadeler I. Venne educato a Monaco, dove il padre era rientrato nel 1604. Nel1624 sposò Regina, figlia di Peter Candid. Intorno al 1633 Filips andò a vivere a Passau. Le sue incisioni sono essenzialmente frontespizi e illustrazioni di libri religiosi, ad esempio incisioni da disegni di Thomas Hoffmann (morto nel 1646) in Infernus damnatorum carcer et rogus aeternitatis (1631), compresa anche la Virtù che sconfigge il Peccato (Maria che domina il Drago), incisioni per la ristampa, del 1630, del Orbis Phaeton di H. Drechsels (1629) e incisioni nel Templum gratiarum (1633). Kramm ha menzionato un Ritratto di Uomo (1647) di Filips.
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Bibliografia
F.W.H. Hollstein, Dutch and Flemish Engravings, Van Gendt B.V., Blaricum, v. XXI, Amsterdam 1980, n.175 p. 248.
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Raphael SADELER I (Anversa 1560 circa - Venezia 1628 circa)
I SADELER: Famiglia fiamminga di artisti, attivi in tutta Europa. Per tre generazioni questa famiglia di incisori, editori e commercianti di stampe giocò un ruolo dominante nell’arte grafica europea, producendo opere variegate e di altissima qualità. Erano discendenti di una linea di cesellatori di acciaioli Aalst . Jan de Saeyelleer (Sadeleer) ebbe tre figli, Jan Sadeler I, Aegidius Sadeler I e Raphael Sadeler I, la prima generazione di incisori, editori e commercianti. Le incertezze religiose e politiche dell’epoca, li costrinsero ad emigrare, per cui si hanno notizie del loro lavoro a Colonia, Frankfurt am Main, Monaco, Venezia e Praga. La seconda generazione seguì le loro orme; tra questi, Aegidius Sadeler II, che lavorò per Rudolf II e i suoi successori, fu sicuramente il più importante. Justus Sadeler, figlio di Jan Sadeler I, e I tre figlia di Raphael Sadeler I—Jan Sadeler II, Raphael Sadeler II e Filips Sadeler—furono artisti minori, ma proseguirono la tradizione di famiglia. La terza generazione fu rappresentata da Tobias Sadeler (Vienna, 1670–75), figlio di Aegidius Sadeler II; eseguì incisioni per libri topografici. PHILIPP SADELER: Incisore e stampatore, probabilmente anche pittore, figlio di Raphael Sadeler I. Venne educato a Monaco, dove il padre era rientrato nel 1604. Nel1624 sposò Regina, figlia di Peter Candid. Intorno al 1633 Filips andò a vivere a Passau. Le sue incisioni sono essenzialmente frontespizi e illustrazioni di libri religiosi, ad esempio incisioni da disegni di Thomas Hoffmann (morto nel 1646) in Infernus damnatorum carcer et rogus aeternitatis (1631), compresa anche la Virtù che sconfigge il Peccato (Maria che domina il Drago), incisioni per la ristampa, del 1630, del Orbis Phaeton di H. Drechsels (1629) e incisioni nel Templum gratiarum (1633). Kramm ha menzionato un Ritratto di Uomo (1647) di Filips.
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