Venere e Amore
Riferimento: | S42018 |
Autore | Jan MIEL |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 105 x 140 mm |
Riferimento: | S42018 |
Autore | Jan MIEL |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 105 x 140 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1650 circa, priva di firma ed indicazioni editoriali.
Raffigura Venere seduta ai piedi di un albero con Amor in grembo. Non descritta dai repertori, l’opera è presente nella collezione grafica del Rijks Museum di Amsterdam, dove è priva di attribuzione, anonima:
http://hdl.handle.net/10934/RM0001.COLLECT.225032
Tuttavia, lo stile grafico e il segno ci inducono ad attribuire questa bellissima incisione al pittore fiammingo, ma romano di adozione, Jean Miel. Come detto l’incisione non è inserita nel corpus delle opere grafiche di Miel descritte da Bartsch – che, tuttavia, non ne elenca diverse altre.
Jan Miel detto Giovanni Miele o anche Giovannino delle Vite (Beveren-Waas, 1599 – Torino, 1663) è stato un pittore fiammingo, attivo a in Italia nel gruppo della Scuola dei Bamboccianti il cui esponente principale fu Pieter van Laer. Fu fra i pittori impegnati nella decorazione del Palazzo del Quirinale, del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria.
Nato a Beveren-Waas vicino ad Anversa, nel 1636 si trasferì a Roma, dove si unì al gruppo dei Bamboccianti. stringendo amicizia con Pieter Van Laer. Produce, per conto del Pontefice Alessandro VII, alcuni affreschi a soggetto religioso. Inoltre, dipinse quadri come Mascherata e Carnevalata e, curiosamente, collaborò anche nella decorazione di Palazzo Barberini, con Andrea Sacchi che disprezzava i temi della vita quotidiana che ispiravano i Bamboccianti.
Negli anni cinquanta, Pietro da Cortona lo chiamò a far parte nel gruppo di pittori («li pittori più celebri di quei tempi») coinvolti nel cantiere della decorazione della galleria di Alessandro VII del Palazzo del Quirinale.
Nel 1659 il duca di Savoia Carlo Emanuele II lo chiamò a Torino perché si occupasse della decorazione del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria, allora in costruzione. Alla Reggia di Venaria realizzò un ciclo di affreschi sulla volta del centrale Salone di Diana e, nello stesso salone, dieci dipinti dedicati alle cacce del duca.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione. Molto rara.
Bibliografia
Ludovica Trezzani, Miel, Jan, Grove Art Online. Oxford Art Online. Oxford University Press. Web. 23 April 2016; cfr. The Illustrated Bartsch, vol. 1 (1978), p. 318-326.
Jan MIEL (1599, Beveren-Waas - 1656, Torino)
Jan Miel detto Giovanni Miele o anche Giovannino delle Vite (Beveren-Waas, 1599 – Torino, 1663) è stato un pittore fiammingo, attivo a in Italia nel gruppo della Scuola dei Bamboccianti il cui esponente principale fu Pieter van Laer. Fu fra i pittori impegnati nella decorazione del Palazzo del Quirinale, del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria.
Nato a Beveren-Waas vicino ad Anversa, nel 1636 si trasferì a Roma, dove si unì al gruppo dei Bamboccianti. stringendo amicizia con Pieter Van Laer. Produce, per conto del Pontefice Alessandro VII, alcuni affreschi a soggetto religioso. Inoltre, dipinse quadri come Mascherata e Carnevalata e, curiosamente, collaborò anche nella decorazione di Palazzo Barberini, con Andrea Sacchi che disprezzava i temi della vita quotidiana che ispiravano i Bamboccianti.
Negli anni cinquanta, Pietro da Cortona lo chiamò a far parte nel gruppo di pittori («li pittori più celebri di quei tempi») coinvolti nel cantiere della decorazione della galleria di Alessandro VII del Palazzo del Quirinale.
Nel 1659 il duca di Savoia Carlo Emanuele II lo chiamò a Torino perché si occupasse della decorazione del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria, allora in costruzione. Alla Reggia di Venaria realizzò un ciclo di affreschi sulla volta del centrale Salone di Diana e, nello stesso salone, dieci dipinti dedicati alle cacce del duca.
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Jan MIEL (1599, Beveren-Waas - 1656, Torino)
Jan Miel detto Giovanni Miele o anche Giovannino delle Vite (Beveren-Waas, 1599 – Torino, 1663) è stato un pittore fiammingo, attivo a in Italia nel gruppo della Scuola dei Bamboccianti il cui esponente principale fu Pieter van Laer. Fu fra i pittori impegnati nella decorazione del Palazzo del Quirinale, del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria.
Nato a Beveren-Waas vicino ad Anversa, nel 1636 si trasferì a Roma, dove si unì al gruppo dei Bamboccianti. stringendo amicizia con Pieter Van Laer. Produce, per conto del Pontefice Alessandro VII, alcuni affreschi a soggetto religioso. Inoltre, dipinse quadri come Mascherata e Carnevalata e, curiosamente, collaborò anche nella decorazione di Palazzo Barberini, con Andrea Sacchi che disprezzava i temi della vita quotidiana che ispiravano i Bamboccianti.
Negli anni cinquanta, Pietro da Cortona lo chiamò a far parte nel gruppo di pittori («li pittori più celebri di quei tempi») coinvolti nel cantiere della decorazione della galleria di Alessandro VII del Palazzo del Quirinale.
Nel 1659 il duca di Savoia Carlo Emanuele II lo chiamò a Torino perché si occupasse della decorazione del Palazzo Reale di Torino e della Reggia di Venaria, allora in costruzione. Alla Reggia di Venaria realizzò un ciclo di affreschi sulla volta del centrale Salone di Diana e, nello stesso salone, dieci dipinti dedicati alle cacce del duca.
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