Chatedram S. Petri interiori templi…
Riferimento: | S36088 |
Autore | Jacques BLONDEAU |
Anno: | 1764 ca. |
Misure: | 487 x 707 mm |
Riferimento: | S36088 |
Autore | Jacques BLONDEAU |
Anno: | 1764 ca. |
Misure: | 487 x 707 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1692, datato in lastra, in basso al centro, dopo l’indirizzo editoriale “Roma ex Typographia Dominici de Rubeis Haeredis Io. Iacobi de Ribeis ad Tem. S. M. de Pace cum Super. perm. Anno 1692”; in basso a destra il nome dell’incisore “Iac. Blondeau Sculp.”, a sinistra l’inventor “Eques Io. Lourenz. Bernini Inv.”
Nel margine inferiore, il titolo con una breve notizia relativa alla costruzione del Baldacchino del Bernini, nel 1666, “CATHEDRAM S. PETRI in interiori templi fronte ingredientibus ab ipso limine, e regione aspectabilem,ALEXANDER VII. PONT. MAX. decentius collocavit, exornavitq./Sancti EcclesiaeDoctores Athanasius, Io. Chrysostomus, Ambrosius, Augustinus, colossea statua unica aeris fusura expressi, threcam sustinent, qua includitur. Angeli, nubes,radij de celo ambiunt. Spiritus Sanctus columbae specie/supereminens opuscoronat. Basis ex laspide, vario pretiosoq. distincta lapide. Caetera ex AEreauro superinducto. A.S. MDCLXVI” e la “Scala di Palmi 50 Romani”.
Magnifico esemplare, impresso si carta vergata coeva, con filigrana “doppio cerchio con giglio”, completa dei margini bianchi, in eccellente stato di conservazione.
Grande veduta della Cattedra di S. Pietro, progettata dal Bernini per l’antica sedia lignea, considerata la cattedra vescovile appartenuta a S. Pietro (in realtà il manufatto risale IX secolo).
La legenda sottolinea la visibilità dall'ingresso come una qualità centrale: Cathedram S Petri in interiori templi fronte ingredientibus ab ipso limine aspectabilem. Il monumento berniniano fu fortemente voluto da papa Alessandro VII. Domenico Bernini riteneva che “le due Opere e del Portico, e della Cathedra, furono per così dire il principio, el fine della magnificenza di quella gran Basilica” (D. Bernini, Vita…, p. 109).
Jacques BLONDEAU (1655 - 1698)
Jacques Blondeau (varianti del nome: Jacomo Blondel, Hansje Blondeau, Jacobus Blondeau, Jean Jacques Blondeau, Jacques Blondel, soprannome: Weyman) (Anversa, 9 maggio 1655 – Roma, 1698) è stato un incisore fiammingo che, dopo essersi formato ad Anversa, lavorò per gran parte della sua vita in Italia. Fu allievo dell'incisore belga Frederik Bouttats il Giovane. Dopo aver vissuto per qualche tempo a Parigi[1], nel 1675 si trasferì a Roma, dove continuò a vivere e a lavorare per il resto della vita.
Divenne membro dei Bentvueghels, un'associazione composta per la quasi totalità da artisti olandesi e fiamminghi operanti a Roma.
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Jacques BLONDEAU (1655 - 1698)
Jacques Blondeau (varianti del nome: Jacomo Blondel, Hansje Blondeau, Jacobus Blondeau, Jean Jacques Blondeau, Jacques Blondel, soprannome: Weyman) (Anversa, 9 maggio 1655 – Roma, 1698) è stato un incisore fiammingo che, dopo essersi formato ad Anversa, lavorò per gran parte della sua vita in Italia. Fu allievo dell'incisore belga Frederik Bouttats il Giovane. Dopo aver vissuto per qualche tempo a Parigi[1], nel 1675 si trasferì a Roma, dove continuò a vivere e a lavorare per il resto della vita.
Divenne membro dei Bentvueghels, un'associazione composta per la quasi totalità da artisti olandesi e fiamminghi operanti a Roma.
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