Parsifal: Acte II, évocation de Kundry
Riferimento: | S42290 |
Autore | Henri FANTIN-LATOUR |
Anno: | 1886 |
Misure: | 150 x 230 mm |
Riferimento: | S42290 |
Autore | Henri FANTIN-LATOUR |
Anno: | 1886 |
Misure: | 150 x 230 mm |
Descrizione
Litografia, 1886.
La scena rappresenta un vecchio mago, seduto con un libro aperto sulle sue ginocchia, che chiama una figura femminile, che è inginocchiata a destra, con le braccia alzate; scena dall'opera di Wagner 'Parsifal' e illustrazione al volume 'Richard Wagner, sa vie et ses oeuvres' di Jullien pubblicato nel 1886 a Parigi da Libraire de L'Art e stampato da Lemercier et Cie.
Henri Fantin Latour (Grenoble 1836 - Buré, Orne, 1906) fu per qualche tempo, a Parigi, nello studio di G. Courbet; ma soprattutto si formò copiando al Louvre i maestri dei secc. 16º e 17º. Ammirò Manet e gli impressionisti, ma non fece mai parte del loro gruppo. Fu amico di J. Whistler, del quale condivise lo spirito di fine psicologismo che pervade le sue opere. Tra i suoi dipinti più noti, conservati al museo d'Orsay a Parigi: Omaggio a Delacroix (1864), Studio a Batignolles (1870), Angolo di tavola (1872), Intorno al pianoforte (1885), ritratti di gruppo di pittori, poeti, musicisti, in cui, come nei numerosi ritratti individuali, la personalità del modello è interpretata con profonda intimità. Una sensibile osservazione della realtà si ritrova anche nelle nature morte, mentre un mondo irreale traspare da alcuni dipinti (La notte, 1897, Parigi, museo d'Orsay) e in numerose litografie ispirate dalla sua passione per la musica di Schumann, Wagner e Berlioz.
Bibliografia
Hédiard, Fantin-Latour: Catalogue de l'oeuvre lithographie du Maître 73; Fantin-Latour 1911 - Catalogue de l'Oeuvre Complet de Fantin-Latour 1325.
Henri FANTIN-LATOUR (Grenoble 1836 - Buré, Orne, 1906)
Henri Fantin Latour fu per qualche tempo, a Parigi, nello studio di G. Courbet; ma soprattutto si formò copiando al Louvre i maestri dei secc. 16º e 17º. Ammirò Manet e gli impressionisti, ma non fece mai parte del loro gruppo. Fu amico di J. Whistler, del quale condivise lo spirito di fine psicologismo che pervade le sue opere. Tra i suoi dipinti più noti, conservati al museo d'Orsay a Parigi: Omaggio a Delacroix (1864), Studio a Batignolles (1870), Angolo di tavola (1872), Intorno al pianoforte (1885), ritratti di gruppo di pittori, poeti, musicisti, in cui, come nei numerosi ritratti individuali, la personalità del modello è interpretata con profonda intimità. Una sensibile osservazione della realtà si ritrova anche nelle nature morte, mentre un mondo irreale traspare da alcuni dipinti (La notte, 1897, Parigi, museo d'Orsay) e in numerose litografie ispirate dalla sua passione per la musica di Schumann, Wagner e Berlioz.
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Henri FANTIN-LATOUR (Grenoble 1836 - Buré, Orne, 1906)
Henri Fantin Latour fu per qualche tempo, a Parigi, nello studio di G. Courbet; ma soprattutto si formò copiando al Louvre i maestri dei secc. 16º e 17º. Ammirò Manet e gli impressionisti, ma non fece mai parte del loro gruppo. Fu amico di J. Whistler, del quale condivise lo spirito di fine psicologismo che pervade le sue opere. Tra i suoi dipinti più noti, conservati al museo d'Orsay a Parigi: Omaggio a Delacroix (1864), Studio a Batignolles (1870), Angolo di tavola (1872), Intorno al pianoforte (1885), ritratti di gruppo di pittori, poeti, musicisti, in cui, come nei numerosi ritratti individuali, la personalità del modello è interpretata con profonda intimità. Una sensibile osservazione della realtà si ritrova anche nelle nature morte, mentre un mondo irreale traspare da alcuni dipinti (La notte, 1897, Parigi, museo d'Orsay) e in numerose litografie ispirate dalla sua passione per la musica di Schumann, Wagner e Berlioz.
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