Historia Iasonis Thessaliae principis de Cochica
Riferimento: | S38431 |
Autore | Renè BOYVIN |
Anno: | 1563 |
Misure: | 237 x 159 mm |
Riferimento: | S38431 |
Autore | Renè BOYVIN |
Anno: | 1563 |
Misure: | 237 x 159 mm |
Descrizione
Bulino, 1563, siglato con il monogramma B, in basso a destra nell’immagine.
Bell’esemplare, impresso su carta vergata coeva, senza la didascalia latina in basso, rifilato alla linea marginale; molto buono lo stato di conservazione.
Tavola 8 della serie di 26 tavole relative al mito di Giasone e il Vello d’oro incise da René Boyvin da disegni di Leonard Thiry. Nel 1563 vennero pubblicate due edizioni della serie: una con titolo latino “Historia Iasonis Thessaliae principis de Cochica” e didascalie in latine, e l'altra in francese (Livre des la conquete de la Toison d'or par le prince Jason de Tessalie).
Ciascuna scena è inquadrata da una cornice ornata; nella parte inferiore del foglio – qui mancante – era stampata – da una lastra diversa, la relativa didascalia, in latino o in francese, con la numerazione sequenziale della tavola.
Bibliografia
Robert-Dumesnil, Le peintre graveur français, v. 8, p. 36-44, n. 39-64.
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Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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Bibliografia
Robert-Dumesnil, Le peintre graveur français, v. 8, p. 36-44, n. 39-64.
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Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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