La Vergine, il Bambino e San Giovannino
Riferimento: | S30167 |
Autore | Renè BOYVIN |
Anno: | 1550 ca. |
Misure: | 243 x 191 mm |
Riferimento: | S30167 |
Autore | Renè BOYVIN |
Anno: | 1550 ca. |
Misure: | 243 x 191 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, circa 1540/50, privo di data ed elementi editoriali. Da un soggetto di Luca Penni o Rosso Fiorentino. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.
L’opera, molto rara, è attribuita al Boyvin da Robert-Dumesnil che non chiarisce se derivi da un disegno del Penni o del Rosso. Renè Boyvin è incisore, acquafortista e disegnatore francese.
Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin.
Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista.
Bibliografia
Robert-Dumesnil, Le Peintre-Graveur Français, VIII.20.8.
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Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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Bibliografia
Robert-Dumesnil, Le Peintre-Graveur Français, VIII.20.8.
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Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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