San Amon
Riferimento: | S13122 |
Autore | Jacques CALLOT |
Anno: | 1620 |
Misure: | 282 x 221 mm |
Riferimento: | S13122 |
Autore | Jacques CALLOT |
Anno: | 1620 |
Misure: | 282 x 221 mm |
Descrizione
Acquaforte con ritocchi a bulino, firmata in lastra in basso a sinistra.
Esemplare del quarto stato di cinque.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana della “Vergine” (Lieure 40), rifilata alla linea marginale, leggere abrasioni al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Per lungo tempo il soggetto di questo lavoro rimase misterioso; il Lieure lo denominò San Nicola o San Severino, mentre più recenti studi identificano la composizione come San Amon, vescovo di Toul, in predica nella foresta davanti alla grotta in cui si ritirò in preghiera.
Bibliografia
Lieure 406, IV/V; Museo Nancy 606.
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Jacques CALLOT (Nancy 1592 - 1635)
Artista barocco, specializzato in arti grafiche, disegno e stampa, originario del Ducato di Lorena (stato indipendente al confine nord-est con la Francia). Realizzò acqueforti con rappresentazioni di cronache dell’epoca e della vita quotidiana della popolazione (soldati, buffoni, ubriaconi, accattoni e vari emarginati). Queste immagini sono spesso in contrasto con i meravigliosi paesaggi in cui sono sistemati (si veda ad esempio “La Tentazione di Sant’Antonio”). La sua abilità nel delineare ombre e nell’uso dei vari toni è davvero notevole per l’epoca, tanto da essere spesso accostato a Albrecht Dürer.
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Bibliografia
Lieure 406, IV/V; Museo Nancy 606.
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Jacques CALLOT (Nancy 1592 - 1635)
Artista barocco, specializzato in arti grafiche, disegno e stampa, originario del Ducato di Lorena (stato indipendente al confine nord-est con la Francia). Realizzò acqueforti con rappresentazioni di cronache dell’epoca e della vita quotidiana della popolazione (soldati, buffoni, ubriaconi, accattoni e vari emarginati). Queste immagini sono spesso in contrasto con i meravigliosi paesaggi in cui sono sistemati (si veda ad esempio “La Tentazione di Sant’Antonio”). La sua abilità nel delineare ombre e nell’uso dei vari toni è davvero notevole per l’epoca, tanto da essere spesso accostato a Albrecht Dürer.
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