Adorazione dei pastori
Riferimento: | S45551 |
Autore | Nicolas CHAPERON |
Anno: | 1649 |
Misure: | 385 x 205 mm |
Riferimento: | S45551 |
Autore | Nicolas CHAPERON |
Anno: | 1649 |
Misure: | 385 x 205 mm |
Descrizione
Venerut pastores, et invenerunt Mariam, Joseph e infantem iacentem in praesepe.
Acquaforte, da un soggetto di Raffaello. Della serie Sacrae Historiae Acta a Raphael Urbin in Vaticanis Xystis ad Picturae Miraculum Expressa.
La serie "Sacrae Historiae Acta a Raphael Urbin in Vaticanis Xystis ad Picturae Miraculum Expressa" riproduce la sequenza completa degli affreschi realizzati da Raffaello Sanzio nelle Logge Vaticane. Si compone di 54 tavole: una dedica a Raffaello, un frontespizio con un testo dedicatorio a Renard e cinquantadue tavole che riproducono gli affreschi di Raffaello. La dedica e il frontespizio non sono numerati, mentre le tavole che riproducono gli affreschi sono numerate da 1 a 52. La serie fu incisa da Nicolas Chaperon e pubblicata a Roma nel 1649.
Il ciclo di affreschi della Logge, noto anche come Bibbia di Raffaello, è stato ampiamente riprodotto nel corso del XVII secolo: Badalocchio e Lanfranco nel 1605/06, Aloisi Galanini nel 1613, Borgianni nel 1615, Villamena nel 1626, Aquila e Fantetti nel 1675.
Tra i migliori allievi di Simon Vouet, Nicolas Chaperon si trasferì a Roma nel 1642 e si affiancò allo stile classicista di Nicolas Poussin. Fu proprio quest'ultimo pittore che, tramite l'incarico ricevuto dal re di Francia, gli commissionò le 54 lastre incise raffiguranti le più famose pitture di Raffaello. Se ne conoscono 4 stati presentati con due frontespizi (come da tradizione quindi 52 riproducenti i dipinti e due frontespizi): il più raro presenta nel frontespizio le parole Ille ego sum Raphael e la seconda tavola senza la dedica, il secondo ha la dedica e l'aggiunta cum Privilegio Regis, il terzo con l'aggiunta nel cippo presente nel frontespizio Lutetiae Parisiorum e con l'excudit del Mariette, infine il quarto ritoccato e pubblicato tra Sei e Settecento.
Ogni tavola è doppiamente firmata, R.V.I. ovvero Raphael Urbinas Invenit e N.C.F. equivalente di Nicolas Chaperon Fecit. Le tavole sono fin dalla data della loro esecuzione considerate le più fedeli agli affreschi e le più vicine al gusto classico in voga in quegli anni tra Roma e Parigi.
Acquaforte impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame o con sottile margine, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Robert-Dumesnil 1835-71, Le Peintre-Graveur Français (VI.216.1); Laveyssière, Jacquot and Kazerouni, 'Nicolas Chaperon', 1999, pp.159-171.
Nicolas CHAPERON (Châteaudun 1612 - Lyon 1656)
Nicolas Chaperon (nato il 19 ottobre 1612 a Châteaudun - 1656 a Lione) è stato un pittore, disegnatore e incisore francese, allievo a Parigi di Simon Vouet di cui adottò lo stile prima di maturare ulteriormente con il soggiorno a Roma (1642-51) nello studio di Nicolas Poussin.
Nicolas Chaperon fu annoverato da Pierre-Jean Mariette tra i più abili allievi di Simon Vouet. Dopo aver completato l'apprendistato nella grande bottega parigina di Vouet, Chaperon fu sedotto dal raffinato classicismo di Nicolas Poussin, che forse incontrò a Parigi e che certamente conobbe a Roma. Intorno al 1640-2, Chaperon si recò a Roma dove lavorò sotto la guida di Poussin per François Sublet de Noyers nella Galleria Farnese. La tecnica di Chaperon era così debitrice di Poussin che dipinti del primo periodo, come il suo Nutrimento di Giove (Ackland Art Museum), sono stati attribuiti come opere di Poussin fino al XIX secolo. Il loro rapporto professionale a Roma fu di breve durata e nel 1644 Chaperon era documentato a Malta, forse a seguito di una disputa con il maestro. Nel 1649 Chaperon tornò a Roma, dove pubblicò una serie di incisioni dopo gli affreschi di Raffaello nelle Loggie Vaticane, generalmente considerate le più belle incisioni dopo il celebre ciclo. Chaperon, come Poussin, trascorrerà gli ultimi anni a Roma e non tornerà più in patria.
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Nicolas CHAPERON (Châteaudun 1612 - Lyon 1656)
Nicolas Chaperon (nato il 19 ottobre 1612 a Châteaudun - 1656 a Lione) è stato un pittore, disegnatore e incisore francese, allievo a Parigi di Simon Vouet di cui adottò lo stile prima di maturare ulteriormente con il soggiorno a Roma (1642-51) nello studio di Nicolas Poussin.
Nicolas Chaperon fu annoverato da Pierre-Jean Mariette tra i più abili allievi di Simon Vouet. Dopo aver completato l'apprendistato nella grande bottega parigina di Vouet, Chaperon fu sedotto dal raffinato classicismo di Nicolas Poussin, che forse incontrò a Parigi e che certamente conobbe a Roma. Intorno al 1640-2, Chaperon si recò a Roma dove lavorò sotto la guida di Poussin per François Sublet de Noyers nella Galleria Farnese. La tecnica di Chaperon era così debitrice di Poussin che dipinti del primo periodo, come il suo Nutrimento di Giove (Ackland Art Museum), sono stati attribuiti come opere di Poussin fino al XIX secolo. Il loro rapporto professionale a Roma fu di breve durata e nel 1644 Chaperon era documentato a Malta, forse a seguito di una disputa con il maestro. Nel 1649 Chaperon tornò a Roma, dove pubblicò una serie di incisioni dopo gli affreschi di Raffaello nelle Loggie Vaticane, generalmente considerate le più belle incisioni dopo il celebre ciclo. Chaperon, come Poussin, trascorrerà gli ultimi anni a Roma e non tornerà più in patria.
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