Baccanale di Putti
Riferimento: | S46154 |
Autore | Michel Dorigny |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 300 x 225 mm |
Riferimento: | S46154 |
Autore | Michel Dorigny |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 300 x 225 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, 1650 circa, priva di firma.
Questa tavola appartiene alla suite di Baccanalia descritte da Robert- Dusmenil (IV, 12-17) il cui frontespizio, inciso da Nicolas Cochin il Vecchio recita “Recueil de diverses Baccanales de Poussin, Chapperon, D’origny et autres”.
Tutte le stampe della serie contengono gli indirizzi dei rispettivi editori ma non i nomi dei disegnatori e degli incisori, il che rende difficile attribuire definitivamente le opere ad artisti specifici. Le stampe furono probabilmente pubblicate per la prima volta dagli editori François Langlois, noto come 'il Ciartres' (1589 Chartres - 1647 Parigi), e Philippe Huart (attivo intorno al 1639-1648) e furono seguite da una seconda edizione pubblicata da Pierre Mariette. I disegni per le incisioni potrebbero provenire da Nicolas Chaperon o dallo stesso Dorigny.
Sei tavole della suite, benché prive della firma dell’autore, per ragioni stilistiche, sono riconducibili a Dorigny, autore di un’altra suite di Baccanalia, composta anch’essa da sei lastre, tutte recanti la sua firma (Robert-Dusmenil, IV, 6-11).
Incentrate sulle attività di Bacco, Sileno e la loro allegra compagnia, queste due serie di affascinanti composizioni all'acquaforte dimostrano la ricchezza e la destrezza dei poteri di invenzione di Dorigny. In contrasto con la maggior parte delle sue prime interpretazioni delle opere di Vouet e altri, dove spesso usava il bulino per aumentare leggermente la sua vigorosa acquaforte, alcune delle stampe successive di Dorigny, in particolare queste due suite di baccanali, si affidano ancora di più al bulino. Questa tendenza è parallela a un graduale cambiamento nel suo disegno, che rivela una crescente tendenza verso contorni pronunciati e figure più scultoree.
Dopo essersi formato per cinque anni sotto Georges Lallemand a Parigi, Michel Dorigny si unisce presto alla cerchia del pittore Simon Vouet, con il quale stringe un'amicizia stretta e duratura. Dorigny divenne in seguito uno dei principali interpreti in campo tipografico dell'opera pittorica di Vouet e fu anche coinvolto come pittore in diversi progetti artistici del maestro. Le sue stampe comprendono opere su temi religiosi e mitologici così come stampe singole e serie su temi dionisiaci.
Le suite probabilmente risalgono agli anni ’50 del XVII secolo, dopo la morte di Vouet.
Bellissima prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, rifilata a rame e priva della parte bianca inferiore, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Robert-Dusmenil, IV, p. 254, 17: Reed, French Prints from the Age of the Musketeers, p. 233; Inventaire du fonds français: Graveurs du XVIIe siècle, vol. 3, pp. 476–477, n. 17.
Michel Dorigny(Saint-Quentin 1616 – Parigi 1665)
Michel Dorigny(Saint-Quentin 1616 – Parigi 1665)