Foro Romano
Riferimento: | S30698 |
Autore | Claude LORRAINE |
Anno: | 1636 |
Misure: | 257 x 197 mm |
Riferimento: | S30698 |
Autore | Claude LORRAINE |
Anno: | 1636 |
Misure: | 257 x 197 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1636, firmata e datata in lastra nella parte inferiore.
Da un soggetto di Herman van Swanevelt.
Esemplare nel sesto stato di nove.
Buona prova, impressa su carta vergata priva di filigrana, con piccoli margini, in ottimo stato di conservazione.
Questa è l’unica incisione di Claude Lorraine che descrive una reale veduta di Roma ed è ispirata dal dipinto di Herman van Swanevelt. Bibliografia: Bartsch 17;, Mannocci 17 VI/IX; Le Blanc 3, 23 III/V. Dimensioni 257x197.
Bibliografia
Bartsch 17;, Mannocci 17 VI/IX; Le Blanc 3, 23 III/V.
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Claude LORRAINE (Champagne, Toul, 1600 - Roma 1682)
Pittore e incisore. Fu tra i più grandi iniziatori della pittura di paesaggio, in particolare del genere del 'paesaggio classico'. Le opere di Claude Gelleè, meglio noto come Lorraine, che fu particolarmente attento agli effetti della luce, raffigurano una natura serena e maestosa, percorsa da elementi achitettonici o piccole figure di carattere mitologico (Narciso ed Eco, 1644, Londra, National Gallery; Lo sbarco di Cleopatra, 1647, Parigi, Louvre). Esercitò un significativo influsso sullo sviluppo della pittura di paesaggio inglese del Settecento. Giunse a Roma giovanissimo e fu allievo di Agostino Tassi, paesaggista ed esperto di decorazione architettonica. Dal 1626 si stabilì definitivamente a Roma, dove si specializzò nel genere del paesaggio. Strumento prezioso per seguire l'attività del Lorenese è il suo Liber Veritatis, un album di 195 disegni che raccoglie le riproduzioni dei suoi lavori a partire dal 1639, redatto dall'artista per tutelare la propria opera: le sue tele, a partire dagli anni '30, erano divenute oggetto di imitazione.
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Bibliografia
Bartsch 17;, Mannocci 17 VI/IX; Le Blanc 3, 23 III/V.
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Claude LORRAINE (Champagne, Toul, 1600 - Roma 1682)
Pittore e incisore. Fu tra i più grandi iniziatori della pittura di paesaggio, in particolare del genere del 'paesaggio classico'. Le opere di Claude Gelleè, meglio noto come Lorraine, che fu particolarmente attento agli effetti della luce, raffigurano una natura serena e maestosa, percorsa da elementi achitettonici o piccole figure di carattere mitologico (Narciso ed Eco, 1644, Londra, National Gallery; Lo sbarco di Cleopatra, 1647, Parigi, Louvre). Esercitò un significativo influsso sullo sviluppo della pittura di paesaggio inglese del Settecento. Giunse a Roma giovanissimo e fu allievo di Agostino Tassi, paesaggista ed esperto di decorazione architettonica. Dal 1626 si stabilì definitivamente a Roma, dove si specializzò nel genere del paesaggio. Strumento prezioso per seguire l'attività del Lorenese è il suo Liber Veritatis, un album di 195 disegni che raccoglie le riproduzioni dei suoi lavori a partire dal 1639, redatto dall'artista per tutelare la propria opera: le sue tele, a partire dagli anni '30, erano divenute oggetto di imitazione.
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