Éloges des académiciens de l'Académie royale…
Riferimento: | S31279 |
Autore | Bernard PICART |
Anno: | 1729 |
Misure: | 205 x 308 mm |
Riferimento: | S31279 |
Autore | Bernard PICART |
Anno: | 1729 |
Misure: | 205 x 308 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, 1729, firmata e datata in lastra in basso a sinistra.
Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.
Minerva e le scienze mettono un busto di Luigi XIV in una stanza decorata con busti scolpiti di altri uomini illustri; a destra, due personificazioni delle scienze fanno ghirlande di alloro; sopra di loro la Fama, che suona la sua tromba; tavola tratta da "Eloges des académiciens de l'Académie royale des Sciences", in "Oeuvres diverses" di Fontenelle.
Bibliografia
Dimier, Louis, Les peintres français du XVIIIe siècle, histoire des vies et catalogue des oeuvres, 1928, nn. 1500-1570.
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Bernard PICART (Parigi 1673 - Amsterdam 1733)
Bernard Picart (Parigi, 11 giugno 1673 – Amsterdam, 8 maggio 1733) è stato un incisore francese, figlio d'arte. Il padre Etienne (1632-1721), detto il Romano, era ben noto per l'eccellenza del suo disegno e fu il suo primo maestro assieme a rinomati artisti dell'epoca come Sébastien Leclerc. Nel breve schizzo biografico redatto dalla seconda moglie, Anna Vincent, e pubblicato ad Amsterdam subito dopo la morte dell'artista, si ricorda l'attenzione che il famoso pittore di corte Charles Le Brun riservò all'artista, allora diciottenne, allorché questi ricevette il premio dell'Accademia delle Belle Arti. Si spostò ad Anversa nel 1696, e trascorse un anno ad Amsterdam prima di ritornare in Francia nel 1698 a causa della morte della madre e dei malanni del padre. Dopo la morte di sua moglie nel 1708, egli si spostò definitivamente nella capitale olandese nel 1711, dove si convertì al Protestantesimo e si sposò nuovamente. In questo arco di tempo Picart prestò la sua felice mano per illustrare i libri degli autori che a lui si rivolgevano. Rappresentava fisionomie, architetture, episodi e aneddoti narrati nelle pagine scritte, soggetti storici, numismatica, ritratti, scene di costume, passatempi galanti e attività cavalleresche che tanto piacevano a francesi, olandesi, belgi e svedesi. La maggior parte dei suoi lavori furono raccolti in una sorta di libro illustrativo, che includeva la Bibbia e Ovidio. Il suo lavoro più importante è Cérémonies et coutumes religieuses de tous les peuples du monde, editato da Jean-Frédéric Bernard fra il 1723 e il 1743.
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Bibliografia
Dimier, Louis, Les peintres français du XVIIIe siècle, histoire des vies et catalogue des oeuvres, 1928, nn. 1500-1570.
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Bernard PICART (Parigi 1673 - Amsterdam 1733)
Bernard Picart (Parigi, 11 giugno 1673 – Amsterdam, 8 maggio 1733) è stato un incisore francese, figlio d'arte. Il padre Etienne (1632-1721), detto il Romano, era ben noto per l'eccellenza del suo disegno e fu il suo primo maestro assieme a rinomati artisti dell'epoca come Sébastien Leclerc. Nel breve schizzo biografico redatto dalla seconda moglie, Anna Vincent, e pubblicato ad Amsterdam subito dopo la morte dell'artista, si ricorda l'attenzione che il famoso pittore di corte Charles Le Brun riservò all'artista, allora diciottenne, allorché questi ricevette il premio dell'Accademia delle Belle Arti. Si spostò ad Anversa nel 1696, e trascorse un anno ad Amsterdam prima di ritornare in Francia nel 1698 a causa della morte della madre e dei malanni del padre. Dopo la morte di sua moglie nel 1708, egli si spostò definitivamente nella capitale olandese nel 1711, dove si convertì al Protestantesimo e si sposò nuovamente. In questo arco di tempo Picart prestò la sua felice mano per illustrare i libri degli autori che a lui si rivolgevano. Rappresentava fisionomie, architetture, episodi e aneddoti narrati nelle pagine scritte, soggetti storici, numismatica, ritratti, scene di costume, passatempi galanti e attività cavalleresche che tanto piacevano a francesi, olandesi, belgi e svedesi. La maggior parte dei suoi lavori furono raccolti in una sorta di libro illustrativo, che includeva la Bibbia e Ovidio. Il suo lavoro più importante è Cérémonies et coutumes religieuses de tous les peuples du monde, editato da Jean-Frédéric Bernard fra il 1723 e il 1743.
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