Aux Défenseurs de la Patrie [Battaglia di Montenotte]
Riferimento: | S44831 |
Autore | Jean-Baptiste Joseph WICAR |
Anno: | 1796 ca. |
Misure: | 300 x 210 mm |
Riferimento: | S44831 |
Autore | Jean-Baptiste Joseph WICAR |
Anno: | 1796 ca. |
Misure: | 300 x 210 mm |
Descrizione
Aux défenseurs de la patrie: De Nombreux Ennemis Attaquent Le 21 Germinal an 4.e. La Redoute de Montenesino [i.e Monteligino] occupée par 1500 français Le Chef de Brigade Rampout [sic] leur fait prêter au Milieu du feu le Serment de la défendre Jusqu'à la Mort ils le Jurent par la République et la Gloire.
Acquaforte, firmata in basso a sinistra Wicar inven. et fecit Florentiae.
La stampa mostra il colonnello Rampon e gli uomini del suo battaglione che prestano giuramento di combattere fino alla morte gli austriaci in difesa di Montenotte, aprile 1796.
Bella impressione di quest'opera molto rara, stampata su carta vergata coeva, con alcune macchie di foxing e d'acqua al margine, per il resto buono stato di conservazione.
Jean-Baptiste Joseph Wicar (Lilla, 22 gennaio 1762 – Roma, 27 febbraio 1834) è stato un pittore, collezionista d'arte neoclassico francese. Figlio di un falegname, fu allievo della gratuita scuola di disegno di Lilla, prima di proseguire l'apprendistato nello studio parigino di David. Venne anche in Italia dopo la campagna napoleonica e si stabilì a Roma, nel 1800, divenendo un importante ritrattista. Nel 1806, grazie alle raccomandazioni di Antonio Canova fu nominato direttore dell'Accademia delle belle arti, a Napoli, dove risiedette fino al 1809, e nel 1808 fu fatto cavaliere del Regno delle Due Sicilie, governato da Giuseppe Bonaparte.
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b69535019.item
Bibliografia
De Vinck, 6852; Hennin, 12200.
Jean-Baptiste Joseph WICAR (Lilla, 22 gennaio 1762 – Roma, 27 febbraio 1834)
Jean-Baptiste Joseph Wicar (Lilla, 22 gennaio 1762 – Roma, 27 febbraio 1834) è stato un pittore, collezionista d'arte neoclassico francese. Figlio di un falegname, fu allievo della gratuita scuola di disegno di Lilla, prima di proseguire l'apprendistato nello studio parigino di David. Fece i disegni dei Tableaux, statues, bas-reliefs et camées de la Galerie de Florence et du palais Pitti, pubblicati in 4 volumi a Parigi, dal 1789 al 1807. Diresse la commissione incaricata del sequestro delle opere d'arte olandesi: l'11 agosto 1794 un primo convoglio lasciava Anversa, per depositare al Louvre le opere di Rubens. Anche abbazie e castelli vennero svuotate di opere d'arte e di mobilia. Con gli stessi compiti, venne anche in Italia dopo la campagna napoleonica e si stabilì a Roma, nel 1800, divenendo un importante ritrattista. Nel 1806, grazie alle raccomandazioni di Antonio Canova fu nominato direttore dell'Accademia delle belle arti, a Napoli, dove risiedette fino al 1809, e nel 1808 fu fatto cavaliere del Regno delle Due Sicilie, governato da Giuseppe Bonaparte. I rapporti di Wicar con la famiglia del fratello maggiore di Napoleone e con quella di Luciano Bonaparte, furono particolarmente stretti. Tornato a Roma, nel 1809, frequentò spesso le residenze di Luciano a Frascati e a Canino e ritrasse lui, la moglie Alexandrine de Bleschamp e i suoi figli. Alla sua morte, Wicar lasciò alla Société des Sciences, de l'Agriculture et des Arts di Lilla la collezione di disegni accumulata in tutta la sua vita, composta di circa 1300 opere, soprattutto di scuola italiana, che ora arricchiscono il Musée des Beaux-Arts della città.
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Jean-Baptiste Joseph WICAR (Lilla, 22 gennaio 1762 – Roma, 27 febbraio 1834)
Jean-Baptiste Joseph Wicar (Lilla, 22 gennaio 1762 – Roma, 27 febbraio 1834) è stato un pittore, collezionista d'arte neoclassico francese. Figlio di un falegname, fu allievo della gratuita scuola di disegno di Lilla, prima di proseguire l'apprendistato nello studio parigino di David. Fece i disegni dei Tableaux, statues, bas-reliefs et camées de la Galerie de Florence et du palais Pitti, pubblicati in 4 volumi a Parigi, dal 1789 al 1807. Diresse la commissione incaricata del sequestro delle opere d'arte olandesi: l'11 agosto 1794 un primo convoglio lasciava Anversa, per depositare al Louvre le opere di Rubens. Anche abbazie e castelli vennero svuotate di opere d'arte e di mobilia. Con gli stessi compiti, venne anche in Italia dopo la campagna napoleonica e si stabilì a Roma, nel 1800, divenendo un importante ritrattista. Nel 1806, grazie alle raccomandazioni di Antonio Canova fu nominato direttore dell'Accademia delle belle arti, a Napoli, dove risiedette fino al 1809, e nel 1808 fu fatto cavaliere del Regno delle Due Sicilie, governato da Giuseppe Bonaparte. I rapporti di Wicar con la famiglia del fratello maggiore di Napoleone e con quella di Luciano Bonaparte, furono particolarmente stretti. Tornato a Roma, nel 1809, frequentò spesso le residenze di Luciano a Frascati e a Canino e ritrasse lui, la moglie Alexandrine de Bleschamp e i suoi figli. Alla sua morte, Wicar lasciò alla Société des Sciences, de l'Agriculture et des Arts di Lilla la collezione di disegni accumulata in tutta la sua vita, composta di circa 1300 opere, soprattutto di scuola italiana, che ora arricchiscono il Musée des Beaux-Arts della città.
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