Ritratto di Pier Leone Ghezzi
Riferimento: | S49844 |
Autore | William Wynne Ryland |
Anno: | 1762 |
Misure: | 270 x 355 mm |
Riferimento: | S49844 |
Autore | William Wynne Ryland |
Anno: | 1762 |
Misure: | 270 x 355 mm |
Descrizione
Ritratto di Pier Leone Ghezzi, di tre quarti, di fronte, in piedi davanti a una tela raffigurante una santa donna, mentre indica con il braccio destro una processione religiosa vista attraverso una finestra.
Da un disegno di Pier Leone Ghezzi.
Acquaforte e mezzatinta, 1762, con indicazione sotto l'immagine dei dettagli di produzione.
Dalla raccolta di Charles Rogers “A Collection of Prints in Imitation of Drawings to which are annexed lives with explanatory and critical notes by Charles Rogers Esq. F.R.S. S.A.L. / Quantanus nobis denegatur diu viver relinquamus aliquid quo nos vixisse testemur. Plin. Lib. III. Epist. 7 / Stampato da J. Nicholls, successore di Mr Bowyer e venduto da John Boydell, incisore, n. 93, Cheapside. Benjamin White, presso Horace's Head, Fleet-Street. Peter Molini, in Oxendon-Street, Hay-Market M.DCC.LXXVIII”.
Le tavole sono state incise sulla base di disegni presenti nelle principali collezioni britanniche, tra cui quella di Charles Rogers, e pubblicate in due volumi a Londra.
William Wynne Ryland (1732-1783) è stato un pioniere nella tecnica della maniera punteggiata o maniera nera. Studiò incisione a Londra e si perfezionò con Simon François Ravenet. A Parigi visse sette anni e fu allievo di François Boucher per il disegno e di Jacques-Philippe Le Bas per l'incisione. Tornato a Londra ebbe da Giorgio III d'Inghilterra la nomina a incisore del re, con una indennità di 200 sterline l'anno. Nel 1766 fu accolto come membro della Society of Artists of Great Britain - una associazione che diede origine alla Royal Academy of Arts - dove espose sue incisioni. A fine carriera abbandonò l'incisione classica a tratteggio e inventò l'incisione a maniera punteggiata che consiste nel comporre ogni linea con minuscoli punti. Con questa tecnica, che faceva sembrare una incisione un disegno a matita, riprodusse disegni di John Hamilton Mortimer (1740-1779) e di Angelica Kauffmann.
Ottima impressione su carta vergata coeva, con margini, un leggero foxing, per il resto in buone condizioni.
William Wynne Ryland (Londra 1732 - 1783)
William Wynne Ryland fu il primo dei sette figli dell'incisore Edward Ryland (morto nel 1771) e fu un pioniere nella tecnica della maniera punteggiata o nera. Fu condannato a morte e morì per impiccagione con l'accusa di aver realizzato monete false. Studiò tipografia a Londra e si perfezionò con Simon François Ravenet. A Parigi visse sette anni e fu allievo di François Boucher, per il disegno, e di Jacques-Philippe Le Bas, per l'incisione. Al ritorno a Londra fu nominato da Giorgio III d'Inghilterra incisore del re, con un'indennità di 200 sterline all'anno. Realizzò il ritratto inciso del re e della regina Carlotta, quest'ultimo tratto da un dipinto di Francis Cotes. Nel 1766 fu accettato come membro della Society of Artists of Great Britain - associazione che diede origine alla Royal Academy of Arts - dove espose le sue incisioni. Alla fine della sua carriera abbandonò la classica incisione a tratteggio e inventò l'incisione a puntini, che consiste nel comporre ogni linea con minuscoli punti. Con questa tecnica, che rende l'incisione simile a un disegno a matita, riproduce i disegni di John Hamilton Mortimer (1740-1779) e di Angelica Kauffmann. Insieme a uno dei suoi allievi, Henry Bryer, aprì un negozio di stampe a Londra, ma l'allievo fallì nel 1771. Gravato dai debiti, William Wynne Ryland si ritirò nella sua casa di Knightsbridge. Nel 1783 fu accusato di aver fabbricato monete di carta false, per un valore di 714 sterline, a danno della Compagnia britannica delle Indie orientali. All'arrivo dei gendarmi che dovevano arrestarlo, tentò il suicidio tagliandosi la gola. Il 27 luglio si tenne il processo. Sulla base delle prove fornite dal negoziante che gli aveva fornito la carta da incidere, fu dichiarato colpevole di falsificazione, condannato a morte e impiccato nel villaggio di Tyburn. Lasciò una vedova e sei figli orfani. La figlia divenne insegnante di disegno e la moglie, rimasta vedova, aprì un negozio di stampe in Oxford Street. Il British Museum conserva una collezione delle sue illustrazioni, realizzate in inchiostro di china, per il romanzo Tom Jones di Henry Fielding. Con il titolo Collection of Prints in imitation of Drawings, l'editore Charles Rogers pubblicò nel 1778 una serie di incisioni originali, raccolte in due volumi e opera di vari artisti. Tra quelle di William Wynne Ryland, realizzate a mezzatinta a imitazione del disegno, vi sono scene del Macbeth di Shakespeare e della Deposizione del Parmigianino.
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William Wynne Ryland (Londra 1732 - 1783)
William Wynne Ryland fu il primo dei sette figli dell'incisore Edward Ryland (morto nel 1771) e fu un pioniere nella tecnica della maniera punteggiata o nera. Fu condannato a morte e morì per impiccagione con l'accusa di aver realizzato monete false. Studiò tipografia a Londra e si perfezionò con Simon François Ravenet. A Parigi visse sette anni e fu allievo di François Boucher, per il disegno, e di Jacques-Philippe Le Bas, per l'incisione. Al ritorno a Londra fu nominato da Giorgio III d'Inghilterra incisore del re, con un'indennità di 200 sterline all'anno. Realizzò il ritratto inciso del re e della regina Carlotta, quest'ultimo tratto da un dipinto di Francis Cotes. Nel 1766 fu accettato come membro della Society of Artists of Great Britain - associazione che diede origine alla Royal Academy of Arts - dove espose le sue incisioni. Alla fine della sua carriera abbandonò la classica incisione a tratteggio e inventò l'incisione a puntini, che consiste nel comporre ogni linea con minuscoli punti. Con questa tecnica, che rende l'incisione simile a un disegno a matita, riproduce i disegni di John Hamilton Mortimer (1740-1779) e di Angelica Kauffmann. Insieme a uno dei suoi allievi, Henry Bryer, aprì un negozio di stampe a Londra, ma l'allievo fallì nel 1771. Gravato dai debiti, William Wynne Ryland si ritirò nella sua casa di Knightsbridge. Nel 1783 fu accusato di aver fabbricato monete di carta false, per un valore di 714 sterline, a danno della Compagnia britannica delle Indie orientali. All'arrivo dei gendarmi che dovevano arrestarlo, tentò il suicidio tagliandosi la gola. Il 27 luglio si tenne il processo. Sulla base delle prove fornite dal negoziante che gli aveva fornito la carta da incidere, fu dichiarato colpevole di falsificazione, condannato a morte e impiccato nel villaggio di Tyburn. Lasciò una vedova e sei figli orfani. La figlia divenne insegnante di disegno e la moglie, rimasta vedova, aprì un negozio di stampe in Oxford Street. Il British Museum conserva una collezione delle sue illustrazioni, realizzate in inchiostro di china, per il romanzo Tom Jones di Henry Fielding. Con il titolo Collection of Prints in imitation of Drawings, l'editore Charles Rogers pubblicò nel 1778 una serie di incisioni originali, raccolte in due volumi e opera di vari artisti. Tra quelle di William Wynne Ryland, realizzate a mezzatinta a imitazione del disegno, vi sono scene del Macbeth di Shakespeare e della Deposizione del Parmigianino.
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