Giovane donna bendata che cammina
Riferimento: | S39953 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1795 ca. |
Misure: | 33 x 35 mm |
Riferimento: | S39953 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1795 ca. |
Misure: | 33 x 35 mm |
Descrizione
Sul nastro, al contrario: VA˙INLA˙CA...NEVA
Copia, nello stesso verso, di un niello della collezione Durazzo (n. 2834), di cui una impressione originale è ora a Parigi, Louvre, collezione Cabinet Rothschild.
Questa stampa può essere approssimativamente assegnata all'Italia settentrionale, e in particolare a Bologna. Zanetti e Dutuit ritengono che il dialetto dell'iscrizione sia quello di Venezia e, di conseguenza, attribuiscono l'opera alla scuola veneziana.
Le parole Va inla caneva sono probabilmente emiliane invece. Il soggetto è enigmatico.
I nielli della collezione Durazzo vennero fatti riprodurre in incisioni proprio dal proprietario, tra fine XVIII e inizio XIX secolo, a Venezia - come specificato anche dal Malaspina nel suo catalogo del 1824 - costituendo una serie che venne diffusa e collezionata dagli amatori. Bartsch descrive queste copie nel suo volume edito nel 1811, data che quindi costituisce il terminus ante quem per l'esecuzione.
Bibliografia
TIB 2401.021; Duchesne, p. 266, n. 326; Zanetti, pp. 102-103.
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Anonimo
Bibliografia
TIB 2401.021; Duchesne, p. 266, n. 326; Zanetti, pp. 102-103.
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Anonimo