Quia Fovet (Allegoria dell'agricoltura)

Acquaforte e bulino, circa 1610/20, firmata in lastra in basso a destra Caesar Bassanus F.

In alto al centro, entro cartiglio a forma di nastro: Quia Fovet.

Il soggetto vede una serie di figure femminili (le muse?) lasciano a terra i loro strumenti musicali e sono dedite a piantare e raccogliere delle piante/frutti. Un’allegoria del Sole campeggia sotto l’iscrizione latina Quia Fovet, che può essere interpretata come ha cura/nutre. [Quare iste cum iudicio? Quia fovet quod peperit. (Sermo 46, 28 di Sant’Agostino d’Ippona) Perché il pastore agisce con giudizio? Perché ha cura di ciò che ha generato].

Si tratterebbe, quindi di una sorta di allegoria dell’agricoltura.

Cesare Bassano (Milano, 1584 – 1648) è stato un incisore e pittore italiano. Quasi nulla si conosce della sua vita se non che fu attivo a Milano e che la sua produzione nota è costituita da illustrazioni per libri, sia di ritratti che di soggetti appartenenti al regno animale e vegetale.  Nacque a Milano nel 1584 e operò in questa città, come incisore a bulino e xilografo, dal 1603 al 1646. Non è documentata l'attività di pittore; incise soggetti di propria invenzione e tradusse disegni di pittori coevi, specie lombardi, come il Cerano e i Procaccini, di cui assimilò i modi compositivi; illustrò varie opere e fu anche incisore di carte geografiche e piante di città. Le Blanc cita 23 sue incisioni; molte di più sono le illustrazioni per le miglior pubblicazioni edite a Milano al tempo.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame ed applicata su antico supporto di collezione, in buono stato di conservazione.