Le Forze d'Ercole
Riferimento: | S39254 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1773 |
Misure: | 142 x 292 mm |
Riferimento: | S39254 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1773 |
Misure: | 142 x 292 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1773, nel cartiglio in alto a sinistra: “Gioco dello Trofeo con/quarto di Rosetta a/squara con 2ziogolini/ fatto da Nicolotti e / non d’altri sotto il/ Capo Isepo Tesso/l’an 1773.
Impressa su carta vergata coeva (mm. 284 x 411), con filigrana “luna crescente”, coloritura coeva, in basso a sinistra, annotazione manoscritta a matita “W.R.T. Venice: May 20, 1895”, lievi e sporadiche fioriture, alcune macchie sull margine bianco inferiore, a destra, nel complesso lo stato di conservazione è ottimo.
La tavola raffigura lo spettacolo detto le “Forze d’Ercole”. Durante il giorno del Giovedì Grasso si svolgevano questi giochi con piramidi umane fatte su macchine in cui si affrontavano i Castellani (abitanti nel sestiere di Castello, San Marco e Dorsoduro) contro i Nicolotti (abitanti dei sestieri di San Polo, Santa Croce e Cannaregio). I giochi sono a ricordo dell'episodio della presa di Aquileia, in cui i Castellani presero la città scavalcando le mura con delle piramidi umane.
Erano piramidi umane che potevano arrivare anche a otto piani, competizione nella quale le due fazioni in gara si misuravano in forza, equilibrio e agilità. Potevano avvenire a terra e allora su botti si formava un tavolato sul quale i “Saorna” (così veniva chiamata la zavorra delle navi) costituivano la base solida che doveva sopportare tutto il peso e poi si saliva a colonne sino all’ultimo piano, generalmente un ragazzo detto il “Cimiereto” che si esibiva in acrobazie tipo “tombolo o impalo”. Le piramidi erano di vari gradi di difficoltà con intento figurativo o allegorico e venivano presentate e classificate con un proprio nome. Tra le più famose si ricordano: Il Colosso di Rodi, La bella Venezia, La Gloria, La Fama, La cassa di Maometto, L’Unione, La Verginella.
Il gioco poteva svolgersi anche su chiatte o barche in acqua aumentando così la difficoltà per gli sfidanti.
Opera molto rara, non descritta dai repertori consultati.
Anonimo
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