Allegoria della Musica e della Pittura
Riferimento: | S45373 |
Autore | Joseph (Giuseppe) WAGNER |
Anno: | 1739 ca. |
Misure: | 385 x 310 mm |
Riferimento: | S45373 |
Autore | Joseph (Giuseppe) WAGNER |
Anno: | 1739 ca. |
Misure: | 385 x 310 mm |
Descrizione
Coppia di incisioni allegoriche firmate da Joseph Wagner, tratte da due celebri dipinti di Jacopo Amigoni, stampate a Venezia dallo stesso Wagner verso il 1739/40.
a) Allegoria della Musica
Acquaforte e bulino, firmata in lastra in basso a destra. Iscrizioni: “De’ bambini il vagir addita e insegna / Ch’il dolce suon de musicali accenti / Né più teneri cuor s’imprime, e regna.”, “Amiconi Pinx.”, “Wagner Sculp.”, “N°67.1”, “Appresso J. Wagner in Merz. Venetia C.P.E.S.”.
b) Allegoria della Pittura
Acquaforte e bulino, firmata in lastra in basso a destra. Iscrizioni: “Lunga è l’Arte, e la Vita al Fin s’affretta. / Chi non comincia da suoi tener’anni / Che a buon termin mai giunga, in van s’aspetta.”, “Amigoni Pinx.”, “Wagner Sculp.”, “N°67.2”, “Appresso J. Wagner in Merz. Venetia C.P.E.S.”
“Nel 1739 George Vertue (1684-1756) scriveva nei suoi Note books: “Joseph Wagner engrever […] lately he has engraved two plates a sheet each representing several Boyes – very freely and well done masterly” (Vertue ed. 1951-52). Il poligrafo inglese si riferiva a due stampe tratte da dipinti di Jacopo Amigoni (1682-1752), raffiguranti le allegorie della Musica e della Pittura, che sarebbero dunque state eseguite durante la permanenza di Wagner a Londra, ma che ci sono note solo nei successivi stati stampati a Venezia. Le tavole sono un perfetto manifesto di quell’ “enfance répendue partout”, caratteristica peculiare dell’estetica rococò. Nella prima i protagonisti sono cinque puttini intenti a cantare e a suonare, mentre nella seconda vediamo un novello Apelle che, circondato da assistenti, ritrae Campaspe adagiata un cuscino. Splendidi i dettagli del gatto appollaiato sul mobile che fissa lo spettatore dalla penombra e del bambino che sistema con cura l’acconciatura alla modella. I dipinti del veneziano vennero battuti all’asta a Londra nel 1979 (Christie’s 4.51979, lotto 18): la Musica ora si trova in una collezione privata di Reggio Emilia, mentre la Pittura fa parte della collezione del conte di Wemyss a Gosford House (Manfredi 2004). Un’altra versione di quest’ultima, che presenta però alcune differenze compositive, faceva parte della collezione bolognese del cantante Farinelli (1705-1782), amico intimo di Amigoni (Scarpa Sonino 1994). Wagner riesce, utilizzando una vasta gamma di segni e modulando la morsura, a ricreare i toni vellutati tipici della pittura del veneziano e si dimostra abile nella resa del morbido chiaroscuro che caratterizza i prototipi. È certo che a un certo punto questi fogli vennero stampati Venezia assieme ad altre due incisioni raffiguranti la Sacra Sindone con quattro angioletti e Gesù bambino dormiente, accomunabili a queste per la presenza di bambini come soggetti, ma molto diverse per quanto riguarda la tematica. Delle incisioni si conoscono due stati, il primo che presenta i numeri di serie “e.1” ed “e.2”, con i quali esse si trovano catalogate assieme alle due incisioni sopra citate, sotto il titolo “Puttini di Amiconi”, nel catalogo di vendita stampato prima del 1760 (Griffiths 1993) e il secondo che presenta invece i numeri di serie caratterizzati dal “67” con i quali le troviamo inventariate, sempre con le altre due stampe, nel secondo Cattalogo delle Stampe, pubblicato dopo il 1768” (cfr. Chiara Lo Giudice, Joseph Wagner incisore e imprenditore nell’Europa del Settecento, pp. 253-255).
Le incisioni sono assolutamente rare; come riportato dalla tesi della Lo Giudice che descrive gli esemplari noti nelle collezioni: Braunschweig, Herzog Anton Ulrich-Museum, inv. JWagner AB 3.55-3.56; Londra, Victoria & Albert Museum, inv. 26756 e 24961.2; Venezia, Museo Correr, inv. Correr 11 n. 4417 e 5 n. 1512.
Magnifiche prove, impresse su carta vergata coeva, con margini, leggera piega di carta centrale nell’allegoria dell’arte, matita sanguigna la verso a ricalco delle incisioni, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Chiara Lo Giudice, Joseph Wagner incisore e imprenditore nell’Europa del Settecento, pp. 253-255, n. 25; Le Blanc 1890, IV, p. 169; Vertue, ed. 1951-52, VI, p. 195; Scarpa Sonino 1994, pp. 144-147; Marini 2003, p. 104; Manfredi 2004, pp. 179-185; Scarpa Sonino, in La collezione Terruzzi… 2007, pp. 424-425.
Joseph (Giuseppe) WAGNER (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780)
Joseph Wagner (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780) è stato un incisore, docente, editore di origine tedesca. Si formò come pittore a Venezia, nella bottega del pittore rococò Jacopo Amigoni che lo invitò a dedicarsi all'incisione a bulino su rame. Wagner accompagnò Amigoni a Roma e Bologna e nel 1733 in Inghilterra. Si trasferì quindi a Parigi, a studiare incisione presso Laurent Cars (1699-1771). Durante un secondo soggiorno in Inghilterra incise il ritratto di tre principesse reali della casa di Orange: Anna di Hannover, Amelia Sofia di Hannover, e Carolina Elisabetta di Hannover che erano figlie del re Giorgio II di Gran Bretagna. Incise altre lastre di rame in Inghilterra, poi tornò a Venezia, dove aprì una scuola e un emporio per la vendita di stampe, sue e di altri incisori. Joseph Wagner incise immagini tratte da opere di pittori, tra cui Giovanni Battista Cipriani. Il pittore e incisore Francesco Bartolozzi si formò nella sua bottega, che era frequentata da altri acquafortisti veneti, tra i quali Giambattista Brustolon, Giovanni Volpato incisore e ceramista, Cristoforo Dall'Acqua pittore e incisore, Antonio Baratti, Domenico Bernardo Zilotti pittore e incisore e Giovanni Battista Piranesi. Sono stati suoi allievi Giovanni Vitalba e François Vivarès, due incisori attivi in Inghilterra, e l'incisore Giovanni Ottaviani.
|
Joseph (Giuseppe) WAGNER (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780)
Joseph Wagner (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780) è stato un incisore, docente, editore di origine tedesca. Si formò come pittore a Venezia, nella bottega del pittore rococò Jacopo Amigoni che lo invitò a dedicarsi all'incisione a bulino su rame. Wagner accompagnò Amigoni a Roma e Bologna e nel 1733 in Inghilterra. Si trasferì quindi a Parigi, a studiare incisione presso Laurent Cars (1699-1771). Durante un secondo soggiorno in Inghilterra incise il ritratto di tre principesse reali della casa di Orange: Anna di Hannover, Amelia Sofia di Hannover, e Carolina Elisabetta di Hannover che erano figlie del re Giorgio II di Gran Bretagna. Incise altre lastre di rame in Inghilterra, poi tornò a Venezia, dove aprì una scuola e un emporio per la vendita di stampe, sue e di altri incisori. Joseph Wagner incise immagini tratte da opere di pittori, tra cui Giovanni Battista Cipriani. Il pittore e incisore Francesco Bartolozzi si formò nella sua bottega, che era frequentata da altri acquafortisti veneti, tra i quali Giambattista Brustolon, Giovanni Volpato incisore e ceramista, Cristoforo Dall'Acqua pittore e incisore, Antonio Baratti, Domenico Bernardo Zilotti pittore e incisore e Giovanni Battista Piranesi. Sono stati suoi allievi Giovanni Vitalba e François Vivarès, due incisori attivi in Inghilterra, e l'incisore Giovanni Ottaviani.
|