Tersicore

Riferimento: S46157
Autore Carlo NOLLI
Anno: 1757 ca.
Misure: 250 x 340 mm
150,00 €

Riferimento: S46157
Autore Carlo NOLLI
Anno: 1757 ca.
Misure: 250 x 340 mm
150,00 €

Descrizione

Statua della musa Tersicore incisa da Carlo Nolli su disegno di Elia Morghen.

L’opera venne realizzata per illustrare le Antichità di Ercolano Esposte, maestoso repertorio di incisioni dei reperti provenienti dallo scavo delle rovine di Ercolano nel Regno di Napoli. Fu pubblicato tra il 1757 e il 1792 e furono consegnate copie a destinatari selezionati in tutta Europa. Nonostante il titolo, l'Antichità di Ercolano mostra oggetti provenienti da tutti gli scavi intrapresi dai Borboni nel Golfo di Napoli. Questi includono Pompei, Stabia e due siti di Ercolano: Resina e Portici.

Al disegno ed all'incisione dei fogli parteciparono oltre 20 noti artisti del tempo, particolarmente di scuola napoletana, quali Rocco Pozzi, Elia Morghen, C. Paderni, Lorenzo Biondo, Francesco La Vega, Giuseppe Aloja, P. Gaultieri, N. Vanni, P. Campana, L. Vanvitelli, Francesco Cepparuli, M. Gorello e Carlo Nolli. Tra 1748 ed il 1749 il re Carlo di Borbone aveva istituto a Portici una scuola d'incisione in rame, chiamando artisti italiani e stranieri a preparare le tavole (le cui matrici si conservano al Museo Archeologico Nazionale) per le opere commissionate alla Stamperia Reale; e lo stesso sovrano, nel 1755, aveva istituito l'Accademia Ercolanese, composta da quindici membri, per curare la pubblicazione e l'illustrazione dei risultati degli scavi. La grandiosa iniziativa editoriale delle Antichità di Ercolano costituì un evento di singolare rilievo nel secolo e nella storia della letteratura archeologica, rendendo pubblico per la prima volta in dettaglio il ricco patrimonio artistico e documentario rinvenuto nel corso degli scavi.

Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, con margini, piccole ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Carlo NOLLI (Como, 1710 - Napoli dopo il 1770)

Figlio dell'architetto e incisore Giovanni Battista, col quale incise la grande pianta di Roma in vari fogli e pubblicata nel 1748. Fu impiegato da Lord Hamilton per illustrare le sue opere sulle antichità Etrusche, Greche e Romane. Fu anche impiegato dal Re di Napoli per le illustrazioni delle “Antichità di Ercolano”.

Carlo NOLLI (Como, 1710 - Napoli dopo il 1770)

Figlio dell'architetto e incisore Giovanni Battista, col quale incise la grande pianta di Roma in vari fogli e pubblicata nel 1748. Fu impiegato da Lord Hamilton per illustrare le sue opere sulle antichità Etrusche, Greche e Romane. Fu anche impiegato dal Re di Napoli per le illustrazioni delle “Antichità di Ercolano”.