Il Santo Padre in atto d'adorazione innanzi al Sacramento esposto solennemente da Lui nella Cappella Paolina...
Riferimento: | S46889 |
Autore | Francesco PIRANESI |
Anno: | 1787 |
Misure: | 515 x 765 mm |
Riferimento: | S46889 |
Autore | Francesco PIRANESI |
Anno: | 1787 |
Misure: | 515 x 765 mm |
Descrizione
Cerimonia tenutasi nella Cappella Paolina, nel palazzo vaticano, con i chierici visti di spalle inginocchiati in primo piano, e oltre la cappella, illuminata da candele.
Acquaforte e bulino, 1787, da un disegno di Louis-Jean Desprez.
In basso a sinistra sotto l'immagine: Depres del.; in basso a sinistra: Cav Franco Piranesi inc. 1787; in basso al centro: Il Santo Padre in atto d'adorazione innanzi al Sacramento esposto solennemente da Lui nella Cappella Paolina in Vaticano la Domenica dell'Avvento. Si la grandiosa illuminazione che tutto il rimanente della machina, sono invenzione è disegno del Bernino.
Questa è una delle serie di stampe di scenari drammaticamente illuminati incise e pubblicate da Francesco Piranesi su disegni dello scenografo Louis-Jean Desprez (1743-1804). Le altre includono "Il Santo Padre in adorazione nella Cappella Paolina in Vaticano" (1787), "Prospetto interiore del Tempio Vaticano ..." (1787), "Fuoco artificiale detto la Girandola” (1788 circa), e una veduta dell'eruzione del Vesuvio del 1779.
Si tratta di uno stato successivo della lastra, terminato ad acquaforte e bulino. Il primo stato era un delineato, inciso da Piranesi come base per l'acquerello di Desprez. Dopo la partenza di Desprez dall'Italia, Piranesi rielaborò la lastra in modo che potesse essere stampata senza bisogno di essere colorata.
Ottima prova, impressa su carta vergata dell’inizio del XIX secolo, con grandi margini, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Wollin 1933 / Gravure originales de Desprez ou executées d'après ses dessins (p.112-113(2)); Piranèse et les francais, 1740-1790, exhibition catalogue, ed. B. K. de Rola; Rome, Académie de France, 1976, pp. 121, 124-5; Magnus Olausson, “Desprez et Piranèse fils: de l’original à la reproduction,” La Chimère de Monsieur Desprez, ed. Régis Michel, Paris, 1994, pp. 47-50; Le Blanc C., Manuel de l'amateur d'estampes, 2, V. 2 p. 207, 1854-59; Petrucci C.A., Catalogo Generale delle Stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale, 1015, p. 300, tav. 4, 1953.
Francesco PIRANESI (Roma 1758 - Parigi 1810)
Figlio di G. B. Piranesi, fu allievo di J. Ph. e J. G. Hackert e di G. Volpato. A Roma collaborò con il padre alla decorazione del Caffè degli Inglesi; dopo la caduta della Repubblica romana si rifugiò a Parigi, dove impiantò con i fratelli Pietro e Laura , anch'essi incisori, la Chalcographie des Piranesi frères e una fabbrica di terrecotte su modelli antichi. L’opera di Francesco Piranesi è inseparabile da quella del padre Giovanni Battista, nella quale si inserisce completandola. Alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1778, egli ripubblicò le vecchie raccolte con l’aggiunta di nuove tavole, eseguite completando gli
schizzi e gli appunti del padre. Tra le opere tratte dai rami incisi dal padre, notevole Les antiquités de la Grande Grèce (1804-07). Una delle opere più rappresentative di Francesco è la
Raccolta de’ Tempi Antichi che vede, accanto alle vedute propriamente dette, alcune
tavole di particolari a carattere documentario “…al fine di formare un corpo di studio
completo per gli architetti”.
Alcune opere di questa serie sono conservate presso lo Smith College Museum of Art di
Notrhampton, Massachussetts.
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Francesco PIRANESI (Roma 1758 - Parigi 1810)
Figlio di G. B. Piranesi, fu allievo di J. Ph. e J. G. Hackert e di G. Volpato. A Roma collaborò con il padre alla decorazione del Caffè degli Inglesi; dopo la caduta della Repubblica romana si rifugiò a Parigi, dove impiantò con i fratelli Pietro e Laura , anch'essi incisori, la Chalcographie des Piranesi frères e una fabbrica di terrecotte su modelli antichi. L’opera di Francesco Piranesi è inseparabile da quella del padre Giovanni Battista, nella quale si inserisce completandola. Alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1778, egli ripubblicò le vecchie raccolte con l’aggiunta di nuove tavole, eseguite completando gli
schizzi e gli appunti del padre. Tra le opere tratte dai rami incisi dal padre, notevole Les antiquités de la Grande Grèce (1804-07). Una delle opere più rappresentative di Francesco è la
Raccolta de’ Tempi Antichi che vede, accanto alle vedute propriamente dette, alcune
tavole di particolari a carattere documentario “…al fine di formare un corpo di studio
completo per gli architetti”.
Alcune opere di questa serie sono conservate presso lo Smith College Museum of Art di
Notrhampton, Massachussetts.
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