Sacra Famiglia
Riferimento: | S47137 |
Autore | Luigi PISTOCCHI |
Anno: | 1770 ca. |
Misure: | 70 x 90 mm |
Riferimento: | S47137 |
Autore | Luigi PISTOCCHI |
Anno: | 1770 ca. |
Misure: | 70 x 90 mm |
Descrizione
Acquaforte, seconda metà del XVIII secolo, firmata in lastra in basso a destra Luigi Pistocchi.
Da un soggetto di Domenico Peruzzini (Bartsch n. 1), rispetto al quale risulta una copia in controparte.
Esemplare nel secondo stato di due descritto da Zeno Davoli, con la firma Luigi Pistocchi e le inizali “A. C.” in basso a destra.
“Copia in controparte e delle stesse dimensioni da Domenico Peruzzini (cfr. Illustrated Bartsch, vol. 47, pag. 136, n. 1). Le iniziali A.C. indicherebbero come arti-sta inventore Annibale Carracci. Nello stato II sono state aggiunte le firme e la linea di contorno è stata completata a sinistra ed in basso verso dx e verso sinistra. Angelo Davoli ha visto presso la Biblioteca Comunale di Forlì un esemplare che al posto della firma "Luigi Pistocchi" recava "A. Pistocchi". Pensiamo che A. voglia dire Aloysius, cioè Luigi, e che si tratti semplicemente di uno stato ancora diverso” (cfr. Zeno Davoli, La raccolta di stampe Angelo Davoli, p. 291, n. 26281).
Luigi Pistocchi (Faenza, 1749 – Firenze, post 1825) è stato un pittore italiano. Pochissime notizie sono rimaste di questo pittore. Nacque in una famiglia di Faenza con lunghe tradizioni artistiche, tra cui componenti va segnalato il fratello Giuseppe che si distinse come architetto ed un altro Lodovico, pure lui pittore. Tra il 1772 e il 1781 lavorò a Pesaro presso la bottega del pittore locale Giovanni Andrea Lazzarini. In quel periodo affrescarono alcuni palazzi della città. Lavorò anche a Roma con Pompeo Batoni e in ultimo si trasferì a Firenze.
Proprio a Firenze, di lui scrive la Gazzetta universale, o sieno, Volume 14, del 1787: “Con molto concorso di Nobiltà, Cittadinanza, e Professori si adunò la nostra R. Accademia delle Belle Arti, la mattina del dì 16, per conferire gli annuali premi: quello di prima classe nella Pittura fu ottenuto dal Sig. Luigi Pistocchi Faentino, che colorita aveva la Storia della morte di Lucrezia Romana”.
Di tutta la sua attività sono certe solo tre opere: l’Assunta, tela custodita nella Chiesa di Santa Maria a Argiano, l'affresco raffigurante la Gloria di San Cassiano posto nella Collegiata di San Cassiano a San Casciano in Val di Pesa. Il terzo dipinto raffigurava Sant'Ilario che libera l'indemoniata ma nel 1825 venne trasformato in un San Nicola di Bari.
Si dedicò, evidentemente, anche all’incisione; nota una sua derivazione della Sacra Famiglia di Guido Reni.
Buona prova, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini, piccolissimo foro di tarlo al centro, per il resto in buono stato di conservazione.
Opera rarissima.
Bibliografia
Zeno Davoli, La raccolta di stampe Angelo Davoli, p. 291, n. 26281, II/II.
Luigi PISTOCCHI (Faenza, 1749 – Firenze, post 1825)
Pochissime notizie sono rimaste di questo pittore. Nacque in una famiglia di Faenza con lunghe tradizioni artistiche tra cui componenti va segnalato il fratello Giuseppe che si distinse come architetto ed un altro Lodovico, pure lui pittore.
Tra il 1772 e il 1781 lavorò a Pesaro presso la bottega del pittore locale Giovanni Andrea Lazzarini. In quel periodo affrescarono alcuni palazzi della città. Lavorò anche a Roma con Pompeo Batoni e in ultimo si trasferì a Firenze.
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Luigi PISTOCCHI (Faenza, 1749 – Firenze, post 1825)
Pochissime notizie sono rimaste di questo pittore. Nacque in una famiglia di Faenza con lunghe tradizioni artistiche tra cui componenti va segnalato il fratello Giuseppe che si distinse come architetto ed un altro Lodovico, pure lui pittore.
Tra il 1772 e il 1781 lavorò a Pesaro presso la bottega del pittore locale Giovanni Andrea Lazzarini. In quel periodo affrescarono alcuni palazzi della città. Lavorò anche a Roma con Pompeo Batoni e in ultimo si trasferì a Firenze.
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