Autre Vue de l'interieur du Pronaos…
Riferimento: | 38156 |
Autore | Giovan Battista PIRANESI |
Anno: | 1778 |
Misure: | 660 x 488 mm |
Riferimento: | 38156 |
Autore | Giovan Battista PIRANESI |
Anno: | 1778 |
Misure: | 660 x 488 mm |
Descrizione
- PRIMA EDIZIONE -
Veduta dei templi di Paestum, firmata in lastra in basso al centro.
Acquaforte con ritocchi al bulino, magnifica prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “giglio nel doppio cerchio con lettere CB” (Robison 38), con margini, tracce di usuale piega centrale verticale visibili al verso, in ottimo stato di conservazione.
La serie delle vedute di Paestum, del 1778, è l’ultima opera realizzata dal Piranesi prima della sua morte.
Sebbene grande conoscitore di antichità classiche, si recò sul luogo per visitare i tre templi verso il 1777, dove realizzò i disegni preparatori alle incisioni, in tutto venti lastre più il frontespizio.
Solo 18 di queste tavole sono firmate da Giovan Battista, mentre le rimanenti tre portano la firma del figlio Francesco. In realtà, molto più probabilmente, tutte le tavole sono realizzate dal Piranesi padre, con la collaborazione del figlio nella realizzazione delle figure inserite nel dominante paesaggio architettonico.
Bibliografia
Focillon 590, Wilton Ely 725.
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Giovan Battista PIRANESI (Mogliano Veneto 1720 - Roma 1778)
Acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico italiano, considerato uno dei supremi esponenti dell’incisione topografica, sebbene il maggiore interesse egli lo mostrasse per l’architettura. Anche se solo pochi disegni architettonici sono stati realizzati, egli ebbe comunque una grande influenza, nel Neo-Classicismo europeo, attraverso contatti personali con architetti, mecenati e artisti in visita a Roma nel corso di quattro decadi. La sua prolifica produzione di lastre di acqueforti, che combinava una straordinaria immaginazione con una conoscenza delle tecniche dell’antica Roma estremamente pragmatica, diede avvio ad una nuova e duratura percezione dell’antichità. Era anche disegnatore di strutture e palchi per le feste, decoratore di interni e di mobili, così come restauratore. L’interazione di questa straordinaria combinazione di attività lo portò ad un concetto alto del disegno, sostenuto da saggi scritti. L’eredità che lasciò, relativamente alla sua visione unica della civiltà romana, fu una interpretazione immaginativa e una ri-creazione del passato che ispirarono scrittori e poeti così come artisti ed altri disegnatori.
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Bibliografia
Focillon 590, Wilton Ely 725.
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Giovan Battista PIRANESI (Mogliano Veneto 1720 - Roma 1778)
Acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico italiano, considerato uno dei supremi esponenti dell’incisione topografica, sebbene il maggiore interesse egli lo mostrasse per l’architettura. Anche se solo pochi disegni architettonici sono stati realizzati, egli ebbe comunque una grande influenza, nel Neo-Classicismo europeo, attraverso contatti personali con architetti, mecenati e artisti in visita a Roma nel corso di quattro decadi. La sua prolifica produzione di lastre di acqueforti, che combinava una straordinaria immaginazione con una conoscenza delle tecniche dell’antica Roma estremamente pragmatica, diede avvio ad una nuova e duratura percezione dell’antichità. Era anche disegnatore di strutture e palchi per le feste, decoratore di interni e di mobili, così come restauratore. L’interazione di questa straordinaria combinazione di attività lo portò ad un concetto alto del disegno, sostenuto da saggi scritti. L’eredità che lasciò, relativamente alla sua visione unica della civiltà romana, fu una interpretazione immaginativa e una ri-creazione del passato che ispirarono scrittori e poeti così come artisti ed altri disegnatori.
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