Esercito posto in ordinanza di battaglia & Spoglio del Campo nemico

Riferimento: S31259
Autore Teodoro VIERO
Anno: 1766
Misure: 760 x 530 mm
1.500,00 €

Riferimento: S31259
Autore Teodoro VIERO
Anno: 1766
Misure: 760 x 530 mm
1.500,00 €

Descrizione

Coppia di incisioni all’acquaforte e bulino, finemente colorate a mano in epoca, circa 1766, firmate in lastra in basso a destra.

Da due dipinti di Francesco Simonini.

Magnifiche prove, impresse su due fogli reali di carta vergata coeva, con pieni margini, leggere abrasioni al recto, piccole ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione. 

Francesco Simonini (Parma 1686 – Firenze dopo il 1755) giunse a Venezia verso il 1730 divenendo il pittore prediletto del Maresciallo Von der Schulenburg, per trent’anni comandante a capo delle forze di terra della Serenissima, che lo incarica di ritrarre le più importanti battaglie delle campagne contro i Turchi in una serie di tele, oggi in parte conservate al Niedersächsisches Landesmuseum di Hannover. A documentare quest’attività di “cronista di guerra” sono i numerosi disegni eseguiti dal pittore durante le campagne militari contro i turchi in Dalmazia e durante la difesa di Corfù.

Teodoro Viero, allievo del Golinetto, venne a Venezia nel 1755 per perfezionarsi nell'arte dell'intaglio ed aprì un negozio di stampe che ebbe fortuna. Di lui si ricordano, particolarmente, dodici teste dal Piazzetta e queste celebri battaglie dal Simonini.

A proposito di questi rami, così scrive il Gradenigo 1749: “Teodoro Viero, incisore in rame a Venezia formò un'opera da stamparsi in rame di dodici capricciose teste dell'immortale pittore veneziano Gio. Batta Piazzetta. Egli anche compì oramai il gran lavoro di quattro rami che esprimono: il primo un Esercito posto in ordinanza di battaglia; il 2 la Battaglia formale; 3 il Riposo de Soldati dopo la vittoria medesima; 4 lo Spoglio del Campo nemico; altre volte su quadri dipinti dal celebre defonto Francesco Simonini, il tutto dispensato alla di lui Casa nella Contrada di S. Leone a prezzi discreti”.

Una domanda di privilegio privativo presentata dal Viero il 18 febbraio 1766, ci fornisce ulteriori particolari su questi suoi lavori. Scriveva: “da undeci anni abitante in Venezia, dopo l'assidua Scuola del celebre Pitteri dal medesimo frequentata, si trova ora in istato di produrre al Pubblico quattro Battaglie del celebre Francesco Simonini da esso travagliate per tre anni di tempo, di una grandezza, e di una fattura non comune, e che è affatto nuova nella Dominante, come dal confronto si può chiaramente vedere”, così che il Senato, mentre il 31 maggio 1766 gli concedeva il privilegio per le quattro stampe delle Battaglie riconosciute anche dai Riformatori dello Studio di Padova effettivamente “di fattura non comune e affatto nuova”, si riservava, per le altre, di decidere quando gliene sarebbe stato presentato almeno un saggio. 

Rare ed affascinanti opere.

Bibliografia

Rodolfo Gallo, in Ateneo Veneto, L’incisione nel ‘700 a Venezia e Bassano, pp. 184-186; G. Sestieri, I pittori di battaglie, pp. 464 -465.

Teodoro VIERO (Bassano 1740 – Venezia 1819)

Teodoro Viero, allievo del Golinetto, venne a Venezia nel 1755 per perfezionarsi nell'arte dell'intaglio, ed aprì un negozio di stampe che ebbe fortuna. Di lui si ricordano particolarmente dodici teste dal Piazzetta, e quattro celebri battaglie dal Simonini, che dedicò ai Savoia ottenendone onorificenze.

Teodoro VIERO (Bassano 1740 – Venezia 1819)

Teodoro Viero, allievo del Golinetto, venne a Venezia nel 1755 per perfezionarsi nell'arte dell'intaglio, ed aprì un negozio di stampe che ebbe fortuna. Di lui si ricordano particolarmente dodici teste dal Piazzetta, e quattro celebri battaglie dal Simonini, che dedicò ai Savoia ottenendone onorificenze.