L'ebbrezza di Bacco
Riferimento: | S24784 |
Autore | Stefano MULINARI |
Anno: | 1775 ca. |
Misure: | 505 x 365 mm |
Riferimento: | S24784 |
Autore | Stefano MULINARI |
Anno: | 1775 ca. |
Misure: | 505 x 365 mm |
Descrizione
Acquaforte e tinta allo zolfo stampata in grigio, firmata in lastra in basso a destra.
Da un soggetto di Perin del Vaga.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame in perfetto stato di conservazione.
L'opera fa parte della raccolta 'Disegni originali d'eccellenti pittori esistenti nella R.Galleria di Firenze', edita a Firenze nel 1766. Le 100 tavole che la compongono, riproducono disegni di grandi maestri. Iniziata dallo Scacciati, che relaizza le prime 67 incisioni, viene terminata dal suo allievo Andrea Mulinari.
Stefano MULINARI (Firenze circa 1741 - 1790)
Pittore ed incisore, pupillo di Andrea Scacciati, Mulinari è tra i massimi incisori di riproduzione della seconda metà del XVIII secolo.
In collaborazione con Scacciati incide tra il 1766 ed il 1774 le cento stampe dei Disegni originali d’eccellenti Pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze.
Nel 1775 pubblica l’Istoria pratica dell’incominciamento e progressi della pittura; al 1780 risale l’importante Saggio delle cinque scuole di pittura italiana con riproduzioni di disegni e dipinti di grandi artisti italiani quali Raffaello, Annibale Carracci, Guercino, Ribera.
La sua ultima opera è la Raccolta di venti disegni originali d’eccellenti pittori, edita a Firenze nel 1782.
La tecnica adottata dal Mulinari nella traduzione dei disegni in stampa si distingue per l’utilizzo, insieme con l’acquaforte, del lavis che permette di ottenere effetti pittorici simili a quelli dell’acquarello.
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Stefano MULINARI (Firenze circa 1741 - 1790)
Pittore ed incisore, pupillo di Andrea Scacciati, Mulinari è tra i massimi incisori di riproduzione della seconda metà del XVIII secolo.
In collaborazione con Scacciati incide tra il 1766 ed il 1774 le cento stampe dei Disegni originali d’eccellenti Pittori esistenti nella R. Galleria di Firenze.
Nel 1775 pubblica l’Istoria pratica dell’incominciamento e progressi della pittura; al 1780 risale l’importante Saggio delle cinque scuole di pittura italiana con riproduzioni di disegni e dipinti di grandi artisti italiani quali Raffaello, Annibale Carracci, Guercino, Ribera.
La sua ultima opera è la Raccolta di venti disegni originali d’eccellenti pittori, edita a Firenze nel 1782.
La tecnica adottata dal Mulinari nella traduzione dei disegni in stampa si distingue per l’utilizzo, insieme con l’acquaforte, del lavis che permette di ottenere effetti pittorici simili a quelli dell’acquarello.
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