The Hearth
Riferimento: | S42261 |
Autore | Jozef ISRAEL |
Anno: | 1883 |
Misure: | 295 x 410 mm |
Riferimento: | S42261 |
Autore | Jozef ISRAEL |
Anno: | 1883 |
Misure: | 295 x 410 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1883; in alto a sinistra: Published London, July 18th.,1883 by The English & Foreign Artists' Association. in basso a sinistra (graffiato nella lastra): Jozef Israels. Lettera in margine inferiore: Drawn and etched by Josef Israels / The hearth. Stato unico
Hubert scrive che "The Hearth" fu pubblicato in una sola edizione dalla Knoedler & Company di New York e dalla British and Foreign Artists' Association il 18 luglio 1883 a Londra. Non furono fatte altre edizioni. Tutte le impressioni di questa importante acquaforte portano il timbro a secco della Printseller's Association nell'angolo inferiore destro, accanto al titolo.
Jozef Israëls, (1824, Groninga, 1911, L'Aia), pittore e incisore, spesso chiamato Dutch Millet (un riferimento a Jean-Franƈois Millet) fu il leader della scuola dell'Aia di pittura di genere contadina, che fiorì nei Paesi Bassi tra il 1860 e il 1900. Iniziò i suoi studi ad Amsterdam e dal 1845 al 1847 lavorò a Parigi sotto i pittori accademici Horace Vernet e Paul Delaroche.
Israëls cercò per la prima volta di affermarsi come pittore Romantico di ritratti e quadri storici convenzionali, ma aveva ottenuto scarso successo quando nel 1855 la cattiva salute lo costrinse a lasciare Amsterdam per il villaggio di pescatori di Zandvoort, vicino ad Haarlem. Quel cambiamento di scenario rivoluzionò la sua arte: si rivolse a rappresentazioni realistiche e compassionevoli dei contadini e dei pescatori olandesi. Nel 1871 si trasferì a L'Aia e lavorò spesso nella vicina Scheveningen.
Oltre agli oli, Israëls ha lavorato con gli acquerelli ed è stato un incisore di prim'ordine. I suoi dipinti sobri e trattenuti che descrivono la vita nel villaggio di pescatori gli hanno fatto guadagnare fama internazionale. I critici paragonarono la sua pennellata a impasto, i suoi colori caldi e il suo uso del chiaroscuro al lavoro di Rembrandt. Israëls insegnò a numerosi allievi, tra cui suo figlio Isaac.
Bibliografia
H. J. Hubert, The Etched Work of Jozef Israels: An Illustrated Catalogue, 29.
Jozef ISRAEL (Groningen 1824 – Scheveningen 1911)
Jozef Israëls (Groninga, 27 gennaio 1824 – Scheveningen, 12 agosto 1911) è stato un pittore olandese.
Nacque a Groningen, da genitori ebrei. Il padre, un agente di cambio, desiderava fosse un uomo d'affari come lui, e solo dopo aspri contrasti gli fu permesso di iniziare una carriera artistica, pur accettando di lavorare temporaneamente come impiegato nell'ufficio del padre.
I primi tentativi artistici avvengono sotto la guida di mediocri pittori della sua città natale, fino a che non si trasferì ad Amsterdam, dove divenne allievo di Jan Kruseman e poté frequentare la classe di disegno presso l'accademia. Trascorse due anni a Parigi, lavorando nello studio di François-Édouard Picot, in seguito tornò ad Amsterdam. Vi rimase fino al 1870, quando si trasferì a L'Aia per sempre.
Israëls è stato spesso paragonato a Jean-François Millet. Come artisti, ancor più che come pittori in senso stretto della parola, entrambi infatti hanno visto nella vita dei poveri e degli umili un motivo per esprimere con intensità particolare la loro umana compassione, ma Millet era il poeta della placida vita rurale, mentre in quasi tutte le immagini di Israëls c'è qualche nota di dolore lacerante.
Per caso, dopo una malattia, si recò a recuperare le forze al villaggio di pescatori di Zandvoort nei pressi di Haarlem: lì rimase folgorato dalla tragedia della vita quotidiana della povera gente. Da allora è stato posseduto da una nuova vena di espressione artistica, sinceramente realistica, ricca di emozioni e di pietà. Frutto di questa nuova sensibilità sono dipinti, come Pasto frugale, Alla tomba della madre, Sul lastrico e Quando si diventa vecchi. Altre sue opere, molto note, sono: Il pescatore di Zandvoort, La casa silenziosa (con cui ha guadagnato una medaglia d'oro al Salon di Bruxelles nel 1858) e Il povero villaggio. Nel 1862 ottenne un grande successo a Londra con I naufraghi, due quadri che la rivista Athenaeum descrisse come le opere più toccanti della mostra. Suo figlio Isaac Israëls divenne anch'egli un famoso pittore.
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Jozef ISRAEL (Groningen 1824 – Scheveningen 1911)
Jozef Israëls (Groninga, 27 gennaio 1824 – Scheveningen, 12 agosto 1911) è stato un pittore olandese.
Nacque a Groningen, da genitori ebrei. Il padre, un agente di cambio, desiderava fosse un uomo d'affari come lui, e solo dopo aspri contrasti gli fu permesso di iniziare una carriera artistica, pur accettando di lavorare temporaneamente come impiegato nell'ufficio del padre.
I primi tentativi artistici avvengono sotto la guida di mediocri pittori della sua città natale, fino a che non si trasferì ad Amsterdam, dove divenne allievo di Jan Kruseman e poté frequentare la classe di disegno presso l'accademia. Trascorse due anni a Parigi, lavorando nello studio di François-Édouard Picot, in seguito tornò ad Amsterdam. Vi rimase fino al 1870, quando si trasferì a L'Aia per sempre.
Israëls è stato spesso paragonato a Jean-François Millet. Come artisti, ancor più che come pittori in senso stretto della parola, entrambi infatti hanno visto nella vita dei poveri e degli umili un motivo per esprimere con intensità particolare la loro umana compassione, ma Millet era il poeta della placida vita rurale, mentre in quasi tutte le immagini di Israëls c'è qualche nota di dolore lacerante.
Per caso, dopo una malattia, si recò a recuperare le forze al villaggio di pescatori di Zandvoort nei pressi di Haarlem: lì rimase folgorato dalla tragedia della vita quotidiana della povera gente. Da allora è stato posseduto da una nuova vena di espressione artistica, sinceramente realistica, ricca di emozioni e di pietà. Frutto di questa nuova sensibilità sono dipinti, come Pasto frugale, Alla tomba della madre, Sul lastrico e Quando si diventa vecchi. Altre sue opere, molto note, sono: Il pescatore di Zandvoort, La casa silenziosa (con cui ha guadagnato una medaglia d'oro al Salon di Bruxelles nel 1858) e Il povero villaggio. Nel 1862 ottenne un grande successo a Londra con I naufraghi, due quadri che la rivista Athenaeum descrisse come le opere più toccanti della mostra. Suo figlio Isaac Israëls divenne anch'egli un famoso pittore.
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