Sansone e Dalila

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Riferimento: S44011
Autore Lucas van LEYDEN
Anno: 1507 ca.
Misure: 200 x 285 mm
5.800,00 €

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Riferimento: S44011
Autore Lucas van LEYDEN
Anno: 1507 ca.
Misure: 200 x 285 mm
5.800,00 €

Descrizione

Bulino, 1507 circa, monogrammato in lastra in basso al centro.

Esemplare della prima o seconda variante descritta da Filedt Kok (New Hollstein a-b/c).

Magnifica prova, impressa su carta vergata con filigrana della “brocca” (Briquet 12612, The New Hollstein, Watermarks, Jug 1-2, la data tra il 1506 e il 1517), rifilata al rame, leggera piega di stampa orizzontale al centro, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Questa scena cattura il momento in cui l'eroe biblico ebreo Sansone cade vittima della sua traditrice Dalila, che gli taglia i lunghi capelli - il segreto della sua forza - mentre dorme.

Lucas van Leyden fu tra i promotori nello sviluppo della stampa nell'Europa del primo Cinquecento. È assolutamente notevole il fatto che ha creato questa incisione quando era ancora adolescente, all’età di circa 13 anni. Luca, da sempre interessato al tema del potere delle donne sull'uomo (dedicherà a questo argomento un ciclo di silografie), rappresenta in questa sua opera una Dalila risoluta ed un Sansone che, malgrado addormentato, è turbato dal tradimento. Rilevando poi un netto avanzamento nella sua tecnica, descrive la scena nel suo attimo di maggior tensione. Dalila, la filistea di cui si era innamorato Sansone, fu corrotta dai suoi compatrioti che volevano scoprire da dove derivasse la forza di Sansone. Questi, dopo che per tre volte aveva eluso le domande di Dalila, le rivelò che il segreto della sua forza era nei capelli che non aveva mai tagliato dalla nascita. Dalila allora lo fece addormentare e gli tagliò i capelli lasciandolo inerme nelle mani dei Filistei.

Bellissimo esemplare, in tiratura coeva come ci indica la filigrana, di questo capolavoro giovanile di Lucas van Leyden. Opera rara.

Bibliografia

Hollstein; Dutch and Flemish etchings, engravings and woodcuts c.1450-1700 (77.25.I/II); Filedt Kok, The New Hollstein: Dutch and Flemish etchings, engravings and woodcuts 1450-1700, 25 a-b/c; C. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, contenant un dictionnaire des graveurs de toutes les nations : ouvrage destiné à faire suite au Manuel du libraire par J.Ch. Brunet / Ch. Leblanc, p. 85.

 

Lucas van LEYDEN (Leida 1494 - 1533)

Conosciuto anche come Lucas Hugensz o Jacobsz, era un incisore e pittore olandese, nato e attivo prevalentemente a Leiden. È comunemente considerato tra i più importanti esponenti olandesi del genere pittorico, nonché uno dei più raffinati incisori nella storia di quest’arte. Non sappiamo dove abbia imparato le tecniche di incisione, ma sappiamo di certo che, fin da giovane, aveva dimostrato una notevole inclinazione per questo mestiere: la prima sua opera conosciuta (Mohammed e il Monaco Assassinato) è datato 1508, quando egli aveva all’incirca quattordici anni. Eppure, si presenta come un’opera estremamente matura, sia dal punto di vista dell’ispirazione, sia della tecnica. Nel 1514 entrò nella Corporazione dei Pittori di Leiden. Sembra che, per qualche tempo, abbia viaggiato in Europa, infatti si hanno notizie del suo passaggio ad Anversa nel 1521, l’anno del viaggio olandese di Dürer, e a Middelburg nel 1527, dove incontrò Gossaert. Una serie continuativa di incisioni ci permette di seguire la sua carriera come realizzatore di stampe e datare molti dei suoi dipinti, ma non emerge uno schema chiaro nell’evoluzione della tecnica. Dürer rimane il suo punto di riferimento principale, ma Lucas era meno intellettuale, con la tendenza a concentrarsi su caratteristiche aneddotiche dei soggetti e a trovare diletto nelle caricature. Carel van Manden definisce Lucas come un dilettante amante del piacere, che a volte lavorava a letto; tuttavia, Lucas ha lasciato un corpus di opere estremamente ricco, nonostante la morte prematura, ed è stato sicuramente un artista prodigioso.

Lucas van LEYDEN (Leida 1494 - 1533)

Conosciuto anche come Lucas Hugensz o Jacobsz, era un incisore e pittore olandese, nato e attivo prevalentemente a Leiden. È comunemente considerato tra i più importanti esponenti olandesi del genere pittorico, nonché uno dei più raffinati incisori nella storia di quest’arte. Non sappiamo dove abbia imparato le tecniche di incisione, ma sappiamo di certo che, fin da giovane, aveva dimostrato una notevole inclinazione per questo mestiere: la prima sua opera conosciuta (Mohammed e il Monaco Assassinato) è datato 1508, quando egli aveva all’incirca quattordici anni. Eppure, si presenta come un’opera estremamente matura, sia dal punto di vista dell’ispirazione, sia della tecnica. Nel 1514 entrò nella Corporazione dei Pittori di Leiden. Sembra che, per qualche tempo, abbia viaggiato in Europa, infatti si hanno notizie del suo passaggio ad Anversa nel 1521, l’anno del viaggio olandese di Dürer, e a Middelburg nel 1527, dove incontrò Gossaert. Una serie continuativa di incisioni ci permette di seguire la sua carriera come realizzatore di stampe e datare molti dei suoi dipinti, ma non emerge uno schema chiaro nell’evoluzione della tecnica. Dürer rimane il suo punto di riferimento principale, ma Lucas era meno intellettuale, con la tendenza a concentrarsi su caratteristiche aneddotiche dei soggetti e a trovare diletto nelle caricature. Carel van Manden definisce Lucas come un dilettante amante del piacere, che a volte lavorava a letto; tuttavia, Lucas ha lasciato un corpus di opere estremamente ricco, nonostante la morte prematura, ed è stato sicuramente un artista prodigioso.