Amore e Psiche

Riferimento: S40803
Autore Jan Harmensz MULLER
Anno: 1600 ca.
Misure: 519 x 366 mm
Non Disponibile

Riferimento: S40803
Autore Jan Harmensz MULLER
Anno: 1600 ca.
Misure: 519 x 366 mm
Non Disponibile

Descrizione

Bulino, 1600 circa, firmata in lastra, in basso a destra nell’immagine, sotto il piede di Cupido "B.Sprangers in argilla, forma hemishphærica, prius effinxit / Joan Mullerus in ære incidebat".

Da un bassorilievo di Bartholomäus Spranger (cfr. Filedt Kok, Print Quarterly, 11.1994, p. 250).

Magnifica prova, ricca di toni, rifilata alla linea del margine sui 4 lati, mancante del margine inferiore bianco che, nel primo stato è bianco, mentre, dal secondo stato al quarto stato, presenta otto versi in latino disposti su quattro colonne. Dalla qualità della prova crediamo si tratti di un primo stato dell’opera.

Il lavoro mostra Cupido in piedi accanto al letto di Psiche e la guarda mentre giace nuda addormentata, tre putti che circondano il letto, tra cui uno in piedi dietro Cupido che tiene la sua faretra.

Bibliografia:

Bartsch, III.286.70; The New Hollstein, II, p.189, 70; Kok (Print Quarterly, March 1995) 70, Hollstein, XIV, 51 I/IV.

Jan Harmensz MULLER (Amsterdam 1571 - 1628)

Incisore, disegnatore e pittore olandese, figlio maggiore di Harmen Jansz Muller (1540–1617), editore di Amsterdam, incisore e stampatore. L’attività della famiglia, chiamata De Vergulde Passer (‘Il Compasso Dorato’), si trovava presso Warmoesstraat, e Jan Muller vi lavorò per diversi anni. È probabile che abbia fatto l’apprendistato presso Hendrik Goltzius a Haarlem. Tra il 1594 e il 1602 potrebbe aver viaggiato in Italia, fermandosi a Roma e Napoli. Tramite matrimonio, si imparentò con lo scultore olandese Adriaen de Vries, allievo del Giambologna. Mantenne contatti anche con Bartholomeus Spranger e altri artisti a Praga, città che grazie al mecenatismo dell’Imperatore Rudolf II era divenuta un centro artistico fiorente. Nel 1602 fece un tentativo, non riuscito, di mediare, per conto dell’Imperatore, l’acquisto del Giudizio Universale di Lucas van Leyden. Alla sua morte, lasciò la bottega e le sue lastre al figlio Jan.

Jan Harmensz MULLER (Amsterdam 1571 - 1628)

Incisore, disegnatore e pittore olandese, figlio maggiore di Harmen Jansz Muller (1540–1617), editore di Amsterdam, incisore e stampatore. L’attività della famiglia, chiamata De Vergulde Passer (‘Il Compasso Dorato’), si trovava presso Warmoesstraat, e Jan Muller vi lavorò per diversi anni. È probabile che abbia fatto l’apprendistato presso Hendrik Goltzius a Haarlem. Tra il 1594 e il 1602 potrebbe aver viaggiato in Italia, fermandosi a Roma e Napoli. Tramite matrimonio, si imparentò con lo scultore olandese Adriaen de Vries, allievo del Giambologna. Mantenne contatti anche con Bartholomeus Spranger e altri artisti a Praga, città che grazie al mecenatismo dell’Imperatore Rudolf II era divenuta un centro artistico fiorente. Nel 1602 fece un tentativo, non riuscito, di mediare, per conto dell’Imperatore, l’acquisto del Giudizio Universale di Lucas van Leyden. Alla sua morte, lasciò la bottega e le sue lastre al figlio Jan.