Ponte Milvio

Riferimento: S42048
Autore Jan BOTH
Anno: 1645 ca.
Misure: 275 x 200 mm
Non Disponibile

Riferimento: S42048
Autore Jan BOTH
Anno: 1645 ca.
Misure: 275 x 200 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte, 1645 - 1650 circa, firmata nell'immagine, in basso a sinistra “Both fe”.

Dalla serie di sei Paesaggi dei dintorni di Roma. 

Veduta di Ponte Milvio. Paesaggio con due muli che scendono dal ponte a sinistra, un uomo in conversazione con tre barcaioli in primo piano a destra, e due chiatte ormeggiate sulla riva del Tevere al centro.

Jan Both (Utrecht 1610 – Utrecht 1652) fu il principale pioniere del paesaggio all'italiana nell'Olanda del XVII secolo. Visse a Roma dal 1638, insieme con suo fratello maggiore, Andries. Tornò a Utrecht verso il 1641, dove si stabilì. Both imitava la luce della Campagna Romana come raffigurata nei dipinti di Claude Lorraine; i suoi paesaggi includono talvolta vedute di Roma e Tivoli. Il suo stile di paesaggio all'italiana fu poi sviluppato da celebri pittori come Nicolaes Berchem di Haarlem.

Raramente datò le sue opere, che spesso sono difficili da collocare con esattezza. Come i paesaggi all'italiana di Cuyp, le opere di Both furono apprezzate dai patrizi olandesi, che le preferivano ai paesaggi nativi olandesi alla maniera di Van Goyen.

Uno dei più famosi pittori della seconda generazione di Olandesi di ispirazione italiana. Mentre lavorava in Italia si specializzò in scene di genere; tuttavia, al suo ritorno nei Paesi Bassi, si concentrò su paesaggi boschivi baciati da una luce diradata che mette in risalto i dettagli del fogliame delle piante. Questi paesaggi realistici rappresentano il suo più originale contributo alla pittura olandese e vennero imitati sia dagli artisti coevi, sia dai successori.

Una bella impressione, su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Hollstein, 5, IV; Bartsch, V.208.5.

Jan BOTH (Utrecht 1610 - 1652)

Jan Both fu il principale pioniere del paesaggio all'italiana nell'Olanda del XVII secolo. Introdusse nel paesaggio olandese uno stile basato sul lavoro di Claude a Roma. Il suo stile di paesaggio all'italiana fu sviluppato da pittori come Nicolaes Berchem a Haarlem. Influenzò anche lo sviluppo di Cuyp. Jan Both nacque a Utrecht, figlio di un pittore e incisore di vetro, e probabilmente lì si formò sotto Abraham Bloemaert. Era a Roma nel 1638, e viveva con suo fratello maggiore, Andries. Tornò a Utrecht verso il 1641, dove rimase. Jan Both imita la luce della Campagna Romana come raffigurata da Claude, piuttosto che la sua costruzione pittorica. I suoi paesaggi includono talvolta vedute di Roma e Tivoli. Occasionalmente realizzò scene religiose o mitologiche con figure di altri pittori, come il "Paesaggio con il giudizio di Parigi" della Galleria. Raramente datò le sue opere, che spesso sono difficili da collocare con esattezza. Come i paesaggi all'italiana di Cuyp, le opere di Both furono apprezzate dai patrizi olandesi, che le preferivano ai paesaggi nativi olandesi alla maniera di Van Goyen. Uno dei più famosi pittori della seconda generazione di Olandesi di ispirazione italiana. Mentre lavorava in Italia si specializzò in scene di genere; tuttavia, al suo ritorno nei Paesi Bassi, si concentrò su paesaggi boschivi baciati da una luce diradata che mette in risalto i dettagli del fogliame delle piante. Questi paesaggi realistici rappresentano il suo più originale contributo alla pittura olandese e vennero imitati sia dagli artisti coevi, sia dai successori.

Jan BOTH (Utrecht 1610 - 1652)

Jan Both fu il principale pioniere del paesaggio all'italiana nell'Olanda del XVII secolo. Introdusse nel paesaggio olandese uno stile basato sul lavoro di Claude a Roma. Il suo stile di paesaggio all'italiana fu sviluppato da pittori come Nicolaes Berchem a Haarlem. Influenzò anche lo sviluppo di Cuyp. Jan Both nacque a Utrecht, figlio di un pittore e incisore di vetro, e probabilmente lì si formò sotto Abraham Bloemaert. Era a Roma nel 1638, e viveva con suo fratello maggiore, Andries. Tornò a Utrecht verso il 1641, dove rimase. Jan Both imita la luce della Campagna Romana come raffigurata da Claude, piuttosto che la sua costruzione pittorica. I suoi paesaggi includono talvolta vedute di Roma e Tivoli. Occasionalmente realizzò scene religiose o mitologiche con figure di altri pittori, come il "Paesaggio con il giudizio di Parigi" della Galleria. Raramente datò le sue opere, che spesso sono difficili da collocare con esattezza. Come i paesaggi all'italiana di Cuyp, le opere di Both furono apprezzate dai patrizi olandesi, che le preferivano ai paesaggi nativi olandesi alla maniera di Van Goyen. Uno dei più famosi pittori della seconda generazione di Olandesi di ispirazione italiana. Mentre lavorava in Italia si specializzò in scene di genere; tuttavia, al suo ritorno nei Paesi Bassi, si concentrò su paesaggi boschivi baciati da una luce diradata che mette in risalto i dettagli del fogliame delle piante. Questi paesaggi realistici rappresentano il suo più originale contributo alla pittura olandese e vennero imitati sia dagli artisti coevi, sia dai successori.