San Giacomo maggiore

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Riferimento: A50002
Autore Hans BALDUNG GRIEN
Anno: 1519 ca.
Misure: 127 x 215 mm
1.400,00 €

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Riferimento: A50002
Autore Hans BALDUNG GRIEN
Anno: 1519 ca.
Misure: 127 x 215 mm
1.400,00 €

Descrizione

Xilografia, 1519 circa, firmata con monogramma in basso a destra.

Dalla cosiddetta serie dei Grandi Apostoli. La datazione delle stampe che compongono la serie viene fornita dal San Matteo, che reca la data 1519.

Alunno di spicco del maestro tedesco Albrecht Dürer, Hans Baldung, prese il soprannome di Grien, o Grün per il suo uso del colore verde. L’artista veniva da una famiglia molto istruita, che lo distingueva dai suoi contemporanei tedeschi. Era molto noto per la scelta ardita di temi grotteschi, così come per i soggetti soprannaturali ed erotici. La sua arte includeva pittura, ritratti, intaglio, illustrazioni di libri e progettazione di vetrate colorate.  Studiò presso Dürer, a Norimberga, dal 1503 al 1507 e pare che i due avessero sviluppato una stretta amicizia, e qui prese il soprannome Grien, per essere distinto dall’altro Hans dello studio. Baldung si spostò probabilmente a Strasburgo e poi a Friburgo in Brisgovia, dove eseguì quello che è noto come il suo capolavoro.  Sia i suoi dipinti che le più famose xilografie avevano uno stile molto personale, soprattutto per la prevalente influenza del Rinascimento italiano. Realizzò molte opere religiose, allegoriche, mitologiche e tante raffigurazioni di streghe. In molti casi l'artista combinava i temi, come nell'erotico e orrorifico, come ne La morte e la fanciulla o nella raffigurazione dello scudiero. L'artista aveva un approccio superbamente fantasioso, influenzato dalla stregoneria; Baldung disegnò anche scene selvaggiamente erotiche, come La strega in piedi con il drago. Il suo approccio ai ritratti non era dissimile, dato che il suo scopo era quello di catturare la personalità e l'umore dei suoi soggetti, piuttosto che di realizzare una rappresentazione diretta.

Bella impressione, stampata su carta vergata coeva con filigrana “piccola corona”, rifilata al limite, in ottimo stato.

Bibliografia

Matthias Mende, 'Hans Baldung Grien. Das graphische Werk', n. 48; Bartsch (VII.308.9); Hollstein, German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700 (82); See K. Parker, 'Early German woodcuts in the BM', MS notes, 2 vols, vol.2, pp.79-80.

 

Hans BALDUNG GRIEN Strasburgo 1484 circa - 1545

Pittore tedesco, stampatore, disegnatore e istoriatore di vetri. I suoi contemporanei, tra cui Jean Pélerin (De artificiali prospectiva, 1521) e l’umanista alsaziano Beatus Rhenanus, nel 1526 lo annoveravano tra i più grandi artisti dell’epoca. L’opinione della critica contemporanea è che le opere di Baldung lo collochino di poco dietro a Grünewald, Dürer e Hans Holbein il giovane. Artista prodigioso e fantasioso, dotato di estrema originalità, versatilità e passione, Baldung era affascinato dalla stregoneria e dalle superstizioni, ed era sempre alla ricerca di soggetti nuovi e stili interpretativi diversi tanto da rasentare, a volte, l’eccentrico. I nuovi temi che egli introdusse nell’arte includono anche il sovrannaturale e l’erotico. Fu infatti il primo a rappresentare la natura erotica dell’Autunno nella xilografia Adamo e Eva (1511) e illustrò le varie fasi dell’accoppiamento nella sua serie di xilografie Cavalli Selvaggi (1534). Tuttavia, egli è particolarmente famoso per le sue streghe. L’influenza di Dürer è percepibile solo nelle prime opere, e comunque non fu duratura, poiché Baldung aveva una sensibilità diversa e non aveva il senso del decoro di Dürer. Grünewald, che realizzò la sua pala d’altare di Isenheim (Colmar, Mus. Unterlinden) nello stesso periodo in cui Baldung lavorò a Friburgo, influenzò l’artista per un breve periodo.

Hans BALDUNG GRIEN Strasburgo 1484 circa - 1545

Pittore tedesco, stampatore, disegnatore e istoriatore di vetri. I suoi contemporanei, tra cui Jean Pélerin (De artificiali prospectiva, 1521) e l’umanista alsaziano Beatus Rhenanus, nel 1526 lo annoveravano tra i più grandi artisti dell’epoca. L’opinione della critica contemporanea è che le opere di Baldung lo collochino di poco dietro a Grünewald, Dürer e Hans Holbein il giovane. Artista prodigioso e fantasioso, dotato di estrema originalità, versatilità e passione, Baldung era affascinato dalla stregoneria e dalle superstizioni, ed era sempre alla ricerca di soggetti nuovi e stili interpretativi diversi tanto da rasentare, a volte, l’eccentrico. I nuovi temi che egli introdusse nell’arte includono anche il sovrannaturale e l’erotico. Fu infatti il primo a rappresentare la natura erotica dell’Autunno nella xilografia Adamo e Eva (1511) e illustrò le varie fasi dell’accoppiamento nella sua serie di xilografie Cavalli Selvaggi (1534). Tuttavia, egli è particolarmente famoso per le sue streghe. L’influenza di Dürer è percepibile solo nelle prime opere, e comunque non fu duratura, poiché Baldung aveva una sensibilità diversa e non aveva il senso del decoro di Dürer. Grünewald, che realizzò la sua pala d’altare di Isenheim (Colmar, Mus. Unterlinden) nello stesso periodo in cui Baldung lavorò a Friburgo, influenzò l’artista per un breve periodo.