Il venditore di statuette
Riferimento: | S42001 |
Autore | Samuel GESSNER |
Anno: | 1770 |
Misure: | 195 x 155 mm |
Riferimento: | S42001 |
Autore | Samuel GESSNER |
Anno: | 1770 |
Misure: | 195 x 155 mm |
Descrizione
Acquaforte, firmata e datata in basso a sinistra, sotto l’immagine “S. Gessner inv. et f. 1770”.
Alla fine del ‘700 il «Gessnerische Gemälde-Kabinett», cioè il Gabinetto che raccoglieva i dipinti di Salomon Gessner, era considerato uno dei centri artistici più importanti di Zurigo.
La collezione, che comprendeva una ventina di guazzi e acquarelli oltre che 17 tra disegni e stampe, era ubicata nell’appartamento privato di Gessner, alla Münstergasse 9, e fu allestita dai familiari in forma di Gabinetto dopo la morte dell’artista. Si trattò della prima collezione privata di dipinti aperta al pubblico a Zurigo e dopo essere stata comprata dalla città, nel 1818 fu rimessa come prestito permanente alla società d’arte dell’epoca che confluì in seguito nell’attuale Zürcher Kunstgesellschaft.
Il Gabinetto di Salomon Gessner rimase esposto fino alla prima metà del XIX secolo per poi sparire nei depositi del Kunsthaus da dove è riemerso ora nell’eccellente ricostruzione condotta dal conservatore del Gabinetto di disegni e stampe del museo, Bernhard von Waldkirch.
Gessner fu senza dubbio uno dei rappresentanti più significativi dell’illuminismo europeo della seconda metà del Settecento perché riuscì ad interpretare in modo originale e allo stesso tempo consono al gusto e alle idee contemporanee, i nuovi impulsi artisti e letterari dell’epoca.
Nella sua opera poetica come in quella pittorica il recupero dell’elemento idilliaco tipico delle formule classiciste della poesia pastorale ellenistica si armonizza e si arricchisce di uno sguardo soggettivo, moderno e illuministico nei confronti della natura.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione.
Samuel GESSNER (Zurigo 1730 - 1788)
Poeta e pittore svizzero (Zurigo 1730 - ivi 1788). Dopo aver interrotto un apprendistato come libraio a Berlino (1749-50), fu attivo come editore a Zurigo. Fu redattore alla Montags-Zeitung (fino al 1760 e 1772-79), di proprietà del padre, che rilevò nel 1775. Nel 1780 fondò quindi la Zürcher Zeitung (Neue Zürcher Zeitung dal 1821). Dal 1761 fu socio dell'impresa Orell, Gessner & Co (Orell, Gessner, Füssli & Co dal 1770 al 1798), la più importante casa editrice sviz. durante l'Illuminismo. Nel 1765 fu uno dei 12 rappresentanti della corporazione della Cincia nel Gran Consiglio e fece parte del Piccolo Consiglio (1767). Dal 1768 al 1777 rivestì la carica di balivo a Erlenbach, in seguito a Vier Wachten e a Wipkingen; nel 1781 divenne quindi amministratore dei boschi della Sihl. Dal 1758 fu inoltre membro della direzione della biblioteca cittadina, socio e direttore artistico della manifattura di porcellane zurighesi presso Kilchberg (1763) e curatore aggiunto della scuola di belle arti (1772). Fece parte dei fondatori della Soc. elvetica (1760).
Acquisì notorietà sul piano europeo grazie alla sua attività innovativa come poeta e pittore di idilli. La sua prosa lirica e ritmata, aperta sul mondo, rinnovò la lingua del barocco. Tra i poemi, che furono tutti stampati nella propria casa editrice (alcuni in caratteri romani), emergono 52 Idilli, pubblicati fra il 1756 e il 1772, che costituiscono la sua opera principale. Come pittore, Gessner illustrò con numerose acqueforti sia le proprie opere, sia libri di altri autori stampati dalla sua tipografia. Dipinse inoltre più di 100 paesaggi arcadici e illustrò ca. 600 studi naturalistici. Tali lavori attestano la sua importanza quale illustratore di libri e pittore dal solido repertorio stilistico, che rappresentò in modo esemplare il sogno di una natura animata.
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Samuel GESSNER (Zurigo 1730 - 1788)
Poeta e pittore svizzero (Zurigo 1730 - ivi 1788). Dopo aver interrotto un apprendistato come libraio a Berlino (1749-50), fu attivo come editore a Zurigo. Fu redattore alla Montags-Zeitung (fino al 1760 e 1772-79), di proprietà del padre, che rilevò nel 1775. Nel 1780 fondò quindi la Zürcher Zeitung (Neue Zürcher Zeitung dal 1821). Dal 1761 fu socio dell'impresa Orell, Gessner & Co (Orell, Gessner, Füssli & Co dal 1770 al 1798), la più importante casa editrice sviz. durante l'Illuminismo. Nel 1765 fu uno dei 12 rappresentanti della corporazione della Cincia nel Gran Consiglio e fece parte del Piccolo Consiglio (1767). Dal 1768 al 1777 rivestì la carica di balivo a Erlenbach, in seguito a Vier Wachten e a Wipkingen; nel 1781 divenne quindi amministratore dei boschi della Sihl. Dal 1758 fu inoltre membro della direzione della biblioteca cittadina, socio e direttore artistico della manifattura di porcellane zurighesi presso Kilchberg (1763) e curatore aggiunto della scuola di belle arti (1772). Fece parte dei fondatori della Soc. elvetica (1760).
Acquisì notorietà sul piano europeo grazie alla sua attività innovativa come poeta e pittore di idilli. La sua prosa lirica e ritmata, aperta sul mondo, rinnovò la lingua del barocco. Tra i poemi, che furono tutti stampati nella propria casa editrice (alcuni in caratteri romani), emergono 52 Idilli, pubblicati fra il 1756 e il 1772, che costituiscono la sua opera principale. Come pittore, Gessner illustrò con numerose acqueforti sia le proprie opere, sia libri di altri autori stampati dalla sua tipografia. Dipinse inoltre più di 100 paesaggi arcadici e illustrò ca. 600 studi naturalistici. Tali lavori attestano la sua importanza quale illustratore di libri e pittore dal solido repertorio stilistico, che rappresentò in modo esemplare il sogno di una natura animata.
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