Septima Evrope Tabula
Riferimento: | S29843 |
Autore | Donnus Nicolaus GERMANUS |
Anno: | 1482 ca. |
Zona: | Sardegna & Sicilia |
Luogo di Stampa: | Ulm |
Misure: | - x - mm |
Riferimento: | S29843 |
Autore | Donnus Nicolaus GERMANUS |
Anno: | 1482 ca. |
Zona: | Sardegna & Sicilia |
Luogo di Stampa: | Ulm |
Misure: | - x - mm |
Descrizione
Xilografia, 1482.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, in splendida coloritura coeva, minimi restauri alla piega centrale perfettamente eseguiti, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Rarissima carta a proiezione trapezoidale, tratta dall’edizione del 1486 della Geographia di Ulm.
Donnus Nicolaus Germanus era un cartografo di origine tedesca attivo a Firenze nella seconda metà del XV secolo. Sconosciute sono le sue origini, ma il nome Donnus, diminutivo di Dominus, lascia intendere che si tratti di un monaco benedettino probabilmente originario di Reichenbach. Pioniere della cartografia, si dedicò allo studio della traduzione latina della Geographia di Tolomeo curata da Jacopo Angelo. Nel 1466 il Germanus (Nicolaus Laurentii), che lavorava a Firenze come cosmografo presentò in visione a Borso d’Este, duca di Ferrara, il manoscritto di una Geographia, come visto a base dell’edizione di Bologna del 1477. Nel 1468 Nicolaus produsse la sua terza edizione della Geographia, questa volta spostando la Groenlandia a nord della Scandinavia e l’Islanda a Nord Ovest, alla stessa latitudine. A partire dalle mappe di questa terza versione di Nicolaus, furono realizzate le edizioni a stampa della Geographia di Ulm del 1482 e 1486. Si tratta della prime edizioni stampate al di fuori dell’Italia. Il lavoro contiene 32 carte, delle quali cinque non di derivazione tolemaica, tutte realizzate, a differenza delle versioni italiane, in silografia. Le incisioni su legno sono di Johannes Schnitzer di Arnheim. L’opera è considerata come la più elaborata ed importante edizione della Geographia, proprio perché per la prima volta erano aggiunte alcune carte geografiche di fattura moderna, che servivano da paragone con quelle tolemaiche. La successiva ristampa del 1486, fu edita dal Reger, che acquisì le matrici nel 1484 da Holle. Le matrici in legno furono ristampate senza variazioni sostanziali; unico cambiamento è il testo al verso delle carte (dove è tralasciata la decorazione) ed il titolo di ognuna, aggiunto nella parte superiore della mappa. L’edizione del Reger per la prima volta introduce il Registrum alphabeticum e il De locis et mirabili bus mundi, che diverranno molto popolari tanto da essere inseriti nelle successive edizioni del Tolomeo di Roma del 1490 e 1507/8.
“L'editore Johann Reger, agente a Ulma del veneziano Giusto di Albano, acquistò nel 1484 tutto il materiale tipografico di Holle (matrici, caratteri tipografici e com- posizioni) a seguito della bancarotta che lo aveva costretto ad abbandonare l'attività. In breve tempo Reger aggiunse un "Registrum Alphabeticum", un indice geografico, preceduto da una "Nota ad inveniendum, igitur regiones", nella quale spiegava la finalità e l'uso del "Registrum".
Inoltre pubblicò un testo, del quale si ignora l'autore, dal titolo "De locis ac mirabilibus mundi". Sia il Registrum che il De locis furono aggiunti ad alcune copie invendute dell'edizione del 1482 e fecero parte integrante dell'edizione del 1486.
Rispetto alla precedente edizione, pubblicata da Lienhart Holle nel 1482, compare sulla carta, fuori cornice, il titolo "Septima Europe Tabula", mentre sul verso della carta ancora figurano il titolo e la descrizione in latino, identica all'edizione del 1482, ma priva della cornice xilografica. Non si segnalano variazioni nell'immagine cartografica.
Per l'edizione tedesca della Cosmographia si veda il commento alla scheda precedente.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 103).
Magnifico esemplare di questa importante carta. Dimensioni 550/520x365.
Bibliografia:
Dufour/Lagumina 49; Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 103-104, n. 5.
Donnus Nicolaus GERMANUS (? - ante 1490)
Geografo tedesco del sec. XV, benedettino, morto probabilmente prima del 1490, del quale non si posseggono dati biografici. Forse si deve identificare con quel Niccolò Tedesco, che stampò a Firenze la Geografia di Francesco Berlinghieri; certo dimorò a lungo in Italia soprattutto a Ferrara, alla corte di Borso d'Este, e forse anche a Roma. Egli è noto per avere allestito il corredo cartografico di alcuni sontuosi manoscritti della Geografia di Tolomeo, dei quali uno, donato a Borso d'Este nel 1466, è ora alla Biblioteca Estense un altro, dedicato allo stesso principe, è alla Bibliothèque Nationale di Parigi, altri cinque o sei sono in altre biblioteche. Egli ha poi preparato una delle prime edizioni a stampa della stessa Geografia, quella pubblicata a Ulma nel 1482 e poi di nuovo nel 1486, alla quale è premesso un trattatello geografico De locis ac mirabilibus mundi, di scarsissimo interesse. Sembra avere per primo applicato la proiezione detta trapezoidale alle carte di Tolomeo e avere introdotto alcune altre modificazioni alle carte tolemaiche; ma, per quanto riguarda le carte moderne che egli ha accompagnato a quelle tolemaiche, come pure per altre innovazioni, non ha fatto opera originale, ma ha subito l'influsso degli studiosi italianì della Geografia di Tolomeo e delle scuole cartografiche italiane.
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Donnus Nicolaus GERMANUS (? - ante 1490)
Geografo tedesco del sec. XV, benedettino, morto probabilmente prima del 1490, del quale non si posseggono dati biografici. Forse si deve identificare con quel Niccolò Tedesco, che stampò a Firenze la Geografia di Francesco Berlinghieri; certo dimorò a lungo in Italia soprattutto a Ferrara, alla corte di Borso d'Este, e forse anche a Roma. Egli è noto per avere allestito il corredo cartografico di alcuni sontuosi manoscritti della Geografia di Tolomeo, dei quali uno, donato a Borso d'Este nel 1466, è ora alla Biblioteca Estense un altro, dedicato allo stesso principe, è alla Bibliothèque Nationale di Parigi, altri cinque o sei sono in altre biblioteche. Egli ha poi preparato una delle prime edizioni a stampa della stessa Geografia, quella pubblicata a Ulma nel 1482 e poi di nuovo nel 1486, alla quale è premesso un trattatello geografico De locis ac mirabilibus mundi, di scarsissimo interesse. Sembra avere per primo applicato la proiezione detta trapezoidale alle carte di Tolomeo e avere introdotto alcune altre modificazioni alle carte tolemaiche; ma, per quanto riguarda le carte moderne che egli ha accompagnato a quelle tolemaiche, come pure per altre innovazioni, non ha fatto opera originale, ma ha subito l'influsso degli studiosi italianì della Geografia di Tolomeo e delle scuole cartografiche italiane.
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